Il giovane cadavere nell'Adda è stato ucciso du un anormale?

Il giovane cadavere nell'Adda è stato ucciso du un anormale? Ormai non vi sono dubbi: si traila di un delitto Il giovane cadavere nell'Adda è stato ucciso du un anormale? In questi ultimi tempi la vittima spacciava droga negli ambienti equivoci milanesi - Assassinato a colpi di sbarra in testa e poi gettato dal ponte sul greto del fiume - Fermate e successivamente rilasciate trenta persone ìdagni, Dal nostro corrispondente Lodi, lunedì mattina.. Giampiero Bernasconi, il giovane milanese dì vent.un anni, rinvenuto sfracellato sabato sul greto del fiume Adda all'all'altezza del ponte di Bisnate, è stato assassinato. Questa è la tesi emersa dopo la prima giornata di indagini compiute dai carabinieri di Lodi e dal nucleo esterno dei carabinieri di Milano e dalla Squadra Mobile, a seguito del rinvenimento del cadavere del giovane. Il corpo del poveretto era stato rinvenuto sabato mattina alle undici circa alla base del secondo pilone del ponte di Bisnate, dove il fiume Adda, parzialmente in secca, aveva formato una larga spianata di ghiaia. Il corpo del Bernasconi era stato gettato dall'alto del ponte. E' stata esclusa l'ipotesi del suicidio. Il Bernasconi è stato ucciso in un'altra località. L'assassino, avvolto il cadavere in tina coperta scozzese, l'ha trasportato con la propria auto fino al ponte dell'Adda, intendendo gettare il cadavere nel fiume, per farlo scomparire definitivamente. L'oscurità non ha permesso all'assassino di notare l'assenza dell'acqua sotto la seconda arcata, dove è andato a cadere il corpo ormai privo di vita. Dall'esame delle ferite riscontrate sul cadavere, si è propensi a ritenere che il giovane milanese sia stato ucciso con alcuni colpi vibrati con estrema violenza da una sbarra di ferro, che gli ha sfondato il capo. Il Bernasconi deve avere tentato di ripararsi con le mani, ma un tremendo fendente gli ha tranciato nettamente il dito mignolo destro. Chi può avere ucciso Giampiero Bernasconi? Questo l'interrogativo che si sono poste le autorità inquirenti, cercando di far luce sul tragico fatto di sangue. Innanzitutto è stata ricostruita la personalità del giovane, già noto alla questura di Milano. Giampiero Bernasconi, nato nel 1943 a Mariano Comense, aveva avuto una infanzia diffìcile. Aveva vissuto di stenti con la madre e, interrotti gli studi, aveva cercato inutilmente lavoro. Quindi si è lasciato prendere la mano da una compagnia di teppisti, dandosi al furto di auto e ai borseggi. Arrestato veniva condannato a due anni di reclusione. Durante la permanenza nel carcere minorile Beccaria di Milano, il Bernasconi era stato protagonista di un clamoroso tentativo di fuga: forzate le sbarre della finestra della sua stanzetta riusciva a raggiungere il muro esterno dell'istituto, ma nella caduta dall'altezza di undici metri si fratturava una gamba ed era nuovamente riacciuffato. Ricoverato successivamente in un istituto psichiatrico per una grave forma di epilessia, il giovane lo scorso anno era riconsegnato alla madre, Brunilde Bernasconi d'anni quarantasette, che nel frattempo era andata a convivere con un uomo in una pensione di via Washington 15, nel centro di Milano. La coabitazione si rivelava per Giampiero Bernasconi insostenìbile e, dopo alcune clamorose liti con l'amico della madre, si allontanava definitivamente dall'abitazione, ritornando a frequentare gli ambienti della malavita milanese, dedicandosi al contrabbando di sigarette, con frequenti viaggi a Genova. Non è escluso che il Bernasconi, allettato da facili guasi sia dedicato in quest'ultimo periodo al commercio della droga, spacciandola negli ambienti equivoci milanesi. In questo sottobosco della metropoli lombarda, il Bernasconi era conosciuto e ciò è testimoniato dal fermo di una trentina di anormali operato nella mattinata dalla squadra mobile. Nessun dato positivo è emerso però dalle deposizioni dei fermati, tutti rilasciati nella tarda serata dal dott. Jovine. Il procura tore della Repubblica di Lodi ha stabilito per stamane la perizia necroscopica del Bernasconi, per accertare se il poveretto sia stato ucciso dai tremendi colpi vibrati al capo, oppure se la morte può attribuirsi ad altre cause, forse a una crisi epilettica. 5- P- c. ? Giampiero Bernasconi

Luoghi citati: Genova, Lodi, Mariano Comense, Milano