La sterlina all'interno e all'estero

La sterlina all'interno e all'estero La sterlina all'interno e all'estero è ancora solloposla a ioni pressioni Le vendite si spostano continuamente : in novembre erano più imponenti in Francia e in Germania ; le settimane scorse in Gran Bretagna ; nelle ultime 48 ore a New York e a Tokio - Grande attesa per i risultati di dicembre della bilancia commerciale (Dal nostro corrispondente) Ixindra, 23 dicembre. La lunga vacanza natalizia si a lire con un panorama finanziario non molto incoraggiante: la Bor>-n è nervosa, la sterlina <lr Ieri, la Banca d'Inghilterra — conferma il Times — doveva sostenere la sterlina con sostanziosi acquisti: e lo stesso sembra aver fatto 0.arii, seppure in misura piii modesta. In Borsa, si è avuto nelle ultime ventiauattro ore aualche piccolo progresso fra i titoli industriali ma i valori di Stato sono scesi quasi tutti. Se la caduta fosse proseguita, il rappresentante della Banca d'Inghilterra sarebbe intervenu to, come la settimana srorsa, per comprare i titoli venduti. La sterlina deve esseri sorretta non tanto nei rimi ! bi a pronti quanto in quelli a termine, segno Questo che gli operatori economici e finanziari non guardano ni futuro con molto ottimismo. 1, a situazione non <v così cri i tira come in novemhrr, nri giorni che precedettero In concessione a Londra del l'imponente credito ili tir miliardi di dollari, ma è nn coro fonte di inquietudini. Per due motivi soprattutto Ver sostenere la moneta, \n Banca d'Inghilterra devi; continuare ad attingere alle riserve auree e in dollari e avrebbe già intaccato il credito internazionale. In febbraio, cominceranno i negoziati prr il graduale rinnòvo del credito e. se la sterlina non avrà riacquistato vigore, aumenterà la pressione estera su Londra o per una svalutazione o prr una più energica deflazione interna. L'ubicazione geografica delle vendite muta di settimana in settimana, di giorno in giorno. In novembre la sfiducia nella sterlina fu più acuta sul continente europeo, soprattutto in Francia c in Germania, dove appunto si ebbero le flessioni più minacciose. In quel periodo. New York si mantenne calma. La scorsa settimana, diminuirono le vendite oltrr Manica ma. salirono quelle in Inghilterra, dove numerosi industriali e commercianti cominciarono a cedere sterline e a prenotare dolimi per i loro futuri impegni. Da tìiiaraniott'ore — segnalano gli esperti della ! Citu — si sono fermati gli : uomini d'affari britannici ma ; la sterlina £ tornata accula! re all'estero. E, questa volta, la pressione è forte non mulo in Europa quanto a l New York e a Tokio. Molto dipenderà adesso | do//e prossime statistiche i sulla bilancia commerciale. Qurllr il, novembre furono una delusione, con le importazioni superiori alle esportazioni prr ben 103 milioni di strrtinr. più che in ottobre. Il tolalr di dicembre dovrebbe finalmente indicare se la diastilo e controversa soprattassa del lo prr cento sugli acquisti dall'estero v veramente efficace. Come dice oggi il Times, < poche cifre sono state più disperatamente attese» di quelle sulla bilancia commerciali: di dicembre e grn- naw. m. ci. La zecca inglese riprende a coniare sovrane d'oro Londra, 2':, dicembre, (a. p.) Le sovrane d'oro, usate per l'ultima volta come moneta in Inghilterra nel 1925, verranno coniate di nuovo l'anno prossimo. La zecca reale, che ne ha dato notizia, non ha ancora deciso quante di queste monete verranno coniate. In alcuni ambienti si parla di 10.400.000 pezzi. Le sovrane contengono quasi un quarto di oncia di oro e il loro costo di produzione è di circa 59 scellini, ma sul mercato delle valute il loro prezzo è di circa 70 scellini. Pertanto il governo ne trarrà un profitto di circa 11 scelhn; a pezzo.