Incrementare i consumi per difendere l'occupazione

Incrementare i consumi per difendere l'occupazione fn un convegno delie Aeli Incrementare i consumi per difendere l'occupazione Misure per stimolare l'edilizia ed aumentare la disponibilità di denaro dei privati rettore dell'Istituto per lo (Nostro servizio particolare) Roma, 21 gennaio. Promosso dalle Acli (Associazioni cristiane lavoratori italiani), ha avuto luogo stasera il preannunciato convegno sul tema «L'Italia va verso la disoccupazione? » con la partecipazione del di- studio della congiuntura, Miconi e di tre esperti economici: i professori Andreatta e Forte e il dott. Massacesi. Tutti hanno ammesso, sulla scorta degli ultimi dati disponibili, che la disoccupazione potrebbe aumentare ancora nei prossimi mesi; ma la gravità e la durata del fenomeno dipenderanno essenzialmente — hanno sostenuto Andreatta e Forte — dalla prontezza con cui le autorità di governo useranno gli strumenti a loro disposizione per rilanciare al più presto l'apparato produttivo. Andreatta ha formulato alcune proposte concrete intese ad aumentare i consumi, le opere pubbliche e gl'investimenti delle aziende statali. Partendo dalla tesi che occorra accrescere la domanda di almeno 500 miliardi, per ottenere effetti moltiplicatori per circa 1000 miliardi, egli ha suggerito: di anticipare l'aumento delle pensioni dell'Inps (che il governo si è impegnato a concedere entro giugno) ; di riservare le disponibilità della Cassa depositi e prestiti agli enti locali (comuni e province); di autorizzare nuove emissioni obbligazionarie degli istituti di medio credito per il finanziamento delle industrie; di accelerare il pagamento dei debiti contratti dallo Stato verso i privati; di concentrare in un anno i finanziamenti alle cooperative edilizie che la Gescal dovrebbe erogare nel triennio 1965-67, tenendo presente il fatto che esiste in proposito un «monte di domande» insoddisfatte; di affrettare l'attuazione dei piani d'investimento delle aziende a partecipazione statale, Il prof. Forte ha chiesto che si riducano le aliquote di certe imposte indirette (come l'Ige e l'imposta sulle obbligazioni); che si aumenti da 100 a 200 miliardi il fondo Imi per il finanziamento delle piccole e medie industrie; che si destini alle cooperative edilizie una parte degli avanzi di gestione del fondo pensioni e magari del fondo per gli assegni familiari, ar. ba.

Persone citate: Andreatta, Massacesi, Miconi

Luoghi citati: Italia, Roma