Operato l'orefice ferito dai banditi

Operato l'orefice ferito dai banditi Operato l'orefice ferito dai banditi L'intervento all'occhio è riuscito - I rapinatori di Moretta ricercati nella zona Nella clinica neurochirurgicai del prof. Bolsi, alle Molinette, ieri mattina il prof. Fasano ha estratto all'orefice Lorenzo Aresio, di Moretta, il proiettile che i banditi — sorpresi mentre stavano saccheggiandogli la vetrina — gli avevano sparato al volto. La pallottola si era conficcata nell'arcata sopracciliare sinistra, fermandosi nella cavità orbitaria. La lesione non era mortale, ma l'intervento chirurgico si presentava delicato perché era necessario localizzare esattamente il pezzetto di piombo ed estrarlo senza ledere il nervo ottico. Mercoledì scorso l'Alesili era stato trasferito dall'ospedale di Saluz/.o nella clinica neurochirurgica della nostra università, dove gli specialisti lo hanno sottoposto a minuziosi esami. Solo quando il prof. Fasano ha avuto la sicurezza di poter operare senza aggravare le condizioni del ferito ha proceduto all'estra zione del proiettile e dei tram menti d'osso sparsi nell'orbita. L'orefice è rimasto in sala ope ratoria circa un'ora, l'intervento è perfettamene riuscito. Non dovrebbero verificarsi complicazioni, tuttavia bisognerà attendere qualche giorno prima che 1 medici siano in grado di tranquillizzare il ferito e i suoi fa miliari. Polizia e carabinieri continua, no le indagini per scoprire i rapinatori dell'Aresio. Sembra da escludere che appartengano alla malavita torinese e siano colle gati con i responsabili di imprese analoghe che nanna impressionato l'opinione pubblica. 1 tre banditi di Moretta sono, con ogni probabilità, giovani di campagna. Forse risiedono nella stessa zona. Il dott Mangia, della «Mobile-., è riuscito a ricostruire le loro mosse nel giorno del crimine. Nella mattinata avevano rubato a Vigone una « Abarth 850 », a bordo della quale sono stati visti più tardi a Racconigi, a Cavour e a Torre Pellice. Qui avevano ab, bandonato la macchina, impos- gessandosi delia «1300* su cui 11111E H LIM111 II 11MI! 111 11 1111111MI 11 ! 111M11 « 11MIM11 l raggiunsero Moretta per rapinare l'orefice. A Moretta si erano riforniti di benzina presso un distributorio. Se ne erano anche fatta riempire una bottiglia: l'adoperarono per incendiare l'auto, quando se ne liberarono dopo il fallito assalto alla gioielleria e il ferimento del suo proprietario.

Persone citate: Cavour, Fasano

Luoghi citati: Moretta, Racconigi, Torre Pellice, Vigone