Il governo laburista rinvia la nazionalizzazione dell'acciaio di Mario Ciriello

Il governo laburista rinvia la nazionalizzazione dell'acciaio MHfReolta dopo fa sconfìtta elettorato di Gordon Walher Il governo laburista rinvia la nazionalizzazione dell'acciaio Con la perdita del collegio di Leyton, Wilson si regge ai Comuni su una maggioranza di tre soli voti; basterebbero poche assenze tra i socialisti a tar perdere la battaglia parlamentare - Tra due settimane si terranno altre quattro elezioni suppletive, in circoscrizioni controllate dai conservatori (Dal nostro corrispondente) Londra, 23 gennaio. Il nuovo ministro degli Esteri Michael Stewart ha oggi firmato i primi documenti al Foreign Office. L'ex ministro degli Esteri, Patrick Gordon Walker, è andato a Parigi, con la famiglia, per qualche giorno di riposo. Harold Wilson ha iniziato un week-end di studio della situazione politica creata in Inghilterra dagli eventi delle ultime 48 ore. La crisi è per il momento finita ma ha rivelato che il governo, a soli tre mesi dall'ascesa al potere, ha perduto il favore di non pochi dei suoi sosteni- tori e simpatizzanti. L'episo- dio non va drammatizzato, reazioni locali hanno indubbiamente influenzato il verdetto di Leyton e Nuneaton, ancora pochi giorni fa i sondaggi della pubblica opinione davano ai laburisti dai sei agli otto punti di vantaggio sui conservatori. Ciò non di meno, qualcosa è avvenuto che Wilson non può trascurare senza rischi. I fatti sono noti. Gordon Walker, sconfitto alle elezioni j generali nel collegio di Smethwick, diveniva ministro degli Esteri senza un seggio in Parlamento. Wilson avrebbe potuto farlo Lord ma non dopo lo sdegno con cui i laburisti accolsero a suo tempo la no¬ mina di un Pari, Lord Home, a ministro degli Esteri: occorreva portare Gordon Walker ai Comuni, l'assemblea rappresentativa. Fu scelta una circoscrizione « sicura », a grande maggioranza laburista, Leyton, un sobborgo di Londra. Il suo deputato Sorensen fu innalzato ai Pari e, rimasto libero il seggio, Gordon Walker scese in campo come candidato socialista. Ma il ministro subiva giovedì una umiliante disfatta. La maggioranza laburista, di ben 7926 voti, veniva spazzata via e sostituita da una conservatrice di 205. Il Times scrive oggi: «Il partito laburista non può più essere certo che la marea di simpatia politica sulla cui cresta è andato al potere continui ad avanzare nella sua direzione. Il divario fra promesse e realizzazioni è divenuto troppo largo: e l'agitato atteggiamento con cui i nuoui uomini hanno affrontato i problemi nazionali non sembra aver impressionato ed entusiasmato i loro sostenitori». Il liberale Guardian è più cauto. Riconosce gli errori socialisti ma sostiene che Wilson ha deluso le speranze soltanto laddove s'è scontrato « contro le avversità di una minacciosa situazione economica ereditata dai tories ». Si tenga conto quindi dei risultati di Leyton e Nuneaton ma — conclude il Guardian — senza attribuirgli il valore di unici barometri dello stato d'animo nazionale Le notizie di oggi conferma no — come già si poteva ini maginare Ieri — che Harold Wilson non ha alcuna intenzione di indire elezioni genera 11. Sarebbe un momento quanto mai inopportuno. Un ricorso alle urne presenta sempre delle incognite: dopo quanto è avvenuto a Leyton e Nunea ton tali incognite sono ancora più oscure. Wilson attenderà adesso l'esito — fra una quin dicina di giorni — di altre quattro elezioni suppletive. Sono seggi saldamente conservatori e ì conservatori non li perderanno: ma sarà interessante vedere le variazioni nel voto laburista. Solo in primavera o in autunno Wilson prenderà in esame la possibilità di elezioni generali e, anche allora, dipenderà dalla situazione economica e dall'atmosfera psicologica. Ma il governo dovrà sopravvivere ai Comuni e, per riuscirvi, eviterà probabilmente le grosse battaglie parlamentari Ecco perché si parla di un diplomatico rinvio, per qualche mese, della nazionalizza zione dell'acciaio. Lo schiera mento parlamentare è adesso questo. I deputati sono 630, ma bisogna togliere i 3 non vo tanti, lo speaker, il presiden te, il vicepresidente. Restano 627 onorevoli. I conservatori (se si includono ì 4 che saranno certamente eletti alle imminenti suppletive) sono 303, i liberali 9: totale 312. I laburisti sono 315. Con la perdita di Leyton, la maggioranza governativa è calata pertanto da 4 a 3 voti. Mario Ciriello

Persone citate: Gordon Walher, Gordon Walker, Harold Wilson, Michael Stewart, Patrick Gordon Walker, Sorensen

Luoghi citati: Inghilterra, Londra, Parigi