Erhard a Parigi il 19 gennaio per incontrarsi con De Gaulle di Tito Sansa

Erhard a Parigi il 19 gennaio per incontrarsi con De GaulleANNUNCIO DEI- GOVERNO A BONN Erhard a Parigi il 19 gennaio per incontrarsi con De Gaulle Durante le vacanze natalizie, i due statisti si sono scambiati messaggi che hanno preparato i colloqui - Il Cancelliere si ripromette di ristabilire l'unità franco-tedesca e di discutere con il generale i rapporti Europa-America - Il capo dello Stato, Luebke, critica il governo federale per le « fallite iniziative sull'unificazione della Germania » - Secca replica di Erhard -| i i o e n n r , e i e , o e o l , l e 0 o o a ia o e el nne e na di o, (Dal nostro corrispondente) Bonn, 6 gennaio. Appianate le difficoltà con Washington, il governo di Bonn punta a ristabilire buone relazioni con Parigi. Il 19 e il 20 gennaio, è stato annunciato oggi ufficialmente, il cancelliere federale Erhard si recherà a Parigi per incontrare il generale De Gaulle. A questa visita, prevista dal trattato di amicizia franco-tedesco, si attribuisce a Bonn molta importanza. Il Cancelliere — secondo quanto scrive l'agenzia Dpa si ripromette non soltanto di ristabilire l'unità franco-tedesca, turbata fin dal luglio scorso, ma anche di trovare con De Gaulle un punto di avvio per nuove trattative europee. Su questo argomento, è stato rivelato oggi, De Gaulle ed Erhard hanno avuto durante le vacanze natalizie uno scambio di lettere, che sarebbe stato positivo per l'avvio dei prossimi colloqui all'Eliseo. Erhard — sempre secondo l'agenzia Dpa — cercherà l'appoggio di De Gaulle per l'« iniziativa > tendente alla riuniticazione della Germania, che proprio la Francia, a metà dicembre, rifiutò di sottoscrivere durante la conferenza della Nato a Parigi. Si è trattato di una nuvola passeggera, affermano gli ottimisti, De Gaulle ha sempre sostenuto che la riuniiicazione tedesca è di vitale importanza per l'Europa. Altri punti di discussione fra Erhard e De Gaulle le relazioni fra Europa ed America e la difesa atlantica. Anche se, come sembra, Bonn non insiste più per la realizzazione della forza atomica multilaterale, sgradita a De Gaulle, Erhard dovrà pur sempre sostenere il punto di vista tedesco della ne cessità di una stretta collaborazione fra la Germania federale e gli Stati Uniti per la difesa dell'Occidente. Su taluni dì questi argomenti ha preso posizione oggi, in forma inusitata di critica al governo, il presidente della Repubblica Luebke, durante tradizionali ricevimenti per gli auguri di Capodanno del go verno, del Parlamento e dei diplomatici accreditati a Bonn, Sulle relazioni fra Germania e Stati Uniti, guastate il giorno di Capodanno dalle dichiarazioni del segretario di Stato americano Dean Rusk circa l'inopportunità di un'« iniziativa » per la riuniflcazione, Luebke ha detto che «non poi cambiato molto rispetto al passato. Anche prima non ave vamo mai ricevuto dagli Stati Uniti assicurazioni diverse da quelle attuali ». Non vi è quindi, secondo il Presidente, motivo per diventare nervosi. Gli Stati Uniti hanno interessi politici e militari in Europa e perciò desiderano rimanere strettamente collegati con la Germania federale. Rivolgendosi direttamente ad Erhard e al ministro degli Esteri Schroeder, il presidente della Repubblica ha detto che prima di avviare la fallita « iniziativa » per la riuniflcazione presso le tre potenze alleate, il governo avrebbe almeno potuto consultarsi con la Francia. Secondo Luebke, le cui parole vengono considerate una specie di viatico per Erhard a Parigi, se fossero ristabilite migliori relazioni con la Francia automaticamente migliorerebbero anche i rapporti di Bonn con gli Stati Uniti. Luebke ha detto che « i tempi si fanno sempre peggiori* ed ha concluso augurandosi che il 1965 possa essere «più sopportabile del 1964» e che «il lavoro del governo possa essere soddisfacente ») Il cancelliere Erhard, punto sul vivo, ha replicato con le parole: «Noi stiamo recitando a ruoli invertiti. Veramente queste cose avrei dovuto dirle io ». Ha poi ammesso che le critiche agli Stati Uniti sono ingiustificate e che Wash ington non poteva fare per la riuniflcazione della Germania più di quanto ha fatto finora. Tito Sansa il«Pl'rulahpdold;

Persone citate: De Gaulle, De Gaulle Durante, Dean Rusk, Schroeder