Forte passivo dell'Italia con l'estero per i brevetti e le licenze scientifiche

Forte passivo dell'Italia con l'estero per i brevetti e le licenze scientifiche Una tttutistiea che è «ti gridi» d'alluniti* Forte passivo dell'Italia con l'estero per i brevetti e le licenze scientifiche L'inchiesta promossa dal ministro Arnaudi rivela che, durante il 1963, abbiamo speso 86 miliardi di lire « per diritti provenienti dalle ricerche di laboratorio », contro un incasso di 20 miliardi (Nostro servizio particolare) Roma, 28 dicembre. L'interscambio dell'Ito! in . rr brevetti, licenze, disegni, marcili ili fabbrica e relativa assistenza tecnica presenta per il 1963 un snido passivo di 66 miliardi 590 milioni di lire. Il totale degli esboi-si ammonta infatti a 86 miliardi ,951 milioni contro introiti per 20 miliardi 361 milioni. Lo Ita reso noto l'Ufficio italiano cambi, in seguito ad un'inchiesta promossa dal ministro per la. Ricerca scientifica, senatore Arnaudi, in vista della seconda conferenza, dei ministri per la scienza, elle avrà luogo per iniziativa dell'Oecc (Organizzazione per 10 sviluppo economico dell'Occidente) nel gennaio '65. 11 passivo riscontrato c attribuibile a tutti i settori merceologici, ma è particolarmente elevato nei campi per i Quali la ricerca scientifica costituisce un indispensabile elemento di sviluppo. Il passivo per le industrie farmaceutiche è di 5,55 miliardi; per le industrie chimiche ili 10,15 miliardi; per le industrie elettriche di 12,39 miliardi; per le industrie metalmeccaniche di 22,5.'i miliardi. Il saldo è passivo anche per le industrie per le quali lo sviluppo tecnologico non richiede forti investimenti: industria tessile, saldo passivo un miliardo e mezzo, industria alimentare, un miliardo e mezzo, industria cartària settecento milioni. Il grado di dipendenza dall'estero dell'industria italiana si può misurare anche dall'incidenza degli esborsi sul movimento totale: gli csborsi rappresentano il 90 per cento circa nel settore alimentare, nel settore farmaceutico, in quello tessile e in quello edile; circa l'SO per cento nel settore metalmeccanico, nel settore chimico, in quello elettrico e in quello minerario. Per quanto riguarda i singoli paesi il saldo italiano è generalmente passivo: con gli Stati Uniti d'America è I di •?.'/,-3 miliardi su un interscambio totale di 37,1 mi- j liardi: <;o?i l'Inghilterra è di H,2 miliardi su un interscambio totale di 10,5 miliardi; von la Svizzera è di 12 miliardi. Nell'ambito del Mercato Comune è di 4,3 miliardi su un interscambio complessivo di 13,S con la Francia; di s.S miliardi su un interscambio di 10,1 con 'ii Germania; di 506 milioni su un interscambio di 2,1 miliardi con il Belgio. In questi dati non si tiene, conto delle operazioni di partecipazione al capitale mediante cessioni di brevetti o licenze, caratteristiche di recenti accordi (ad esempio tra Montecatini e Shell, tra General Electric e Olivetti); e neppure di quelle operazioni commerciali che prevedono insieme con le forniture l'assistenza tecnica. Tali operazioni sono computate sotto altre, voci dall'Ufficio italiana cambi: altrimenti il passivo italiano salirebbe ancora. (Ansa).

Persone citate: Olivetti

Luoghi citati: Belgio, Francia, Germania, Inghilterra, Italia, Montecatini, Roma, Stati Uniti D'america, Svizzera