Era una «bomba Molotov» l'ordigno lanciato per protesta contro Margaret di Mario Ciriello

Era una «bomba Molotov» l'ordigno lanciato per protesta contro Margaret L'attentato nella tenuta che ospitava la principessa Era una «bomba Molotov» l'ordigno lanciato per protesta contro Margaret Nello stesso tempo gli irredentisti irlandesi hanno scagliato una catena contro la linea ad alta tensione, provocando un corto circuito che ha lasciato al buio tutto il distretto - Gli attentatori scagliano una bottiglia di benzina contro gli agenti che li inseguono - Dieci arresti L(Dal nostro corrispondente) Londra, -8 gennaio. La principessa Margaret sarà lieta di tornare, domenica, a Londra. Il suo soggiorno in Irlanda non è stato sereno. Quella che doveva essere una tranquilla visita privata, nella pace della campagna, nel silenzio di antiche ville, è stata turbata, fin dall'inizio, da un crescendo di incidenti, culminato, fra ieri e oggi, in esplosioni, inseguimenti ed arresti. Il più seccato sarà probabilmente il marito di Margaret, l'ex fotografo Tony Armstrong-Jones, ora Lord Snowdon. L'idea di questo viaggio era stata sua. Fu lui a proporre qualche giorno di riposo nell'« isola di smeraldo », prima nella casa di sua madre, indi in quella della sorella. Margaret e Lord Snowdon erano giunti a Dublino in aereo lunedì sera. Al loro arrivo l'aeroporto era calmo, ma fino a pochi minuti prima decine di poliziotti avevano fa ticato per far scomparire — strappandoli o confiscandoli — numerosi grandi manifesti non certo benevoli nei confronti dei visitatori e della famiglia reale inglese. Su alcuni si leggeva: «Maggie, go home* (Maggie, va a casa), su altri «Down with the Queen* (Abbasso la regina). Altre mani avevano scritto « Tony e Maggie Jones, non vi vogliamo ». La principessa, informata di quanto era accaduto, saliva sulla vettura nervosa e inquieta. La macchina partiva per il castello di Birr, residenza della contessa di Rosse, madre di Lord Snowdon. Il breve viaggio avveniva in una atmosfera di tensione. L'auto era preceduta e seguita da motociclisti della polizia. Tre carrozzabili erano impercorribili perché ostruite da alberi abbattuti a colpi di accetta Margaret e il marito arrivavano a destinazione con ritardo, per vie traverse. Una volta nel castello, la principessa apprendeva che erano state prese « misure eccezionali » per proteggere la sua persona. Va detto subito che le prò teste per la presenza di Marsaret su suolo irlandese non provenivano, e non provengo no, dalla massa della popola, zione. Gli organizzatori e gli esecutori di queste manifestazioni di animosità vanno indi viduati tra le file della picco la ma ancora pugnace «Irish republican army », l'Ira, il mo vimento che « combatte » per la « liberazione » delle contee settentrionali irlandesi — l'Ulster — dal «giogo britannico» A Birr, i loro uomini avevano posto sotto la porta di tutte le case un manifestino con le parole: «Mostrate la vostra ostilità agli sgraditi ospiti* Ma nessuno accoglieva l'Invi to e, nelle sue rare passeg giate, Margaret veniva salutata, se non con cordialità, con cortesia. Ieri, sempre in automobile e sempre con scorta di poli ziotti armati, la principessa e il marito si trasferivano da Birr ad Abbeyleix House, fra Kilkenny e Kildare. Più volte i loro sguardi cadevano su mu ri o parapetti su cui agenti dell'Ira avevano scritto: «Via i reali britannici». Nella bella Abbeyleix House, attorniata da una vasta tenuta, vivono i-visconti De Vesci. La viscontes sa De Vesci è la sorella Lord Snowdon. Contrariamen te a quanto potrebbe far pen sare il suo suono, il nome De Vesci non è di origine italiana Ieri sera, tra le 23 e mezzanotte, avvenne il finimondo Una pattuglia di polizia scoprì, nei pressi della villa, un grup petto di uomini: fece per fer marli ma quelli fuggirono. Co minciò un animato inseguì mento, prima in macchina poi a piedi. Ad un certo punto gl sconosciuti lanciarono contro gli agenti una « bomba Molotov ». Per fortuna, nessuno ri mase ferito. Pochi minuti do po, altri seguaci dell'Ira pene travano nella tenuta dei De Vesci, facevano esplodere, con assordante fragore, un reci piente pieno di benzina e sca gliavano una catena su un cavo ad alta tensione, causando un corto circuito in tutto il| distretto. Margaret stava an dando a letto. Lo scoppio in frangeva alcuni vetri della ca sa, il corto circuito la sprofon dava nell'oscurità. Veniva informato il premie d'Irlanda, stormi di poliziotti confluivano sul luogo. Le ricerche si concludevano oggi con l'arresto di dieci uomini. Mandati di cattura sono stati emessi contro altri cinque. A mezzogiorno, Margaret e il marito si sono recati a colazione dai coniugi Guinness, nel castello di Leixlip, a cento chilometri di distanza. Le misure di sicurezza erano impressionanti. Poliziotti in borghese e in uniforme erano appostati lungo tutto il percorso. Altri perlustravano le strade in veloci vetture. Domenica, come abbiamo detto, Margaret e Tony torneranno a Londra Respireranno tutti di sollievo, i due sposi, 1 loro anfitrioni, e i gendarmi. Mario Ciriello M La principessa Margaret ed il marito, a sinistra, con un amico ieri durante una escursione nei dintorni di Abbeyleix dove risiedono in Irlanda (Tclel'oto Ansa)

Luoghi citati: Birr, Dublino, Irlanda, Londra, Marsaret, Ulster