Quindici banditi russi assaltano un tribunale e uccidono un agente per liberare un complice

Quindici banditi russi assaltano un tribunale e uccidono un agente per liberare un complice Drammatico episodio in una città dell'Unione Sovietica Quindici banditi russi assaltano un tribunale e uccidono un agente per liberare un complice I criminali, armati di coltello, irrompono nell'aula dove sta per concludersi il processo contro un assassino - Quattro poliziotti resistono fino all'arrivo dei rinforzi - Tutti gli assalitori arrestati (Dal nostro inviato speciale) Mosca, 26 dicembre. Di solito poco incline a rife rire fatti di cronaca nera, la stampa sovietica segnala oggi un vistoso episodio di criminalità svoltosi a. Sulupta, una città della Russia centrale: quindici banditi armati di coltello hanno fatto irruzione in un'aula del tribunale, nel tentativo di liberare un loro complice processato per omicidio. Una guardia, P. Rustamov, è stata uccisa a coltellate sotto gli occhi dei giudici e di decine di persone. Il fallito tentativo di liberazione del criminale si è avuto poco prima del verdetto, dopo diciotto giorni di udienza. I giudici erano appena rientrati dalla camera di consiglio quando i quindici banditi, ad 11 t r 11 ■ i « 111111 ì I i 11111111 i i ( r ; 1 i i r m111 f m n 111 e i ! t un segnale convenuto, irrompevano nell'emiciclo del tribunale, lanciandosi con i coltelli in mano verso i cinque poliziotti di guardia al dete- nuto L'imputato (che aveva ucciso un autista padre di sei figli sospetto di delazione a carico della banda) tentava di scavalcare il banco per raggiungere i liberatori. Fermato da una guardia, l'accusato veniva trascinato in una stanza attigua all'aula mentre si accendeva la mischia fra gli altri quattro poliziotti ed i banditi. Le guardie erano armate, ma dato che l'aula era gremita di gente non hanno potuto fare uso delle rivoltelle. Sono state cosi costrette ad affrontare i malviventi con i pugni e con colpi di lotta libera. La guardia Rustamov, che aveva impugnato la rivoltella senza per altro farne uso, è stata disarmata da un bandito che, afferrata l'arma, ha sparato un colpo: ferito alla testa, Rustamov è morto all'istante. La selvaggia lotta si è protratta per una decina di minuti, mentre il pubblico si precipitava fuori dell'aula tra scene di panico. Le quattro guardie sono riuscite a tener testa ai quindici banditi fino all'arrivo dei rinforzi. Sbarrate le por te del tribunale, i poliziotti so praggiunti hanno intimato la resa con i fucili mitragliatori spianati. I quindici malviventi sono stati così arrestati. L'imputato è stato ricondotto in prigione. m. c>

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