Assassinato il primo ministro nello Stato africano del Burundi

Assassinato il primo ministro nello Stato africano del Burundi Otto giorni dopo la sua nomina Assassinato il primo ministro nello Stato africano del Burundi Non aveva ancora 30 anni - Ucciso con due rivoltellate mentre esce dall'ospedale dove la moglie ha dato alla luce un bimbo - Moderato e neutrale, era stato chiamato a sostituire un premier filo-cinese - Il suo predecessore è stato arrestato Il Burundi è una delle principali basi della penetrazione di Pechino nell'Africa nera (Nostro servizio particolare) Usumbitra (Burundi), 16 gemi. Il primo ministro Pierre Ngendandumwe è stato assassinato, ieri sera, con due rivoltellate alla schiena. Il delitto ha movente politico. La situazione, nel giovane Stato africano, è tranquilla ma l'esercito è stato posto in stato d'allerta per.prevenire e stroncare qualunque incidente. Numerosi esponenti politici sono stati arrestati; tra questi, l'ex primo ministro Nyamoya, filocomunista. Il delitto è avvenuto ieri sera alle 19,30, mentre Ngendandumwe stava uscendo dall'ospedale della città; si era recato a trovare la moglie che aveva appena dato alla luce un figlio. Due colpi lo hanno raggiunto alla schiena, fulminandolo; altri due proiettili, che avevano mancato il bersaglio, hanno ferito un funzionario che lo accompagnava. L'esecutore materiale del delitto è per ora introvabile: le frontiere sono state chiuse, le grandi strade di comunicazio ne sono bloccate, un gigante sco rastrellamento è in corso in tutto il Paese, ma dell'assassino non è stata trovata traccia. Sono stati invece arrestati, per essere interrogati, numerosi esponenti politici che potrebbero essere coinvolti nel delitto almeno come mandanti. Oltre che l'ex-primo ministro, sono nelle mani della polizia l'ex-ministro della Giustizia, 11 direttore generale delle informazioni e il direttore generale della presidenza del Consiglio. Ngendandumwe, non ancora trentenne, era stato chiamato da re Mwambutsa IV, il 7 gennaio scorso, a sostituire il primo ministro Nyamoya e a formare un nuovo governo. Nyamoya, secondo il monarca, aveva spinto la politica del governo su una linea troppo filo-comunista, a discapito di una neutrale equidistanza tra Oriente e Occidente. Effettivamente, sotto il go verno di Nyamoya, il Burundi era diventato una delle principali basi dell'espansione cinese in Africa. L'ambasciata di Pechino a Usumbura coordinava l'azione di gran parte degli agenti cino-comunisti nell'Africa nera ed organizzava gli aiuti e l'invio di armi ai ribelli filocomunisti del Congo. Su questo stato di cose si innesta la divisione degli abitanti del Burundi nelle due tribù rivali degli Hutu e dei Watussi, rivalità che ha sempre provocato e provoca tutt'ora stragi reciproche di ferocia inaudita. Ngendandumwe appartiene alla tribù degli Hutu e per questo è circolata voce, del resto non confermata, che ad ucciderlo sia stato un watusso. Il Burundi faceva parte del Ruanda Urundi, affidato in amministrazione fiduciaria al Belgio. Quando nel 1962 l'intero territorio ottenne l'indipendenza. Ruanda e Urundi si staccarono: il primo diventò una repubblica, il secondo una monarchia, assumendo il nome di Burundi. Dal 1963, il regno del Burundi è associato al Mec. r. S

Persone citate: Mwambutsa Iv