«Un sottomarino turistico» con due a bordo scompare nel Lago Maggiore durante una prova

«Un sottomarino turistico» con due a bordo scompare nel Lago Maggiore durante una prova L'improvvisa sciagura ieri poco dopo mezzogiorno «Un sottomarino turistico» con due a bordo scompare nel Lago Maggiore durante una prova Le vittime sono il costruttore italiano ing. De Paoli (che viveva in Germania) ed un operatore della tv svizzera - Il sommergibile (lungo poco meno di 6 metri e largo uno) si è inabissato, forse in una voragine profonda 300 metri - L'ideatore ne aveva già costruiti e sperimentati 15 senza incidenti (Nostro servizio particolare) Locamo, IH gennaio. Un piccolo «sottomarino turistico » è scomparso oggi nel Lago Maggiore durante un'immersione di collaudo. Aveva a bordo due persone, per le quali non si nutre più alcuna speranza: l'ingegnere Edoardo De Paoli (un italiano che vive nella Germania federale) ed un operatore della televisione svizzera, Franco Vigano, di origine italiana, sposato e padre di un bambino. I due sono morti in un modo atroce, leutornente, per asfissia, perché avevano una riserva d'arin limitata a poche ore. Le ricerche proseguono nella notte, per individuare il relitto, ma è molto difficile che il mesoscafo possa essere rintracciato: sul fondo del lago si aprono voragini profondissime, che scendono fino a 350 metri, e si teme che il piccolo sommergibile sia sprofondato in una di queste buche. Il « sottomarino turistico * si chiamava « Squalo-tigre », Derivato dai famosi « maiali i della Marina italiana che operavano nell'ultima guerra, ern lungo m. 5,30, alto 1,35, largo 91 cm; pesava 1550 chili. Veniva costruito in serie da una ditta tedesca, la Saturnia di Dusseldorf, con la collaborazione dell'ingegnere De Paoli Già quindici esemplari erano stati venduti in Germania; nessun incidente era mai accaduto finora. Il De Paoli era stato incaricato di provare il sommergibile nel Lago Maggiore, per c lanciarlo :» come svago per i turisti. Stamane erano iniziate le immersioni dimostrative. Giorna listi e fotografi, operatori cine mntografici e cronisti radiofonici erano convenuti da tutta la Svizzera per assistere e prendere parte agli esperimenti. In mattinata sono incominciate le immersioni, della duratn di mezz'ora l'unn. che si sono ripetute a rifmo confi mio. Di tolta in volta, accan¬ tdscf e a e to all'ingegner De Paoli prendeva posto un passeggero (il sottomarino può portare solo due persone alla volta). Veloce, il mesoscafo si allontanava dalla riva, raggiungeva il largo e scendeva in profondità mentre x vari inviati riprendevano fotografie o giravano pellicole. Per rendere più movimentate le riprese, agli esperimenti partecipavano alcuni sommozzatori che nuotando intorno al sommergibile in immersione offrivano un soggetto in movimento agli operatori. A mezzogiorno prendeva posto sullo *. Squalo-tigre » un inviato dela rivista americana Life Alle 12,30 il c sottomarino turistico* è tornato puntuale alla base. A questo punto, tra i vari inviati si c svolta una piccola trattativa perché l'operatore della tv della Svizzera italiana. Franco Vigano, di 31 anni, che già in mattinata aveva compiuto una immersione, ha chiesto di poter prendere di nuovo iiosto sul mesoscafo: non era sicuro che le sue riprese fossero ben riuscite e desiderava ripeterle. Chi gli ha ceduto il posto ha avuto salva la vita. Il sommergibile si allontanava dalla riva, c, giunto a una certa distanza, scendeva in profondità. Passava mezz'ora, e non lo si vedeva più tornare. Il ritardo lì per lì non preoccupava. Verso le 13,30 i sommozzatori che partecipavano alle riprese filmate incominciarono a stupirsi e pensarono di andare incontro al sottomarino. La ricerca durava mezz'ora, poi tornavano a ferra e davano l'allarme. Gli scandagli venivano ripresi con nrande spiegamento di mezzi, non c'era tempo da perdere. Lo « Squalo-tigre » aveva sei ore di autonomia d'aria, si era immerso alle 12.30 i suoi passeggeri avevano solo quattro ore e. mezzo di vita. Iniziava una spasmodica lotta contro il tempo. Man mano [che i minuti passavano, ci si i rzOgc rendeva conto che le speranze erano sempre più tenui. Ogni ungc'o del lago veniva perlustrato, ma del sottomarino non si trovava traccia. Al calar delle tenebre giungevano da Ascona squadre speciali di sommozzatori con un pontone e. una telecamera subacquea per ricerche in profondità. Sulla riva, nella notte — fa molto freddo e ci sono le stelle — gruppi di persone at tendono con ansia notizie. Al largo, sul pontone, vi sono con i sommozzatori due tecnici tedeschi appartenenti alla fabbrica di Dusseldorf che costruisce il sommergibile. Ma anche se con i potenti fari fotoelet¬ trici o con le telecamere speciali il relitto iiotesse essere individuato, fino a domani non potrebbe essere tratto alla superficie. Sulle cause della sciagura non si sa nulla di preciso. Un guasto improvviso non è da escludere, ma a/ipare improbabile: nessuno dei dispositivi di sicurezza e di allarme è en tratti in funzione. Si ritiene possibile che una corrente profondo ubbia Trascinato il som mergibile in una voragine o che l'ing. De Pat.li sia stato colto da un malore improvviso. Sì parla anche di fili metallici, stesi durante la guerra sul fondo ilei Ingo, e sui quali il sottomarino si sarebbe impigliato. Lo « Squalo-tigre > aveva destato motta curiosità nella popolazione e sui giornali. Proprio ieri sera parecchi quotidiani — tra cui il Bund di Berna — ne pubblicavano una fotografia in cui si scorgeva In piccola imbarcazione sulln superficie del Ingo. La didascalia diceva: -c Questo mesoscafo che costa 35 mila franchi svizzeri (circa 5 milioni di lire) è un mezzo per richiamare 1 turisti oppure, come già pensano i doganieri italiani, deve servire per il contrabbando delle sigarette? ». |. f

Persone citate: De Paoli, De Pat, Edoardo De Paoli, Franco Vigano

Luoghi citati: Berna, Germania, Svizzera