Due testi accusano il Meli di avere sottratto documenti

Due testi accusano il Meli di avere sottratto documenti HI processo deità Sanità Due testi accusano il Meli di avere sottratto documenti L'imputato smentisce - Afferma di poter presentare in aula un nastro in cui sarebbero riprodotti i suoi colloqui con i testi accusatori (Nostro servizio particolare) Roma, 23 gennaio. Oggi, al processo della Sanità, i giudici hanno ascoltato i testimoni che, con le loro rivelazioni, hanno determinato l'incriminazione del dott. Meli (già capo forniture dell'Istituto) ehe con le sue accuse, aveva richiamato l'attenzione della Magistratura sulla gestione amministrativa dell'ente. La signorina Salvina Meddi era la segretaria dell'ex funzionario dell'Istituto Sanità: ora è la sua maggiore accusatrice. La testimone ha detto in tribunale: «Un giorno prima del luglio 1963 il dott. Meli, di cui ero la segretaria, mi fece vedere una circolare del direttore amministrativo dott. Domenicueci, indirizzata al capo dell'ufficio fatture, dott. Rossi. Qualche tempo dopo, questa circolare venne pubblicata da un quotidiano ». Avv. Madia (difensore del dott. Meli): E' vero che lei è I«l'afra assunta all'Istituto su- periore della Sanità per interessamento del dott. Meli? Testimone: Non è esatto. La mia assunzione ha. seguito la prassi normale. Sono stata sistemata insieme ad altre S00 persone. Ho un diploma e sono stata inquadrata nel «gruppo C *. Dopo undici anni di servizio sono stata promossa al grado decimo. E' stato poi interrogato un altro dipendente dell'Istituto superiore della Sanità, Luigi Festa, il quale ha accusato anche lui il dott. Meli. «L'ex capo dell'ufficio forniture — ha detto il testimone — mi fece vedere le fotocopie di due documenti relativi ad una borsa di studio concessa all'arch. Puglisi Allegra, suocero del direttore amministrativo dott. Domenicucci. Il dott. Meli aggiunse anche che si doveva a lui se, sulla gestione, amministrativa dell'ente, erano state presentate interrogazioni in parlamento :». Avv. Madia — Ma. lei ha detto di essere slato quasi vittima di un ricatto? Testimone — Nient'affatto. Io semmai mi sono limitato a riferire in giro le condizioni in cui ero quando renni trasferito all'ufficio studi. Secondo il dott. Meli, che dirigeva questa sezione dell'istituto, tutto era controllato, anche i telefoni; qualcuno aveva sistemato di nascosto anche dei registratori. Il Meli ha contestato la deposizione del Festa ed ha aggiunto di esser pronto a presentare ai giudici un nastro magnetico sul quale sarebbe riportata la conversazione che essi avevano avuto. Il tribunale si è riservato di decidere. Il processo è stato rinviato a sabato prossimo 30 gennaio. g. g. |

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