Carli invita le banche a facilitare le aperture di credito alle aziende di Michele Tito

Carli invita le banche a facilitare le aperture di credito alle aziende Carli invita le banche a facilitare le aperture di credito alle aziende Le disposizioni impartite ieri dal governatore della Banca d'Italia - In settimana il governo tradurrà in progetti di legge le misure decise venerdì per difendere l'occupazione operaia - Inoltre mercoledì 0 giovedì dovrebbe varare la programmazione - Un articolo di La Malfa sulla situazione - « E' pesante, scrive, ed occorre agire in fretta prima di tutto nel campo edilizio, il più colpito dalla crisi » i e a a e a n a e o (Dal nostro corrispondente) Roma, 16 gennaio. Mercoledì o giovedì si riunirà il Consiglio dei ministri: in una tornata dovrebbero essere formalmente varate, sotto forma di disegni di legge, tutte le misure di carattere legislativo decise ieri dal Consiglio Interministeriale in materia economica. Invece le misure di carattere amministrativo dovrebbero essere imme diatamente attuate, a cominciare da lunedì e per iniziativa dei singoli ministri. Nuove sollecitazioni del governatore della Banca d'Italia Carli sarebbero state fatte oggi alle banche affinché, sulla base degli orientamenti emersi ieri, facilitino le operazioni di credito a vantaggio delle aziende che hanno bisogno di finanziamenti per superare difficoltà contingenti o per attuare programmi produttivi. Si ritiene anche che le misure per vincere la depressione e difendere il livello di occupazione non possono esaurirsi in se stesse. Con l'esempio vistoso dell'edilizia, e3se rientrano nel quadro della programmazione economica o ad essa sono collegate. E, nonostante la permanenza di divergenze (emerse anche ieri tra il ministro del Tesoro e altri ministri) sui metodi da seguire, lo schema di programmazione preparato dal ministro Pieraccinl andrà al Consiglio dei ministri nella prossima settimana. Si è rinunciato all'idea iniziale di sottoporre lo schema soltanto all'approvazione del Cir prima di passarlo al Parlamento: ci sono, in pratica, scelte fondamentali da fare; ed è stata riconosciuta la necessità di eliminare ogni dubbio sull'intenzione del governo dì varare il piano, per la sua applicazione, come disegno di legge. Le decisioni sulla programmazione sono urgenti perché è sulla base del piano e delle scelte che per esso verranno fatte che il Governo può riprendere il tentativo dì un dialogo con i sindacati e gli imprenditori iniziato l'anno scorso. Dialogo che è considerato risolutivo sul terreno economico e, alla lunga, per le prospettive politiche. Domina ii senso dell'urgenza. La convinzione comune è che ciò che è stato deciso de¬ vzsacscctcLv e trovare rapidissima attua one. Un grido d'allarme è tato lanciato stasera, con un rticolo sulla Voce Repubbliana, da La Malfa. L'ex minitro del Bilancio riferisce di na sua visita a Milano e di ontatti con uomini di bana, imprenditori, rappresentan dei lavoratori, c tutti conordemente assai preoccupati». La Malfa ne ha tratto la coninzione che le manifestazioni el fenomeno recessivo siano più acute di quanto si supponeva qualche mese fa e che ccorra prendere Iniziative urgenti. Occorre chiudere al più presto possìbile la fase dì coiddetta chiarificazione politia perché non gioverebbe a niente una crisi e solo un governo che riprende interamene il controllo della situazione economica « può evitare che e nostre difficoltà si complichino al punto da cacciarci, utti, in una via senza uscita». La Malfa propone, per evitare dì passare dal ristagno a una recessione vera e propria d; riattivare 11 ciclo economico con una politica straordinaria dei redditi, da concordare tra Stato, imprenditori e sindacati operai, e con interventi con centriti e eccezionali. Il punto chiave, per La Mal fa, è la politica straordinaria dei redditi che, a suo giudizio a Cgil non può più rifiutare almeno come transitoria. Pri ma di tutto si deve intervenire nel campo edilizio, che è il più colpito dalla crisi, pen sando anche ad un prestito straordinario per l'edilizia pubblica come volano di riattivazione dell'economia. Tutto ciò, ripete La Malfa, è urgente il governo deve prendere im mediatamente in mano la si tuazione. « Per l'industria edilizia privata, pesa da troppo lungo tempo sul mercato l'in cognita della legge urbanisti ca, che se avessimo piena co scienza dell'incidenza che la sua definizione avrebbe sulle condizioni economiche, dovremmo consentire al governo di far approvare subito con mandato di estrema urgenza e, se si dimostrasse necessa rio, per decreto legge ». SI accentua la sfasatura tra le esigenze immediate dell'azione di governo e il ritmo lento di e chiarificazióne ». Le polemiche continuano, tra 1 democristiani, sebbene sì profili una tendenza più sicura a costituire una direzione unita ria (cioè rappresentativa di tutte le correnti) ma capace poi, nell' espressione politica della sua maggioranza, di as sicurare pienamente la linea di centro-sinistra. In un arti colo sull'Avanti.' domani l'on De Martino riprende gli argo menti già noti sul costituirsi della maggioranza democristiana e avverte che « le cose devono andare realmente per il meglio, altrimenti dovremo affrontare quanto ci consiglia il nostro dovere ». Il Popolo (anche di domani) replica dicendo che la de potrebbe chiedere ai suoi alleati ciò che il psi chiede ad essa «per tutto il quadro — essenziale in ogni sua parte —, della collaborazione di centro-sinistra. La scelta della de è già stata fatta ed è nei fatti, largamente documentata dagli impegni e dctdtpgvmUCfsnzstrdvmnpsls alle responsabilità assunte e he mantiene ». La de, in praca, fa intendere ai socialisti i non essere gran che convina dì questo persistere della olemica in attesa del consilio nazionale del partito (preisto per il. 25 o il 27 di questo mese). Michele Tito

Persone citate: Carli, De Martino, La Malfa

Luoghi citati: Milano, Roma