Le tariffe doganali nel Mec

Le tariffe doganali nel Mec Le tariffe doganali nel Mec ridotte del 70% in sette anni Oltre 2.120 miliardi di lire le nostre riserve valutarie Aumento di 106 miliardi in un mese Per i prodotti industriali scendono al 30 per cento del livello in vigore al 1° gennaio 1957 - Superate le scadenze previste dal trattato di Roma Respinto un piano per accelerare ulteriormente l'abolizione totale dei dazi Confermato per i bancari lo scatto della scala mobile (Nostro servizio particolare) Roma, 29 dicembre. (r. s.) Al 30 novembre 1964 — sulla base delle cifre definitive — le disponibilità ufficiali italiane in oro e in valute convertibili (riserve valutarie) — secondo un'informazione dell'AgcH^/o Economica Finanziaria — sono salite alla cifra di 2120 miliardi e 300 milioni di lire, contro 2014 miliardi 200 milioni di lire al 31 ottobre '64 (aumento di 106 miliardi in un mese) e 1956 miliardi 100 milioni al 30 novembre 1963 (aumento di 164 miliardi in un anno). La posizione netta dell'Italia verso l'estero in oro, valute convertibili e non convertibili e in lire al 31 ottobre 1964 era salita a lire 2026,5 miliardi contro lire 1912,7 miliardi ai 30 settembre 1964 e lire 1902.7 miliardi al 31 ottobre 1963 Aumento dell'I r'r circa per le retribuzioni dal ln gennaio '65 Roma, 29 dicembre, (g. f.) F." confermato, a partire dal 1" gennaio prossimo, l'aumenta di quasi l'l% delle retribuzioni dei novantanni:» lavoratori bancari. Tn base ai numeri indici rilevati dal comune di Milano per i mesi di ottobre e novembre 1964 ed elaborati secondo le vigenti norme contrattuali, la « scala mobile » fe scattata di due punti, corrispondenti esattamente allo 0,995":. (Nostro servizio particolare) ] Roma, 29 dicemhre. Il Consiglio dei ministri ha : approvato, com'è noto, uno schema rii decreto ohe prevede una riduzione del 10 per cento delle tariffe doganali per i prodotti industriali importati in Italia dal resto della Comunità economica europea a partire dal primo gennaio 1965. Il provvedimento mira a dare attuazione agl'impegni assunti col Trattato di Roma istitutivo del Mec; impegni che prevedevano per l'inizio del 1965 una nuova riduzione uniforme del 10 per cento sui dazi in vigore il lc gennaio 1957. Per la verità, avendo il Mercato Comune dato ottima prova sin dall'inizio, tutti i Paesi aderenti si trovarono presto d'accordo nel forzare le tappe del disarmo doganali?; acconsentirono perciò a due successive accelerazioni, ossia a due riduzioni prima delle scadenze previste: una all'inizio del 1961 e l'altra a metà del 1962. Col nuovo scatto, ci traveremo pertanto ad aver percorso il 70 per cento del cammino da compiere per giungere all'abolizione totale dei dazi interni della Comunità. E' un risultato di gran lunga superiore alle previsioni iniziali, ma del quale gli « eurocrati > di Bruxelles non sono del tutto soddisfatti, in considerazione dei ritardi e degli ostacoli che il processo di integrazione deve lamentare in altri campi, soprattutto in quello politico. La commissione esecutiva della Cee aveva proposto, alla ripresa autunnale, di forzare ulteriormente le tappe dell'unione doganale così da completarla con tre anni di anticipo rispetto al calendario originario. Esso proponeva infatti di abolire i dazi superstiti in tre tempi ravvicinati: 1) riduzione del 15 per cen to (anziché del 10) il 1° gennaio 1965; 2) nuova riduzione del 15 per cento (anziché del 10) il 1» gennaio 1966; 3) riduzione del 10 per cento restante il 1° gennaio 1967. Nello stesso piano, noto col nome — già di per sé significativo — di « Iniziativa 1964 >, rientravano altre proposte, ma meno ambiziose: l'unificazione dei prezzi dei cereali a partire dal 1" luglio 1966 e la completa soppressione dei dazi interni sui prodotti agricoli per la fine del 1967; l'integrale ap plicazione della tariffa esterna comune per il 1" gennaio 1966 la messa a punto di una legi Flazione doganale comunitaria e l'avvio di una politica mone taria comune; la riforma del fondo sociale e l'armonizzazione delle condizioni di vita e di lavoro nell'ambito del Meo. Era un piano troppo audace in un periodo di congiuntura sfavorevole per alcuni degli Stati membri (Italia, Francia e Olanda). E infatti, com'era prevedibile, si è arenato di fronte alle obiezioni dei governi dei Paesi in difficoltà, i quali già si preoccupavano per le possibili conseguenze della riduzione doganale in programma e non potevano veder troppo di buon occhio accelerazioni supplementari a scadenze così vicine. Ad ogni modo, anche nei limiti previsti del 10 per cento, la nuova riduzione comporta una più dura competizione di prezzi specie per i Paesi (come Francia e Italia) che nel 1957 applicavano tariffe generalmente assai più elevate della media comunitaria. Lc fappc del Merratfn Coinunc per i prodotftfi industrial! Tutte le riduzioni doganali hanno come base di rlferimento II ...M'sello dei dazi in vigore nei singoli Stati II 1" gennaio 1957 p ^ y p j Calendar™ j Calen<1ario i Totals J oripinarin | effcttivo | riduzioni 1 GENNAIO 1959 .... —10% —10% —10% 1 LUGLIO 1960 | —10% —10% —20% 1 GENNAIO 1961 . . . . j — —10% —30% 1 GENNAIO 1962 . . . . j —10% —10% —40% 1 LUGLIO 1962 — —10% —50% 1 LUGLIO 1963 —10% —10% —60% 1 GENNAIO 1965 .... —10% —10% —70% SI sono avute sinora due riduzioni prima delle scadenze prevlste: la prima all'inizio del 1961 e la seconda a meta del 1962. Nuovi accordi per il petrolio importato dal Medio Oriente (Nostro servizio particolare) Londra, 29 dicembre. (h.) Le lunghe trattative fra l'organizzazione dei Paesi esportatori di petrolio del Medio Oriente (O.p.e.c. - Orsa >ii2nf ioti Petrol Exporiing Countries) sono finalmente giunte a buon termine. I nuovi accordi importano un pagamento complessivo supplementare ùi 35- milioni di sterline (circa 60 miliardi di lire) per il 1964, che crescerà fino a 70 milioni di sterline per il 1966, in aggiunta all'importo delle redevances attualmente in vigore. Hanno accettato questa offerta delle Compagnie: il Kuwait, il Quatar, l'Iran, l'Arabia Saudita e la Libia. Non ha aderito, invece, l'Iraq il quale in questa come in molte altre questioni è vincolato all'Egitto: questo, pur non essendo membro dell'O.p.e.c, si considera interessato in tutte le questioni dei Paesi del Medio Oriente, ed è sempre stato contrario a trattare in via ami- uitiriiiiiiniiiiitriMiiitiiiiiiiiiitiiii iiiiiiiiiiiiiiiiiitiiiiiiiniiiiiiHtiiiiiiiiiiiiiiiiiMtiMi iiiiiiiiiiiiiititiiiiniiiiiiMiiiiiiiiu niniiitiiiiiii Secondo i dati dell'Istituto di statistica