Tre missionari italiani trucidati dai ribelli nel Congo

Tre missionari italiani trucidati dai ribelli nel Congo Drammatico annuncio alla Casa madre di Verona Tre missionari italiani trucidati dai ribelli nel Congo Sono nativi di Varazze, Bergamo e Udine - La strage avvenne il 26 novembre - Un quarto confratello, ferito, si salva con una estenuante marcia nella foresta - Di tre altri sacerdoti mancano notizie - Giunte in salvo a Léopoldville quattordici suore (Dal nostro corrispondente) Verona, 1 gennaio. Alla casa dei Padri Comboniani è giunta notizia che tre missionari dell'Istituto veronese sono stati uccisi dai ribelli congolesi. Sono padre Lorenzo Piazza, di 1,9 anni, da Varazze (Savona), Padre Antonio Zuccali, di 1,2 anni, da San Giovanni Bianco (Bergamo), e padre Evaristo Migotti, di 1,0 anni, da Tomba di Mereto (Udine). Il drammatico annuncio è stato dato da telegramma inviato al Superiore generale Padre Brlani dal vescovo domenicano mons. De Wilde; il presule si trova a Bruxelles poiché dopo la conclusione della terza sessione del Concilio ecumenico non ha potuto rientrare nella sua diocesi di Niungara: egli segue comunque le vicende del Congo attraverso alcune fonti di informazioni ecclesiastiche. Un altro missionario, il Fratello coadiutore Carlo Mosca, di 35 anni, da Cravenna d'Erba (Como) è riuscito a raggiungere Léopoldville, ferito, dopo un'estenuante marcia nella boscaglia insieme con un gruppo di suore belghe Mancano particolari sugli episodi dei quali i tre religiosi sono rimasti vittime. Il testo del telegramma, infatti, riferisce soltanto della loro morte, avvenuta il 26 novembre scorso. Essi appartenevano alla missione di Rungu, che si trova ad una cinquantina di chilometri da Paulis. Di altri tre missionari Comboniani, Padre Pasquale Merloni, di 37 anni. da Fabriano (Ancona!. Padre Ferdinando Colombo, di 3', an ni, da Seregno, ed il Fratello coadiutore Mario Pariani, di 39 anni, da Magnago (Milano), non si ha alcuna notizia. Il più anziano del gruppo era padre Lorenzo Piazza, che da molti anni svolgeva la sua attività missionaria in Africa. I sette religiosi (le tre vittime, i tre dispersi e il sopravvissuto) erano stati espulsi dal Sudan meridionale nel dicembre del 1962 e dopo circa un anno di permanenza in Italia erano nuovamente partiti per il Congo, insieme con padre Remo Armoni, che fu trucidato dai rivoltosi il 23 novembre a Paulis. Si erano suddivisi in due gruppi, l'uno aveva preso cu ra della stazione missionaria di Rungu, l'altro di quella di Ndedit. Tre giorni fa, alla casa dei Comboniani di Verona, è giunta una lettera di padre Armoni spedita nel luglio scorso, quando ancora la zona era tranquilla: egli informava t confratelli degli spostamenti di alcuni missionari e dava notizie serene. Poi è scoppiata la rivolta. Da allora, dei sacerdoti rimasti laggiù, si sono avute notizie sempre più frammentarie, infine vi è stato un lungo, angoscioso silenzio, fino a quando è giunto il breve annuncio della tragica morte dei tre religiosi. I loro confratelli non sanno nemmeno dove e come sono caduti. Presso la casa delle Pie Madri della Nigrizia, invece, è giunta una comunicazione confortante, quasi insperata: ' un altro telegramma pervenuto dal Belgio ha informato die le quattordici suore dell'istituto veronese die si trovavano ancora nella zona sotto il con trollo dei ribelli sono state con dotte in salvo a Léopoldville Ecco i loro nomi: Luciana IZorzan, di Villafranoa Vero mese. Cecilia Casiroli, di Mila [no, Giovanna Righi di San¬ t'Agata Bolognese, Gioconda Ganassin, di Laghi di Cittadella (Vicenza), Rosa Camilla Franzcse, di Cancello ed Arnone (Caserta), tutte provenienti dalla stazione «tissionaria di Ngayu; Giovanna Previtali, di Capizzone (Bergamo), Sistina Maria Salvatore, di Troia (Foggia), Annamaria Pizzocchero, di Caravaggio (Bergamo), Martina Bellotti, di Rovato (Brescia), Giovanna Meloni, di Villasimius (Cagliari), reduci dalla missione di Maboma; Maria Agnese Serughetti, di Cotogno al Serio (Bergamo), Silvia Clerici, di Montebello Vicentino, Valentina Borgato, di Boara Pisani (Padova), Beniamina Pagani, di Umido Comasco, provenienti dalla stazione missionaria di Wamba. Le Madri di Verona attendono con trepidazione il loro ritorno {umfg Un gruppo di europei scampati alla strage di Wamba, nel Congo, arriva all'aeroporto di Léopoldville (Tel. A. P.)