Due funzionari delle imposte processati per tentata concussione a un esercente

Due funzionari delle imposte processati per tentata concussione a un esercente In Tribunale su denuncia del titolare della ««Beccaccia** Due funzionari delle imposte processati per tentata concussione a un esercente In udienza l'albergatore ha ripetuto l'accusa: «Mi hanno proposto di sanare con duecentomila lire pendenze fiscali inesistenti» - I funzionari negano - Il loro direttore, citato come teste, è ammonito ad essere più preciso - Rinvio del dibattito Si è svolta Ieri, alla quarta sezione penale del Tribunale (presidente Pieri, pubblico ministero Moschella, cancelliere Bardi) il processo a carico di due funzionari dell'Ufficio Imposte di Chieri: Matteo Cascella, di 33 anni, vice-procuratore, e Antonio Attanasio, 27 anni, impiegato. Sono accusati di tentata concussione ai danni di Giuseppe Spatolisano. 32 anni, titolare del ristorante « La Beccaccia ». Secondo la versione dello Spatolisano. il 18 giugno '64. gli imputati si erano presentati nel suo ristorante per prenotare un pranzo sociale e. nell'occasione, gli avevano richiesto duecento mila lire per sanare ipotetiche pendenze fiscali. L'esercente denunciò l'episodio ai carabinieri del Pino, e del fatto s'interessò la Magistratura. Ieri è stato interrogato per primo il Cascella — assistito, come l'Attanasio, dall'avvocato Del Grosso — che ha riconfermato le deposizioni rese in istruttoria. La visita alla trattoria non era dovuta a motivi di lavoro! aveva ricevuto l'incarico dal direttore dell'ufficio, dott. Rodolfo Colonna, di prenotare una tavolata nei- una riunione di ex-alpini e si era fatto accompagnare in auto dal collega alla « Beccaccia ». Cascella: « Quando ho visto l'insegna del risloranto mi sono ricordato che esisteva una pratica intestata a quel nome: per questo ho domandato allo Spatolisano se conosceva l'indirizzo della ex-gerente della trattoria: perché solo con lei c'erano pendenze per l'Imposta di ricchezza mobile. Nego di aver fatto richieste di denaro. Anzi; quando ho detto che oravamo funzionari delle Imposte, fu proprio lo Spatolisano a offrirci 11 pranzo gratuito. Naturalmente non accettammo ». Questa versione è stata confermata dall'Attanasio. Poi è stato interrogato il titolare del ristorante. Il presidente gli ha fatto notare che in un primo tempo aveva accusato 1 funzionari di tentata concussione. Quattro giorni dopo in un colloquio con loro, alla presenza del direttore dell'Ufficio, dott. Colonna, e del brigadiere dei carabinieri del Pino, Colombo, aveva ritrattato parzialmente l'accusa, affermando che forse non aveva capilo bene. Spatolisano: « Signor Presidente, avevo paura dello ritorsioni. Appena i tre funzionari se ne sono andati, ho telefonato al brigadiere dicendogli che per me tutto rimaneva come prima». Brigadiere Colombo: -« Confermo su questo punto la deposizione del teste. Aggiungo che lo Spatolisano mi disse di aver avvertito ì carabinieri perché al primo incontro, quel due gli avevano fatto nascere alcuni sospetti: l'avevano chiamato con un soprannome, gli avevano parlato di arretrati da pagare. Ha pensato che non fossero veri funzionari dell'Ufficio Im¬ poste. Si è ricreduto quando ci ha visto arrivare tutti insieme quattro giorni dopo. Ma per telefono mi ha confermato più tardi che i due gli avevano effettivamente richiesto 200 mila lire per " sistemare " 1 suoi arretrati fiscali ». E' stato introdotto il dott. Colonna, che viene sentito come teste a difesa. Nel colloquio del 22 giugno con lo Spatolisano. aveva domandato al gerente so i due impiegati gli avevano richiesto del denaro. « La risposta — ha detto — fu negativa » A questo punto 11 presidente Ila richiamalo il brigadiere Colombo, che ha contraddetto 11 direttore dell'ufficio: «Alla mia domanda specifica, lo Spatoli¬ sano riferì che gli imputati gli avevano proposto di " aggiustare " tutto con 200 mila lire ». Il p. m. ha chiesto che il Colonna fosse trattenuto In stato di fermo fino al pomeriggio. La richiesta è stata respinta dal giudice, ma il toste è stato ammonito ad essere più preciso Nel pomeriggio il dott. Colonna è stato nuovamente interrogato sul funzionamento dell'ufficio. Da quanto ha detto, è risultato che difficilmente sarebbe possibile, per un funzionario di grado inferiore, definire una pratica all'insaputa del direttore. Il processo è stato poi rinviato al 21 gennaio per la discussione e la sentenza. I due funzionari imputati Cascella e Attanasio.

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