Ampio colloquio fra Saragat o Rusk sui problemi dell'Alleanza atlantica di Loris Mannucci

Ampio colloquio fra Saragat o Rusk sui problemi dell'Alleanza atlantica Wj'ineontro ieri alPamhaseiata d'Italia a Parigi Ampio colloquio fra Saragat o Rusk sui problemi dell'Alleanza atlantica Il nostro ministro degli Esteri ba esposto al collega statunitense la posizione del governo ai Roma sulla forza atomica multilaterale - Il segretario di Stato americano si incontra oggi con il generale De Gallile, Pompidou e Couve de Murville - Domani la riunione plenaria dei quindici ministri della Nato, dopo una serie di conversazioni particolari cui si annette molta importanza Pari|rl, lunedi mattina. 'rimiti hxi mattina a Parigi per la riunione del Couitigli., ministeriale della Nato, chi- comprende i ministri degli Esteri dei quindici Paesi dall'Alleanza atlantica, l'on. Giuseppe Saragat ed il collega americano Dean Rusk si sono incontrati all'ambasciata d'Italia nel corso di un pranzo al quale hanno partecipato anche i principali coUaboratori dei due statisti. L'inoonrro, pranzo compreso, è durato più di due ore (con l'assistenza di un interprete, sebbene l'on. Saragat parli l'inglese) ed ha permesso un ampio scambio di vedute sui problemi che saranno esaminati collegialmente da domani in poi alla sede della Nato e cioè, in ordine d'importanza, le relazioni fra l'Est e l'Ovest, la situazione interna dell'Alleanza, la iiroposta britannica di forza nucleare Nato che dovrebbe essere preferita alla forza multilaterale atlantica proposta da Washington, le Questioni militari in pendenza, l'esplosione atomica cinese e i conflitti che mettono in pericolo la pace in vari punti del globo: Cipro, Indocina, Congo, Malaysia, eccetera. Si ritiene che il ministro degli Esteri britannico Patrie!: Gordon Walker esporrà ai suoi colleghi il progetto di forza nucleare atlantica che il premier Harold Wilson ha illustrato negli scorsi giorni al presidente americana Johnson, nelle conversazioni alla Casa Bianca, e che verrà presentato ufficialmente mercoledì alla Camera dei Comuni. Viceversa, il progetto di forza multilaterale atlantica suggerito da Washington (venticinque navi armate di missili Palaris e dotate di equipaggi misti) non figura all'ordine del giorno poiché la Naia non ne è stata ufficialmente informata: il progetto infatti dovrebbe essere realizzato fuori dell'Alleanza atlantica, data l'irriducibile ostilità della francia; ma è certo che se ne parlerà ugualmente, soprattutto nelle conversazioni particolari. Più ancora che la riunione plenaria del Consiglio, sono infatti gli incontri a due, a tre o a più membri della Alleanza che si annunciano molto importanti. Iu< quello di ieri fra Saragat e Rusk, il ministro italiano ita confermato al collega americano ia posizione del governo di Roma circa la forza multilaterale atlantica, ripetendo che essa dovrà comprendere il massimo possibile di Paesi, e dovrà essere controllata in forma collegiale; inoltre Saragat ha ribadito l'indispensabilità di una stretta interdipendenza fra i Paesi membri dell'Alleanza. Rusk ha informato U collega italiano sui recenti colloqui avuti alle Nazioni Unite con il sovietico Gromyko, dai quali ha tratto l'impressione che la linea politica di Mosca verso l'Occidente non subirà mutamenti sostanziali in conseguenza dèll'allon- tamamento di Kruscev. Né sembra modificato l'atteggiamento sovietico nei confronti del disarmo, in discussione a Ginevra. Circa il pagamento della quota sovietica all'Onu per il finanziamento delle < forze di pace * che sono intervenute nel Congo e altrove, Mosca accetterebbe di fare un gesto per rispettare la Carta delle Nazioni Unite, ed evitare un aggravamento del conflitto con Washington, che chiede la sua applicazione. Secondo il governo di Washington, il principio stabilito dall'articolo 19 della Carta dell'Onu deve essere rispettato. Tuttavia, una volta riaffermato questo principio, gli Stati Uniti sarebbero orientati verso una soluzione procedu¬ rale che possa riuscire soddisfacente per tutte le parti in causa, e che valga ad evitare grosse difficoltà per l'Onu. Un completo accordo su tutti i punti esaminati è stato sostanzialmente costatato fra Saraga* e Rusk, ed è probabile che una simile convergenza di pareri si verifichi anche nel colloquio che il ministro italiano ha in programma con il collega olandese Luns stamane alle 11. Più tardi Saragat si incontra con il ministro degli Esteri francese Couve de Murville, il quale ha organizzato un pranzo in suo onore al Quai d'Orsag. Il ministro italiano esporrà al suo interlocutore il i>iano trasmesso dalla Farnesina alla fine di novembre ai Paesi interessati, circa la realizzazione dell'unione politica europea. Saragat insisterà soprattutto sulla praticità e sulla semplicità del progetto italiano, che prevede incontri a livello dei governi e dei Capi di Stato — almeno una volta l'anno — per tre anni; tali incontri potrebbero consentire a tutti i governi partecipanti di discutere i singoli problemi politici per trovare, infine, una base comune per l'inizio delle trasformazioni strutturali che daranno corpo all'unità europea. Stasera il ministro Saragat, assieme ai collaboratori che ha portato con sé da Roma, Attilio Cattani, Mario Toscano, Roberto Gaia, Franco Malfatti e Staderini, si incontrerà con l'ambasciatore italiano presso la Nato, Adolfo Alessandrini, per una lunga riunione di lavoro, destinata a preparare il discorso che il ministro terrà domani manina e le discussioni chi seguiranno. L'attuale riunione del Consiglio ministeriale della Nato v la più importante fra quante se ne sono svolte da parecchi anni a questa parte. Molti si domandano quali sono le intenzioni del generale De Gaulle, e viene commentato con evidente preoccupazione il discorso pronunciato ieri a Dax dal socialista Guy Mollet il quale ha dichiarato che « entro tre anni la Francia abbandonerà il Patto atlantico ». Tale intenzione è stata smentita dal ministro Couve de Murville al collega canadese, che era ieri suo ospite al Quai d'Orsay, ma sta di fatto che la Francia ha assunto in seno all'Alleanza un atteggiamento considerato equivoco. Non si esclude del resto un tentativo, probabilmente da parte del Cumula, rivolto a provocare un miglioramento delle relazioni fra Parigi e Washington. Il segretario di Stato americano Dean Rusk, che dopo avere incontrato Saragat ha avuto ieri sera una lunga conversazione anche con ivlanlio Brusio, segretario generale della Nato, ha stamane un colloquio con il collega francese Couve de Murville, poi con U primo ministro Georges Pompidou e infine nel pomeriggio con il gen. De Gaulle. I portavoce ufficiosi dei presidente. continuano a dire che egli opporrà il veto a ogni progetto di for/.a atomica multilaterale che non tenga conto degli interessi francesi. Il ministro americano ripeterà al generale De Gaulle che gli Stati Uniti intendono sempre proteggere con il loro * scudo atomico» tutti i Paesi europei alleati, Francia compresa, conformemente agli accordi dell'Alleanza atlantica, e inviterà di nuovo il governo di Parigi a partecipare alla forza multilateru- I le, ma sembra dubbio che I allo slato attuale delle cose 1 un riavvicinamento sia possibile. L'eventualità di un incontro fra il presidente John son e il gen. De Gaulle, nonché la convocazione di un « vertice» occidentale comprendente la Francia, gli I Stati Uniti, la Gran Bretagna e la Germania vengono j ugualmente prese in considerazione da molti osservatori politici i quali ritengono che, forse, potranno essere esaminate all'Eliseo fra Rusk e il generale, ma si tratta soltanto di ipotesi. Di sicuro c'è soltanto che i ministri degli Affari esteri dei quattro Paesi indicati si riuniscono stasera al Quai d'Orsay per discutere sul problema tedesco. Per quanto riguarda in particolare i lavori collegiali del Consiglio ministeriale della Nato, si ritiene generalmente che si riparlerà della riforma di struttura desiderata da tutti e che gli Stati Uniti proporranno al Consiglio di riunirsi almeno quattro volte all'anno invece di due come avviene attualmente. |II ministro Saragat, che m- contrerà domani mattina il !collega britannico Gordon iWalker e parteciperà poi al- ila cena organizzata dal bel- ga Spani: per tutti i ministri Lrteli Esteri della Nato, ri- partirà per Roma mercoledì sera. Loris Mannucci ■UH lllllllllllllllllli!illlllllllllllllllllllllllll Il segretario di Stato Dean Rusk con l'on. Saragat nella sede dell'Ambasciata italiana a Parigi ove il ministro degli Esteri ha offerto al collega americano una eolazione (Telefoto a «Stampa Sera»)