Verrà riabilitato dopo la morte l'astigiano condannato col fratello per l'assassinio del padre?

Verrà riabilitato dopo la morte l'astigiano condannato col fratello per l'assassinio del padre? Verrà riabilitato dopo la morte l'astigiano condannato col fratello per l'assassinio del padre? La Cassazione ha annullato la sentenza che condannò Egidio Marmetto a vent'anni Questi aveva evitato l'arresto fuggendo in Cecoslovacchia, dove morì l'anno scorso Ieri alle Assise di Milano è iniziato il processo di revisione chiesto dai parenti (Dal nostro corrispondente) Milano, 18 gennaio. Davanti ai giudici della prima sezione della Corte di Appello si è iniziato oggi il processo di revisione di una sentenza per parricidio emessa in seguito ad un delitto avvenuto 14 anni fa nell'Astigiano. Dei due fratelli accusati, uno morì lo scorso anno a Lovosice presso Praga. I suoi familiari hanno però ottenuto la ripetizione del processo nei suoi confronti. I fatti risalgono al 23 agosto 1950 quando il contadino Terzo Marmetto venne ucciso nella sua cascina di Santo Stefano di Montemagno (Asti). L'inchiesta appurò che la vittima era stata assassinata a scopo di rapina; dalla cascina erano sparite duecentomila lire, provento della vendita di una partita di vino. Tuttavia non si riuscì a giungere subito fino al colpevole. Soltanto cinque anni dopo la pratica venne riaperta in seguito alla testimonianza di un vicino di Terzo Marmetto che riferì di aver visto la sera del delitto uscire dalla cascina uno dei figli della vittima, Egidio, che non era In ottimi rapporti col padre. L'uomo venne fermato, interrogato e benché si fosse dichiarato innocente arrestato e rinviato a giudizio. Mentre era in attesa del processo, il fratello Palmìno Marmetto si costituì ai carabinie ri accusandosi del delitto: aveva avuto un dissidio col padre che stava vendendo la sua proprietà e nella foga della discussione lo minacciò con una pistola. Fra 1 due ci fu una colluttazione: partì un colpo Terzo Marmetto cadde a terra fulminato. Palmino finì così carcere, mentre il fratello veniva scarcerato. La successiva inchiesta però rivelò che ad uccidere il vecchio agricoltore non era stato un colpo di pistola ma di mitra, l'arma che Egidio Marmetto aveva nascosto nella sua abitazione. Quest'ultimo venne pertanto nuovamen te arrestato. I due fratelli, rln via'! a giudizio, comparvero davanti alla Corte d'Assise di Casale Monferrato, che, 11 15 maggio del 1957, li assolse per insufficienza di prove. La Corte d'Assise d'appello di Torino, Il 27 gennaio 1958, mutò completamente la prima sentenza condannando 1 due e fratelli a vent'anni ciascuno. Il 28 marzo 1960, la Cassazione confermò la sentenza dei giudici torinesi e, dopo il passaggio in giudicato, Palmino Marmetto venne imprigionato. j Non fu possibile arrestare 11 fratello che, nel frattempo, era riparato in Lovosice dove è morto il 26 agosto scorso. Qualche tempo dopo però, 1 familiari di Egidio Marmetto inoltrarono una istanza per ottenere la revisione del processo. L'Istanza venne accolta la Cassazione ordinò nuovi accertamenti. Dalla nuova istruttoria emersero alcuni elementi a favore dell'innocenza di Egidio Marmetto. Il giorno dopo il delitto, Palmino Marmetto aveva detto alla sorella Lidia di essere lui 11 solo colpevole. Più tardi disse la stessa cosa alla fidanzata. Di" fronte a questi nuovi elementi, nel giugno scorso, la Cassazione annullò la senten za di Torino e inviò Egidio Marmetto (e non il fratello che non si era opposto alla sentenza) davanti alle Assise d'appello di Milano per una decisione definitiva. Se ora Egidio Marmetto, pur essen do morto, verrà riconosciuto estraneo al delitto, ai suoi eredi toccheranno i beni lasciati dal contadino assassinato. La difesa ha fatto citare sessanta testimoni che sfileranno davanti ai giudici per riabilitare la memoria dell'imputato defunto: il processo occuperà parecchie udienze. Nel corso dell'udienza odierna è stata rievocata, fra l'altro, una drammatica riunione della famiglia Marmetto avvenuta a Torino dopo che la Cassazione aveva confermato la sentenza di condanna dei due fratelli. Durante quella riunione fu deciso di presentare un'istanza di revisione della condanna di Egl dio, e Palmino affermò che il fratello era innocente. Inoltre una sorella dei Marmetto, Lidia, ha detto alla Corte di aver lavato, dopo il delitto, dei vestiti di Palmino sporchi di sangue. Altri familiari del defunto hanno confermato la circostanza, dichiarando tutti di aver taciuto per «salvare 11 salvabile ». Il teste Giacomo Farinasso, ex datore di lavoro di Palmino Marmetto, ha detto: «Palmino mi disse che era lui il colpevole ma che nessuno lo voleva credere ». Angiolina Truffo, sorella del parroco di Santo Stefano di Montemagno. ha riferito che la sera dell'assassinio aveva visto arrivare in paese due uomini in sella ad una motocicletta: uno dei due, a suo dire, poteva essere Egidio Marmetto. E* stata quindi la volta di Vittorio Gado, marito di Lidia Marmetto. Egli ha dichiarato di aver trovato per caso qualche giorno dopo il delitto in una tasca del grembiule della moglie l'orologio del co gnato Egidio che lui stesso gli aveva regalato qualche tempo prima. Le indagini sì erano soffermate sul partlco lare dell'orologio: i carabinieri, infatti, constatarono che il giorno dopo la morte del padre, Egidio Marmetto era sta to visto senza l'orologio da polso: accanto al cadavere del vecchio agricoltore fu trovato appunto un vetro da orologio. Quando il giovane venne fermato, dell'orologio non si trovò più traccia. Oggi il Gado ha raccontato di averlo gettato nel Po per disfarsene: il presidente l'ha pertanto severamente rimproverato. Sono seguiti altri testimoni fra i quali anche Pierina Marmetto, altra sorella di Egidio, ma le loro deposizioni sono state irrilevanti agli effetti del processo che continuerà domani, g. m Egidio Marmetto, morto a Praga l'agosto scorso