A Cortina prospera e spensierata si scherza anche sul «boom» delle gambe ingessate di Gigi Ghirotti

A Cortina prospera e spensierata si scherza anche sul «boom» delle gambe ingessate Mia trovata il rimedia per parsi al riparo dalle erisi A Cortina prospera e spensierata si scherza anche sul «boom» delle gambe ingessate Il numero degli ospiti è notevolmente aumentato e con esso quello delle fratture (65 al giorno) - Quest'anno sono mancate le comitive di gaudenti milanesi dal portafogli facile ma in compenso si sono ritrovate le famiglie degli affezionati frequentatori che ai bagordi preferiscono la pratica dello sci - Il centro turistico per evitare il periodo di stanca ha istituito le «settimane bianche» a prezzi popolari (Dal nostro inviato speciale) Cortina d'Ampezzo, 5 gennaio. Al bar del « Cristallino > — un locale tra i più lanciati di Cortina — in centro parete, è iscritto un motto di Paul Claudel, incorniciato a mo' di divisa araldica. Dice: «Mentre passa il breve istante che ci resta fra la crisi e la catastrofe, beviamo una coppa di champagne... ». L'esortazione sarà stata incorniciata in vista delle difficoltà occasionali, o per meglio dire coìigiunturaliT No, ci assicurano che non è così. Il cartello con le pa rote di Claudel è lì da anni e ha l'aria di volerci stare ancora per molto tempo: finché non sarà passato l'intramontabile momento tra una crisi in atto e una catastrofe paventata, Cortina suggerirà, con le parole di Claudel, sempre lo stesso rimedio. Cortina la matta, Cortina la scacciapensieri: qui diventa futilità anche una frattura, e le centomila lire d'anticipo che si richiedono all'infortunato all'atto del ricovero (si accettano soltanto contanti) e le centomila lire d'aggiunta richieste ove la frattura presenti, alle lastre, carattere di particolare gravità. E' motivo di conversazione brillante il boom dei gessi che infuria al Codivilla, istituto molto rinomato per il trattamento delle fratture; ha registrato in questi giorni punte mai viste di gambe ingessate: sessantacinque il SI dicembre, sessantacinque ieri, sessantacinque l'altro ieri. Per chi ama i raffronti statistici diremo che l'anno scorso il Codivilla non riuso) a superare il massimo di quarantacinquecinquanta gessi il giorno. Dunque: sono aumentati gli sciatori sulle piste e gli sci — questo è un fatto abbastanza nuovo — vengono in¬ filati con crescente fervore da principianti, sia in tenerissima età, sia in età matura. E aggiungiamo pure, al conto, gli infortunati dal ghiaccio che, dai marciapiedi ingombri, insidia il passo dei superstiti cultori dell'aiutare a piedi. Abbiamo già avuto occasione di notare nella precedente corrispondenza come Cortina goda ottima salute nonostante le difficoltà economiche di cui ci si lamenta in pianura. Ciò è dimostrato non solo dall'alto numero degli ospiti, ma pure dalla loro qualità: sono mancate quest'anno certe comitive di gaudenti, soprattutto milanesi, dal portafoglio facile e dalla Jaguar ruggente che salivano quassù a scialacquare in poche notti il frutto di misteriose speculazioni. In compenso, si sono ritrovate le famiglie degli affezionati frequentatori, che ai bagordi preferiscono l'intensa pratica dello sci. L'attività edilizia non ha .subito soste: gli imprenditorisono impegnati per almeno altri due o tre anni con i piani di costruzioni, che comprendono e?iormi condomini ed intieri villaggi residenziali. I prezzi degli appartamenti non hanno subito diminuzione. Quanto alla motorizzazione, si è già notato come a Cortina il pedone sia diventato raro: le automobili aggredisco- no sempre più insolenti lestrade d'alta quota; e quest'anno si sono aggiunti i «gatti delle nevi», che sono quasi dei fuoribordo costruiti per sbarcare sulla montagna, per aprirsi da soli la pista, tra alti sbaffi di neve, chi può disporre di un « gatto delle nevi » imbarca a bordo la propria comitiva, le spinna la strada: e poi il «gatto» è lasciato Inssù, e gli sciatori giù per le- discese aperte in proprio. Si notano tuttavia rare co- mitive che, pilotate da maestri di fama — t Lacedelli, i Menardi, i Monti — applicando le vecchie pelli di foca sotto gli sci, continuano a dedicarsi alle escursioni faticose, lungo i falsopiani e in mezzo ai boschi, per poi gettarsi giù per le chine. Ma, come dicevamo, questa è una rarità. Cortina i r , a quest'anno ha realizzato la più alta concentrazione di sky-lifts, funivie, cabinovie che sia concepibile in un'area relativamente ristretta. Sono stati costruiti nuovi impianti di risalita e così si possono trasportare complessivamente diecimilacinquecento persone in un'ora (cinquecento più che l'anno scorso) da quota 1500 metri a quota 2000 e più. Naturalmente, questo concentrato di meccanizzazione dello sciatore importa problemi di ammortamento degli impianti. E' tradizione che Cortina si spopoli all'indomani dell'Epifania. Per fronteggiare questa iattura, sono state istituite le « settimane bianche », destina te a colmare il vuoto che esisteva fra l'esodo del 6-7 di gen naio e il riaprirsi dell'alta stagione, agli inizi di febbraio. In questo periodo, i settantacinque alberghi di Cortina e tutti i ventisette impianti di risalita si sono accordati per una grande operazione di ri chiamo del turista, a livello internazionale. Nelle «settima ne bianche » si pratica a Cortina il prezzo fisso, che ondeggia fra le ',l mila lire e le SS mila a persona per una settimana. In questa cifra si com prende la pensione completa in albergo, un numero inimitato di corse in funivia e in seggiovia, quattro ore di scuola di sci al giorno, e persino sconti nei negozi e nelle gallerie d'arte. Le prenotazioni fioccano da tutte le parti. Come si diceva in principio, Cortina ha trovato il rimedio per porsi al riparo dalle crisi. Gigi Ghirotti Clspanlrdlrmci qafcmsltmulmt Sciatori al termine d'una discesa sulle piste dei Tondi di Faloria nella zona di Cortina d'Ampezzo (Tel.)

Persone citate: Claudel, Lacedelli, Menardi, Paul Claudel