Arrestati in Austria gli autori dell'attentato al «Brennero-Express»

Arrestati in Austria gli autori dell'attentato al «Brennero-Express» Arrestati in Austria gli autori dell'attentato al «Brennero-Express» I terroristi sono un austriaco e un tedesco e hanno confessato - Misero una bomba a orologeria sul treno gremito di passeggeri - Ricercati due complici altoatesini (Nostro servizio particolare) Vienna, 13 gennaio. Gli autori dell'attentato terroristico contro l'Espresso del Brennero, nel cui bagagliaio, la notte del 16 novembre scorso, fu posta una bomba a orologeria, sono stati identificati ed arrestati dalla polizia austriaca. I dinamitardi sono un tedesco della Germania Occidentale e un giovane austriaco, entrambi legati all'organizzazione clandestina dei fuorilegge altoatesini. La polizia non ha comunicato i loro nomi. I due hanno reso piena confessione e hanno fatto il nome di due loro complici e istigatori: Erìch Oberlechner ed Heinrich Oberleitner, ventìquattrenni, finora latitanti e ricercati dalla polizia italiana per avere fatto parte di un « commando » di terroristi che è entrato ripetutamente in azione, anche recentemente, in Val Pusteria. L'attentato al treno del Brennero, che nelle intenzioni degli esecutori avrebbe dovuto provocare il deragliamento del o e a a a treno, concluse il ciclo della ripresa autunnale delle incursioni terroristiche in Alto Adige, attuate allo scopo dì sabotare le trattative in corso a Ginevra fra i ministri degli Esteri italiano e austriaco. Ci furono, come si ricorderà, l'assassinio di un carabiniere uccìso sulla soglia della caserma, numerose imboscate contro camionette ed automezzi militari, parecchi scontri a fuoco. Ed è pure di quel periodo l'ancora oscura vicenda dell'uccisione di Luis Amplatz e del ferimento di Karl Klotz nella baita sopra Saltusio. All'ultimo degli scontri fra carabinieri e fuorilegge, nel villaggio di Mulini di Tures, in Valle Aurina, presero parte anche Oberlechner ed Oberleitner, che furono riconosciuti dai militi, contro i quali avevano aperto il fuoco da un fienile. I due furono inseguiti, ma riuscirono a fuggire, riparando in seguito oltre confine. L'Espresso del Brennero, il giorno dell'attentato, era affollato da oltre quattrocento passeggeri, in maggioranza tedeschi ed austriaci diretti in Italia. Il pacco contenente la carica esplosiva collegata con un congegno ad orologeria era stato spedito dalla stazione di Innsbruck. Lo avevano consegnato materialmente, come hanno confessato, il tedesco e l'austriaco ora arrestati dalla polizia viennese, ma il piano dell'attentato era opera di due fuorilegge della Val Pusteria, che avevano anche preso parte alla confezione dell'ordigno. Dopo il passaggio del confine, il personale del bagagliaio avvertì il ticchettio del dispositivo ad orologeria. Il treno fti fermato alla stazione di Bressanone, il bagagliaio fu staccato e inoltrato in un binario morto. All'ora fissata avvenne il pauroso scoppio, che sventrò la vettura e che avrebbe potuto causare una strage, se, come avevano freddamente programmato gli attentatori, la deflagrazione fosse avvenuta mentre il convoglio marcia¬ vnpzlm va verso Bolzano o era fermo nella stazione della città. Le indagini, svolte dalla polizìa austriaca in collaborazione con i servizi segreti italiani si sono concluse, a due mesi di distanza, con l'arresto dei due autori materiali, come afferma un comunicato del ministero degli Interni di Vienna. I loro nomi, tuttavia, non sono stati ancora rivelati. Nei confronti di Oberleitner e dì Oberlechner la magistratura austriaca ha spiccato i mandati di cattura per complicità nell'attentato. L'inchiesta è ancora in pieno corso, anche per scoprire dove il gruppo dei terroristi prese l'esplosivo per confezionare la bomba a orologeria. r- 8.

Persone citate: Heinrich Oberleitner, Karl Klotz, Luis Amplatz

Luoghi citati: Austria, Bolzano, Bressanone, Germania Occidentale, Ginevra, Innsbruck, Italia, Valle Aurina, Vienna