Tre detenuti aggrediscono in cella due guardie carcerarie per evadere

Tre detenuti aggrediscono in cella due guardie carcerarie per evadere Di notte nel carcere di IMovi Ligure Tre detenuti aggrediscono in cella due guardie carcerarie per evadere Dopo averle percosse brutalmente hanno tentato di impadronirsi delle chiavi - Sono stati immobilizzati da altri agenti accorsi alle invocazioni di soccorso - Oggi ad Alessandria saranno processati per direttissima (Nostro servizio particolare) ifNovi Ligure, 14 gennaio. I tRivolta di detenuti e tenta-jtivo di evasione non riuscito l durante la scorsa notte nel Icarcere giudiziario di piazzetta | Cerceri a Novi Ligure. I rivoltosi sono già stati rinviati a giudizio per direttissima per tentata evasione, violenza a pubblico ufficiale e lesioni: verranno giudicati domani mattina dal Tribunale di Alessandria. Il grave episodio è accaduto verso le 24 della notte scorsa in una cella del carcere novese. Gli agenti di custodia Paolo Tufinio e Giuseppe Taccone, entrambi in servizio a Novi, durante un giro di normale ispezione, si introducevano in una cella che ospitava alcuni detenuti fra i quali Marcello Ferraris, di 28 anni, di Novi Ligure, Bruno Ottone Cinti, di 23 anni, e Romano Camastra, di 25, entrambi da Genova, tutu rinchiusi nel carcere in attesa di giudizio per reati vari. Appena entrati i due agenti venivano aggrediti dai tre carcerati che avevano progettato l'aggressione per strappare le chiavi dei vari cancelli agli agenti di custodia ed evadere. Il Tufinio e il Taccone, colti alla sprovvista, venivano violentemente percossi dai detenuti, ma rimessisi prontamente dalla sorpresa reagivano con energia, mentre le loro invocazioni di aiuto venivano udite da altri colleghi. L'allarme squillava immediatamente nel carcere e alcuni agenti, con alla testa il comandante, maresciallo Ferdinando Sibile, accorrevano in aiuto degli aggrediti, mentre veniva informata telefonicamente la locale stazione dei carabinieri, da dove partivano alcuni militari, che raggiungevano il carcere L'intervento degli agenti, aiutati fra l'altro da uno dei detenuti rinchiuso nella stessa cella dove la rivolta era scop piata, era però sufficiente a ridurre all'impotenza i rivoltosi, che venivano rinchiusi In celle isolate. A seguito dell'aggressione subita gli agenti Tu- finio e Taccone riportavano tuttavia lesioni multiple, giùdìcate guaribili dal medico del carcere, dott. Italo Ballestre ro' rispettivamente in quindici e dieci giorni salvo complicazioni. Avuta ragione dei rivoltosi, si provvedeva ad informare lei fatto l'autorità giudiziaria e nelle prime ore di stamani nel carcere di Novi Ligure si portava il procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Alessandria, avv. Prosio, che apriva immediatamente un'inchiesta. Il procuratore ha esteso l'incriminazione anche a un quarto detenuto, il ventitreenne Sergio Serra, di Novi Ligure. Il Camastra e il Cinti, mano vale il primo, operaio il secon do, entrambi disoccupati, erano stati arrestati all'inizio di gennaio dal carabinieri di Serravalle Scrivia per furto Al momento dell'arresto viaggiavano su un furgone Fiat 1100, targato Genova, sprovvisti di patente. Il Ferra ris. elettricista, e il Serra, fa legname, invece, erano stati arrestati dai carabinieri di Novi Ligure pochi giorni fa, su mandato di cattura emes so dal pretore. Il Serra sareb be responsabile, insieme a Gio vanni Pedaggio, di 22 anni, un barbiere di Novi pure arresta to, di una rapina commessa ad Ovada ai danni della casa Unga Maria Parodi, di 67 anni Il Ferraris, infine, è accusato di ricettazione. f. m.