Un bimbo muore col padre e lo zio in auto mentre corrono all'ospedale

Un bimbo muore col padre e lo zio in auto mentre corrono all'ospedale La sciagura ieri mattina a Roma, in un incrocio Un bimbo muore col padre e lo zio in auto mentre corrono all'ospedale Gravissima la madre - Il piccolo, di 5 anni, doveva essere ricoverato d'urgenza per un attacco di appendicite - La vettura, che viaggiava suonando il "clacson", si è schiantata contro un camion militare (Nostro servizio particolare) Roma, 11 gennaio. Un bimbo di cinque anni, che veniva trasportato d'urgenza all'ospedale perché colpito da un attacco di appendicite, è morto stamane insieme al padre ed allo zio in una spaventosa sciagura stradale avvenuta ad un incrocio della via Laurentina, all'Eur. L'auto sulla quale viaggiavano a forte velocità si è scontrata con un camion militare. L'urto è stato violentissimo; l'unica a salvarsi è stata la madre del piccolo che ha riportato fratture e contusioni giudicate guaribili in un mese. Stasera ignora ancora il tragico destino che ha colpito la sua famiglia. Stamane il bimbo, Massimo Fubelli, era stato colto improvvisamente da forti dolori addominali ed i genitori, preoccupati, avevano deciso di portarlo all'ospedale. Accompagnato a scuola l'altro figlio, che ha 7 anni, il padre, Ferdinando Fubelli di 34 anni e la moglie Filomena Alfonsini di 28, adagiavano il bambino sulla loro « 600 ». Ad essi si univa Antonio Fubelli di 35 anni, zio del bambim. I due fratelli, con le famiglie (Antonio lascia la moglie e due bambine di 7 e 5 anni), abitavano insieme in un vasto appartamento in via Fonte buono 43 e lavoravano gesten do in comune una edicola di giornali. I quattro si dirigevano prima verso l'ospedale S. Euge nio, all'Eur, dove un medico — diagnosticato al bimbo un attacco di appendicite — consigliava i genitori di trasportare il piccolo in un ospedale fornito di reparto pediatrico. I Fubelli ripartivano allora a tutta velocità per andare al Policlinico ma, fatte poche centinaia di metri, accadeva la sciagura. Al volante si trovava Ferdinando Fubelli, il quale, azionando il «clacson:», si immetteva a tutta velocità sulla via Laurentina senza avvedersi del segnale di « stop » e del camion militare che stava sopraggiungendo dal vicino centro della Cecchignola. Lo scontro è stato violentis simo: l'utilitaria ha piroettato più volte su se stessa scaraventando fuori i quattro pas- seggeri. Il bambino veniva travolto dalle ruote posteriori dell'autocarro militare: il camion andava poi a finire la sua corsa sul marciapiede opposto. Per il piccolo Massimo, la morte era stata istantanea ed il suo corpo orrendamente sfigurato restava sul posto pietosamente coperto dal tendone dell'autocarro. Il padre e lo zio, invece, davano ancora qualche segno di vita per cui, insieme alla donna, venivano trasportati con automobili di passaggio nello stesso ospedale da dove erano partiti pochi istanti prima. 1 due uomini morivano nella stanzetta del pronto soccorso mentre i medici si prodigavano sul loro corpi martoriati dalle ferite Il soldato Franco Reggi, del¬ la Scuola della motorizzazione dell'esercito, che era alla guida dell'autocarro, è in preda ad un forte choc nervoso: si trova ricoverato nell'infermeria della città militare della Cecchignola e gli ufficiali della polizia stradale che stanno svolgendo l'inchiesta per l'accertamento delle responsabilità non hanno potuto ancora interrogarlo. g. fr. L'automobile dopo lo scontro con un camion militare ieri a Roma (Telef. Ansa)

Persone citate: Antonio Fubelli, Ferdinando Fubelli, Filomena Alfonsini, Franco Reggi

Luoghi citati: Roma