Bimbo ucciso con un tridente dai fratello di 3 anni giocando

Bimbo ucciso con un tridente dai fratello di 3 anni giocando Agghiacciante tragedia in una frazione di Ci riè Bimbo ucciso con un tridente dai fratello di 3 anni giocando La vittima aveva cinque anni - Sì trovavano nei cortile di casa con un altro fratello - Il più piccolo ha sollevato l'attrezzo che poi gli è sfuggito dalle mani - L'arnese ha colpito alla tempia sinistra il congiunto - Inutile tentativo dei medici all'ospedale di Lanzo - Una punta ha fratturato il parietale provocando la fuoruscita di materia cerebrale Dal nostro corrispondente Ciriè, lunedì mattirva. Tragico gioco di bimbi a Ciriè: un piccolo di 5 anni è stato ucciso dal fratellino di S, che lo ha colpito al capo con. un tridente. La vittima è Bruno Massa figlio del signor Carlo, di 38 anni, custode della centrale elettrica del cotonificio di Robassomero. Carlo Massa vive in località Brando con la moglie Giuseppina Bigando di 29 anni, la vecchia madre ed i figlioletti Bruno, 5 anni. Renato, S, e Luigino 7 anni. L'uomo adoperava il tridente per ripulire una paratoia del canale che alimenta, la centrale dalle foglie secche e dai ramoscelli che si ammucchiano specie in questa stagione. Finita l'operazione il Massa nasconde sempre l'arnese sotto un il, osso ammasso di fogliame „el cortile della casa. Sabato pomeriggio, quando è accaduta la disgrazia, l'uomo si trovava al lavoro in centrale: la madre era in casa a preparare, la cena. I tre fratelli. Luigino, Bruno e Renato giocavano in cortile all'ultimo sole. Non vi sono pericoli attorno alla casa; il canale scorre abbastanza lontano, non passano strade di grande traffico. L'unico attrezzo pericoloso era il tridente, ma, come abbiamo detto, il signor Carlo Massa si preoccupava di tenerlo nascosto sotto il mucchio di fogliame. Non si sa come, ma sabato pomeriggio l'arnese viene scoperto dal piccolo Renato che riesce a estrarlo; è lungo un paio di metri e abbastanza pesante. Bruno e Luigino si fanno attorno al fratellino più piccolo che con grande sforzo ha già sollevato un po' il tridente. Luigino gli dice di posarlo. Renato con le braccia che tremano nello sforzo solleva ancora un po' l'attrezzo poi dì colpo lo lascia cadere. Bruno gli è troppo vicino. Una punta lo colpisce alla tempia sinistra e il piccolo, lanciando un grido, piomba a terra. Dalla ferita sgorga un flotto di sangue. Renato resta impietrito dal terrore, non sa che fare se non scoppiare a piangere. Luigino, il più alto dei tre, solleva tra le braccia il fratello ferito e si avvia verso casa invocando la madre. «Bruno sanguina — grida alla mamma — è ferito al capo ». La donna esce di corsa nel cortile, vede Bruno col volto sporco di sangue. Se lo porta al petto, lo chiama, ma Bruno non risponde; ha perso i sensi. Alle grida della donna accorre il padre Carlo Massa. Non c'è tempo da perdere: bisogna portare subito il piccolo all'ospedale. Viene rintracciata una macchina che a gran velocità raggiunge Lonzo. Il medico che visita Bruno si rende subito conto che il caso è disperato: la punta del tridente è penetrata in cavità, ha fratturato l'osso parietale provocando la fuoruscita di materia cerebrale. Viene tentato l'impossibile, ma le speranze di salvare il piccolo sono quasi nulle. In serata il bimbo viene riportato a casa dai genitori angosciati. Nella notte, alle tre, il povero Bruno cessa di vivere. I fratellini Luigi e Renato l:tlj MI lllt) !J lllllllllllllil] IIM1I II I! IIIM blUIM 111II non hanno più parlato dopo la disgrazia; stretti in un angolo della cucina hanno seguito con gli occhi sbarrati le fasi della tragedia attraverso gli sguardi disperati del babbo e della mamma. Ieri mattina Luigi e Renato sono stati allontanati dalla casa e ospitati dai nonni materni. Renato piange, dice che vuole ritornare a casa per vedere se Bruno sanguina ancora. Nel febbraio scorso i coniugi Massa erano già stati durametite colpiti dal destino perdendo un bimbo appena nato. I funerali del piccolo Bruno si svolgeranno oggi alle 16. g. C. Evita Peron sepolta a Roma? Madrid, lunedì mattina. Il giornale madrileno «Pueblo », organo dei sinducati spagnoli, scriveva ieri che la salma di Eva Peron, moglie dell'ex presidente argentino, deceduta a Buenos Aires il 27 luglio 1952, è sepolta in un piccolo cimitero presso Roma. Il giornale afferma che i resti imbalsamati di «Evita» lasciarono in gran segreto la sede della confederazione del lavoro argentina, il 15 novembre 1955, cioè poco prima della confisca dei locali da parte del governo provvisorio. Dopo essere rimasta tre giorni a bordo di un autocarro, nel pieno centro di Buenos Aires, la salma sarebbe rimasta alcuni anni in una cassa nella quale figurava conservato del materiale radiofonico. Il corpo di Eva Peron sarebbe stato successivamente trasportato in Europa a bordo di una nave, per corriere diplomatico, poi a Ginevra e, infine a Roma, dove avrebbe avuto finalmente sepoltura. Se saranno confermati, questi fatti porranno fine a un mistero che da alcuni anni appassiona l'opinione pubblica argentina. Sulla sorte riservo ta alla salma di Eva Peron circolano infatti molte versioni. La più, diffusa è che U corpo della moglie dell'ex presidente sarebbe stato cremato e le ceneri gettate nel Rio de La Piata. Torturata ed uccìsa una bimba negra in America NEW YORK, lunedi matt. Quattro cacciatori hanno trovato sabato il cadavere di Gladys Johnson, una bimba di sette anni, di razza negra, sparita una settimana fa da Topeka. Il cadaverino della bimba, sfigurato da percosse, giaceva in una piccola vallata, presso St. Mary's (Kansas), a una trentina di chilometri da Topeka. Il corpo della bimba, seminudo, presentava orribili ferite, inferte probabilmente con un corpo contundente. Il comandante della polizia della contea, Orville Channel, ha precisato che il cadavere presentava anche ustioni e contusioni: queste ultime fanno supporre che prima di essere uccisa la piccola abbia tentato di difendersi. La zona in cui il cadavere è stato trovato non è lontana dal punto in cui il presunto rapitore ha condotto mercoledì scorso la polizia nel corso di una vana ricerca di una traccia della vittima. La persona sospetta è Frederick Zimmer, un ferroviere di 43 anni arrestato domenica scorsa a Marysville, nel Kansas, e che ha già dei precedenti per molestie a minorenni. Bruno Massa e il fratellino Renato che ha provocato involontariamente la sua morte Carlo Massa, il padre