Schiacciato da una gru a dodici metri dal suolo

Schiacciato da una gru a dodici metri dal suolo Liberato dai pompieri dopo un'ora di manovre Schiacciato da una gru a dodici metri dal suolo Per più di un'ora è rimasto compresso fra un pilastro ed il carrello - Non sentiva dolore - Ha avuto una gamba stritolata: l'arto gli è stato amputato Un operaio è rimasto, per oltre un'ora, imprigionato dalla ruota di una gru aerea che, a dodici metri d'altezza, gli aveva schiacciato la gamba destra contro un pilastro di cemento. In bilico sulle scale « porta », i vigili del fuoco sono riusciti a liberarlo spostando a mano, facendo forza soltanto con leve, la gru che sosteneva un ingente quantitativo di materiale. Lo sventurato operalo è Giuseppe Morie!, 35 anni, abitante a Settimo, via Ariosto 47. E' sposato con Ena Mesi, 28 anni, ed ha tre figli: Gilberto e Giuliano, gemelli di 5 anni, e Mariano di tre mesi. Da due giorni era rientrato al lavoro presso le fonderie Ferrerò, via Paolo Veronese 324/30, dopo un'assenza di due settimane causala da un'influenza. E' ricoveralo all'ospedale San Vito dove è stato sottoposto ad un delicato intervento chirurgico nell'intento di salvargli la gamba. L'infortunio è stato ricostruito attraverso la testimonianza di un altro gruista, Santino Costa, 37 anni, da Varisella. via Torino 53. Erano le 13,15. Il Costa pilotava una gru aerea che sposta lingotti d'acciaio. La cabina è posta più in basso del piano di scorrimento che è sistemato a 12 metri d'altezza ed è costituito da due rotaie, larghe poco più di mezzo metro, che vanno da un pilastro all'altro, sulle quali corrono 1* grosse ruote che fanno muovere la gru. « Ho sentito un urlo terribile —. racconta —. Stocco la gru e mi sporgo a guardare verso l'alto: schiacciato contro un pilastro da una delle mie ruote c'era il povero Morici. Salgo anch'io sulle rotaie è chiamo il capoforno Antonio Volpato. Era impossibile liberarlo: ^beicmo chiamato un medico ed i vigili del fuoco ». La gamba del Morici era rimasta stritolata. I vigili hanno piazzato le scale « porta * e lentamente, con leve e paranchi, hanno cercato di tirare indietro la ruota e la cabina. Appoggiato alla rotaia c'era anche il medico, che ha. praticato al ferito tre iniezioni cardiotoniche. II Morici. in preda allo choc, continuava a ripetere: «Povera la. mia mano d<-'ra, è tutta graffiata...». Non si è mai reso conto di avere la gamba destra spappolata, né ha dato segni di sentire dolore. Alle 14.30. dopo più di un'ora, è stato liberato. L'hanno adagiato su una barella e calato lentamente al suolo con corde La polizia ritiene che l'incìdente sia avvenuto per una. disattenzione dello stesso Morici. Finito il turno, egli è uscito dalla cabina della gru ed è salito sul piano di scorrimento per raggiungere il pilastro dove è la scala che scende n terra. Cosi, attento a non cadere nel vuoto, non si è accorto che le ruote dell'altra gru gli venivano addosso. Giuseppe Morici, 35 anni

Persone citate: Antonio Volpato, Ena Mesi, Giuseppe Morici, Giuseppe Morie, Morici, Santino Costa

Luoghi citati: Varisella