Ladro arrestato a Como mentre sta per votare
Ladro arrestato a Como mentre sta per votare Ladro arrestato a Como mentre sta per votare In Calabria un elettore trova una bomba nella cabina - Fucilate contro l'auto d'un partito ad Avellino Nostro servizio particolare a a Roma, lunedì mattina. Le prime ventiquattro ore di votazioni sono trascorse nella massima tranquillità in tutta Italia. Il Ministero dell'Interno ha continuato a ricevere, durante la notte, decine di rapporti dalle prefetture del Nord e del Sud ed ovunque si segnalano più che discrete affluenze, ordine e calma. Il 100% dei votanti è stato raggiunto nel seggio più alto d'Italia — quello di Trepalle, a quota 2.200, paesino del comune dì Livigno presso Sondrio — ove tutti i 112 elettori hanno deposto la loro scheda nell'urna malgrado il freddo intenso (—5"). Incidenti ed episodi curiosi, tuttavia, sono stati segnalati a decine. Forse il più singolare è quello di Carbonate (Como) dove un ladro ricercato perché doveva scontare due anni e quattro mesi di carcere per furto è stato arrestato nel seggio elettorale prima ancora che deponesse la scheda nell'urna. Si tratta di Giovanni Lombardo di 31 anni, nativo di Castellammare del Golfo (Trapani). Il caso più preoccupante è stato invece quello avvenuto in provincia di Avellino, a Mento Irpino: un'auto noleggiata da un partito politico per trasportare elettori infermi ai seggi è stata fatta segno a quattro fucilate esplose da uno sconosciuto. Un colpo ha raggiunto il ventisettenne Alberto Cesare, che si trovava sulla vettura, ferendolo alla scapola destra. A Serrata — un paese a 85 chilometri da Reggio Calabria — un elettore, entrato nella cabina, vi ha trovato una bomba a mano tipo Breda che gli artificieri hanno riconosciuto in perfette condizioni. Incidenti rii lieve entità sono stati segnalati a San Mango sul Calore, a 30 chilometri da Avellino, durante una discussione politica sulla piazza del paese. A Sabaudia (Latina) si è presentata ieri a votare la signora Maria Lago vedova Marcon, di 103 anni, di origine veneta e da un trentennio residente nell'agro Pontino. Era accompagnata dal figlio Giovanni, di 83 anni. Ricevuta con grande premura dai componenti del seggio e dalle persone che si trovavano nella sezione, la signora Marcon. meravigliata, ha detto: « Occupatevi del mio figliolo, che ne ha più bisogno ». Giovanni Marcon. infatti, appariva veramente il più affaticato dei due. A Napoli, la sezione della de a Posillipo è stata messa a soqquadro da sconosciuti che, penetrati nottetempo nei locali, hanno forzato i cassetti dei mobili e hanno incendiato carte e pratiche. I teppisti, prima di fuggire, hanno imbrattato la bandiera della sezione con scritte dì « Abbasso lossdccsGvcSissCfisrgnpucdltdss la de » e « Viva il msi ». Le operazioni di voto sono state sospese quattro ore in un paesino del Cremonese, Castelverde: un elettore, entrato In cabina per votare, si era accorto che per un errore di stampa il nome del candidato Giuseppe Mazzurrini era di ventato Bruno Mazzurrini. Cinquanta chilometri di strada, parte a piedi e parte con gli sci, sono stati affrontati da una quarantina di operai per andare a votare: si tratta dei manovali impiegati in un cantiere edile al Passo dello Stelvio (a quota 2758) e che in sei ore di marcia sono scesi a Bormio ieri. Una strana sorpresa è toccata invece agli elettori di Cervarese Santa Croce (Padova): soltanto alla fine delle votazioni uno di loro si è accorto che, per un erro re del tutto fortuito, nei seggi elettorali del comune si erano distribuite (e quindi compilate) le schede elettorali di un altro paese, quello di Carceri. A Merlino, nell'alto Lodigiano, la cinquantenne Giulia Moratti ieri alle 17, mentre stava consegnando la scheda al presidente del seggio è stata colta da malore ed è spirata nelle braccia del carabiniere in servizio al seggio. a. d.
Persone citate: Alberto Cesare, Bruno Mazzurrini, Giovanni Lombardo, Giovanni Marcon, Giulia Moratti, Marcon, Maria Lago, Mento Irpino
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