L'attività dell'Iri illustrata da Petrilli

L'attività dell'Iri illustrata da Petrilli In un dibattito aita televisione L'attività dell'Iri illustrata da Petrilli Il presidente del gruppo afferma che il fatturato giornaliero supera i 4 miliardi di lire, gli investimenti annui sono più di 500 miliardi, i dipendenti quasi 300 mila - L'apporto dello Stato è un decimo di quello privato - Annunciato un « miglioramento netto » del servizio telefonico (Nostro servizio particolare) Ruma, 7 gennaio. Nel corso di un incontro televisivo con tre noti giornalisti della capitale, il presidente dell'Ir!, prof. Giuseppe Petrilli, ha fornito alcune interessanti dichiarazioni sull'attività del gruppo industriale da lui presieduto, il quarto in Europa per ordine di grandezza. Dopo aver ricordato le caratteristiche salienti dell'Iri (oltre 4 miliardi di fatturato al giorno, più di 500 miliardi annui d'investimento, quasi 300 mila dipendenti operanti nei più vari settori: dalla si derurgia alla meccanica, dai cantieri navali ai trasporti marittimi, dai telefoni alla Rai-tv, dalle autostrade ai trasporti aerei e alle banche), il prof. Petrilli ha tenuto a sottolineare che la fortuna del gruppo è legata alla fiducia del risparmio privato. Il concorso dello Stato è all'incirca pari ad un decimo dell'apporto privato. La ripresa di questa fiducia è stata confermata dal recente successo del prestito di 40 miliardi (al 6 per cento più i premi), coperto in poche ore in luogo delle tre settimane previste. Fra le realizzazioni Iri del 1964 le due maggiori, di rilievo mondiale, sono state il compimento dell'Autostrada del Sole e quella del Centro siderurgico di Taranto. L'autostrada dovrebbe giovare soprattutto al Mezzogiorno e in particolare al suo sviluppo turistico. Sinora infatti, appena il 10 per cento dei turisti raggiungeva le regioni meri' dionali. Quanto al Centro di Taranto, la sua importanza apparirà chiara ove si consideri che la sua produzione annua di acciaio è destinata a salire dal 2,6 milioni di tonnellate di oggi ai 4 e ai 6 milioni di tonnellate di un non lontano domani. Gli occupati direttamente nell'impianto saranno — a pieno regime — circa 4500, con una spesa per addetto elevatissima (circa 100 milioni), che si giustifica con la prospettiva di far sorgere nella zona tutta una serie d'industrie medie e piccole. A tale obiettivo potrà contribuire — ha affermato Petrilli — la sollecita costruzione dell'autostrada NapoliBari con prolungamento sino a Taranto. Per 1 telefoni, quale corrispettivo del recente aumento delle tariffe, 11 presidente dell'Iri ha assicurato c un miglioramento netto del servizio telefonico », in concessione, che dovrebbe essere portato — nel giro di un settennio — «a livello europeo ». Entro il 1969 Tiri conta d'investire 630 miliardi, ossia una cifra che potrà giovare non solo agli utenti, ma anche alle imprese operanti nel settore. (Per suo conto l'Ir! ha già costruito a Benevento una fabbrica di cavi telefonici). Anche nel campo del cemento sono previsti forti progressi: grazie al nuovo cementificio di Taranto, che sfrutta le scorie dei vicini altoforni, la quota di produzione Iri sul totale nazionale dovrebbe salire dal 12 per cento attuale (2.8 milioni di t. su 23) al 15-16 per cento entro il 1967. Pur dichiarandosi ottimista per l'avvenire, anche prossimo, Petrilli ha ammesso che nel 1964 la congiuntura avversa ha pesato duramente sui settori manifatturieri, specie su quello meccanico e automobilistico; quanto ai cantieri, la crisi ha carattere europeo e non solo italiano. Nel campo dei servizi, il 1964 è stato un anno favorevole tanto per 1 telefoni, che con l'aii- I mento delle tariffe hanno po tufo avviare programmi ambiziosi, quanto per l'AIitalia che ha consolidato le sue posizio ni in campo internazionale. ?r. ba. ti, ziomdusesocavamranecesiglpeazInstti viad11cràmlebcanvpdnlici?cptczschptvtzsuevnsv

Persone citate: Giuseppe Petrilli, Petrilli, Ruma

Luoghi citati: Benevento, Europa, Taranto