Le elezioni nel Trentino-Alto Adige si sono svolte nel massimo ordine

Le elezioni nel Trentino-Alto Adige si sono svolte nel massimo ordine Nonostante la tallita impresa dici terroristi Le elezioni nel Trentino-Alto Adige si sono svolte nel massimo ordine Alte percentuali di votanti - Si dovevano eleggere i 52 membri del nuovo Consiglio regionale - Il tempo magnifico ha favorito l'afflusso alle urne anche nelle zone montane - Stamane lo spoglio delle schede Dal nostro corrispondente Bolzano, lunedì mattina. Nonostante la notizia del grave gesto dei dinamitardi altoatesini, fortunatamente andato a vuoto, la giornata elettorale si è svolta con ordine e senza allarmi in tutti i comuni della provincia di Bolzano, dove si votava (come nella provincia di Trento) per il rinnovo del Consiglio regionale. L'afflusso alle urne nelle prime ore della mattinata è stato limitato alla percentuale del 28,50 per cento. Alle 11 infatti avevano votato soltanto 69.249 iscritti nei seggi della provincia. A Bolzano la percentuale era a quell'ora del 23,49, a Bressanone del 27,32, a Merano del 23,19, a Brunico del 26,71, a Vipiteno del 49,36, a Laives del 21,97, mentre a Caldaro aveva votato il 31,22 per cento degli elettori, al Brennero il 25,07, a Ortisei 11 31,59, a Salorno il 26,92 e a Halles Venosta il 19,25. Sempre alle 11 la più alta percentuale dei votanti era stata rilevata nel comune di Avelengo, presso Merano (59,74), e la più bassa a San Felice (12,87). Alle 18,30 invece la percentuale totale era salita all'80,25 per cento. A tale ora infatti risultavano affluiti alle urne complessivamente 192.143 elettori, 48.202 a Bolzano (76,25), 15.866 a Merano (75,08), 4316 a Brunico (78,81); a Bressanone 7532 (83,41). Alle 18 la più alta percentuale delle affluenze era stata segnalata da Andriano (94,88), la più bassa da San Felice (51,98). Gli elettori della provincia di Bolzano dovevano eleggere 25 consiglieri provinciali quali, assieme ad altri 27 candidati che sono stati eletti nel Trentino, formeranno riuniti il Consiglio regionale. Il 62 per cento dei votanti è formato da cittadini di lingua tedesca, i quali nell'ambito della provincia di Bolzano sono complessivamente 232.717; il 34 per cento è formato da cittadini del gruppo linguistico italiano, che sono invece in totale 128.271, e il 3,4 per cento da ladini, la cui consistenza è stata accertata in 12.594 unità. In occasione delle elezioni regionali del '60 ai candidati del gruppo linguistico tedesco della lista della Siidtiroler Volksparteì furono attribuiti complessivamente 132.352 voti, pari al 63,86 per cento degli elettori iscrìtti, mentre ai candidati dei partiti di lingua italiana (de, psi, psdi, pli, pei, msi e pri) andò il rimanente 36,14 per cento. Nel corso della precedente legislatura la Volkspartei aveva quindici dei ventidue seggi disponibili nel '60 in provincia di Bolzano. Per le elezioni di quest'anno In seguito all'incremento naturale della popolazione, il numero dei consiglieri è aumentato dì tre unità. Diciassette seggi saranno quasi certamente attribuiti ai rappresentanti del gruppo linguistico tedesco (16 alla svp e uno alla lista di opposizione della Tiroler Heimat Partei). I rimanenti posti disponibili nel collegio di Bolzano saranno probabilmente così ripartiti: tre alla de, uno ai socialisti, uno ai socialdemocratici, uno ai comunisti e uno ai missini, come era avvenuto nel precedente quadriennio. Il partito liberale, che tino ad oggi a Bolzano non era stato rappresentato nel Consiglio regionale, aspira all'ottavo seggio disponibile per i partiti italia- ni, ma anche i socialisti, il itisi e la stessa de aspirano ad ottenere un seggio in più a scapito del pli. Le operazioni elettorali si son concluse ieri sera alle 22. A parte il gravissimo attentato perpetrato dai terroristi neonazisti non sono stati segnalati incidenti degni di nota. I risultati dello spoglio dei voti attribuiti ad ogni singola lista saranno noti questa sera. Il dott. Magnago, presidente della Volkspartei, depone la scheda nell'urna (Ti

Persone citate: Magnago