Incredibile e fortunata avventura di Mc Laren

Incredibile e fortunata avventura di Mc Laren Nel Gran Premio automobilistico della Nuova Zelanda Incredibile e fortunata avventura di Mc Laren Due incidenti con due macchine diverse nella stessa corsa - Il pilota neozelandese prima si scontra con Clark Illesi entrambi - Poi sale sulla «Cooper» di Phil Hill - Poco dopo sbanda e urta contro un'ambulanza - La sua vettura s'incendia, ma termina in una palude - L'acqua spegne le fiamme - Salvo anche questa volta (Nostro servizio particolare) Auckland, 9 gennaio. Graham Hill, su Brabham, ha vinto oggi la dodicesima edizione del Gran Premio automobilistico della Nuova Zelanda, disputatosi nella pista stradale di Pekokohe, sulla distanza di 177 chilometri, pari a 50 giri del circuito. Alle spalle del pilota inglese si sono classificati nell'ordine l'australiano Frank Gardner e il neozelandese Jim Palerm, anch'essi su Brabham. Una serie di incidenti spet¬ tacolari risoltisi senza danni per 1 corridori coinvolti (Jim Clark, Bruce Me Laren e Bruco Thomas) e con il ferimento — in maniera lieve — di tre spettatori, ha movimentato la corsa. Me Laren, un neozelandese che in Formula uno vanta al suo attivo molti Gran Premi, quali quelli di Monaco, Reims e degli Stati Uniti, è stato addirittura il protagonista — fortunatissimo — di due di essi. Al termine del primo giro, la sua Cooper si urtava vio- lentemente con la Lotus del l'ex campione del mondo Clark: entrambi 1 piloti rimanevano illesi, ma le vetture erano irrimediabilmente messe fuori uso. Clark, che non disponeva di una seconda macchina, era costretto al ritiro, mentre 11 neozelandese riprendeva la gara al volante di un'altra Cooper, quella dell'americano Phill Hill, suo compagno di scuderia. Dopo undici girl il secondo incidente: Me Laren sbandava su una macchia d'olio, non riusciva a controllare il suo bolide che usciva di pista in piena velocità urtando un'ambulanza del servizi di soccorso in sosta a qualche decina di metri dal bordo stradale. La Cooper prendeva fuoco, ma proseguendo nella sua folle corsa terminava nella palude profonda un metro che fiancheggia per vasti tratti il circuito. Esso (che prende 11 nome da Pekokohe, una cittadina a un centinaio di chilometri da Auckland) sorge infatti sulle rive deU'Oceano, in una zona, appunto, molto paludosa. L'acqua spegneva le fiamme e 11 pilota poteva uscirsene dalla carcassa della macchina del tutto Illeso, a parte qualche leggera contusione, tra lo stupore degli infermieri dell'ambulanza accorsi in suo aiuto. Poco dopo l'ultimo incidente della giornata: sempre a causa di una macchia d'olio la Lotus di Bruce Thomas finiva contro un'altra vettura ferma lungo la pista per noie meccaniche travolgendo tre spettatori. Thomas rimaneva indenne, 1 tre riportavano solo lievi ferite. Al Gran Premio, svoltosi in condizioni climatiche Ideali, hanno assisti to oltre quarantamila persone giunte da tutta la Nuova Zelanda e dall'Australia. f. m.

Luoghi citati: Australia, Nuova Zelanda, Stati Uniti