Il cassiere sottrasse 4 milioni alla banca e li perse al tavolo della roulette al Casino

Il cassiere sottrasse 4 milioni alla banca e li perse al tavolo della roulette al Casino Il cassiere sottrasse 4 milioni alla banca e li perse al tavolo della roulette al Casino Scoperto e licenziato - Ieri è incominciato il processo - L'imputato : « Ogni volta speravo di rifarmi per pagare i debiti» - Chiesti due anni dì carcere Piccolo di statura, bruno, tarchiato, Giuseppe Graziano, 25 anni, ex cassiere dell'Istituto S. Paolo, è comparso Ieri davanti alla II sezione del Tribunale (pres. Guillot, p. m. Marzachl, cane. Sacco) per rispondere di falso e di peculato. Si è appropriato di 4 milioni 272 mila lire e le ha perse al casinò di Saint Vincent. La sua lanuglia e venuta a do ha interrotto gli studi. Nel llllllllllllllllllllllllll il in li hi in Torino da Asti, nel 1940. A Giù-seppe è mancato presto l'aiuto del padre, ricoverato in una ca- sa di cura per malattie nervose, Frequentava 11 penultimo anno dell'Isiituto per ragionieri, quan- 1960, a vent'annl, veniva assunto in banca, al S. Paolo, come aiuto cassiere, e nel 1961 sposava una giovane di 19 anni, Elia Rendine, da S. Severo di Foggia. Un anno dopo è nata una bimba, Graziella. Affittava due stanze in corso Chieti; 22 mila lire di pigione. Il Graziano ne guadagnava 120 mila, più le gratifiche. • Ma avevo fatto debiti per metter su 1 casa — ha detto ieri ai giudici — e stentavamo a tirare avanti», Nel 1963 ottiene la qualifica di cassiere e gli viene affidato lo isportello delle cambiali all'agen'zia numero 16 del S. Paolo, in corso Orbassano. Ogni sera si trova con ia somma riscossa in pagamento delle cambiali, e con un mazzo di effetti non pagati che devono essere consegnati al notaio Barone perché li protesti. Si accorge che basta aumentare, l'importo di questi ultimi per poter intascare parte del denaro che ha in cassa Alla fine dello scorso aprile premette un 1 alla cifra di 500 mila lire, trasforma un 5 in 7 e preleva un milione e 200 mila lire. — Volevo — ha detto ai giu-dici — pagare 1 debiti contratti per metter su casa. Speravo di vincere al casinò: poi avrei restituito la somma. Invece ho perduto. Perciò, il giorno dopo ho prelevato dell'altro denaro: un milione e 400 mila lire. Ho perso anche quello. E due o tre giorni dopo, ho perso ancora un milione e 600 mila lire. — E i debiti, li ha pagati? — chiede il pubblico ministero. No. Anche dopo il licenziamento è tornato a S. Vincent. « Con i miei soldi », precisa, il magistrato osserva : « Ma se disponeva di somme per il gioco, perché non ha pagato i debiti? ». Come e stato scoperto? Lo nanno spiegato i testi Luigi Torazzo, ispettore del S. Paolo, e il direttore dell'agenzia Giovanni Cumani. I conti non tornavano più: dopo una sera persa a cercare di farli quadrare il Graziano non è venuto a lavorare. La madre ha dovuto Ipotecare i terreni paterni, a Frinco d'Asti, per risarcire la banca. Con que sta attenuante forse Giuseppe Graziano incontrerà la clemenza dei giudici: il pubblico ministero ha chiesto il minimo della pena, due anni. Stamane, |dopo l'arringa del difensore avv. JDalfiume, si avrà la sentenza.

Persone citate: Elia Rendine, Giovanni Cumani, Giuseppe Graziano, Luigi Torazzo, Sacco

Luoghi citati: Asti, Foggia, Frinco D'asti, Torino