La studentessa tedesca si è uccisa per amore mentre la madre accorreva per riportarla a casa

La studentessa tedesca si è uccisa per amore mentre la madre accorreva per riportarla a casa La studentessa tedesca si è uccisa per amore mentre la madre accorreva per riportarla a casa La suicida, ventiduenne, studiava biologia all'Università di Padova: s'è sparata un colpo di pistola alla fronte - Era innamorata di un ufficiale aviatore italiano, padre di tre bimbi - Da due anni la coppia viveva insieme - La ragazza soffriva di crisi depressive perché non poteva sposare l'uomo amato Susanne Jahn, la ventidueè stata trovata morta in uaillllllllllllllllllllllllllllllllllliiiiiiiiiiiiiii!!!! uenne studentessa tedesca che un albergo di Brescia (Tel.) M!!,,,,!,]!!]!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! (Dal nostro corrispondente) Brescia, 23 dicembre. La studentessa tedesca Susunne Jahn, ventiduenne, nativa di Berlino, si è uccisa per amore mentre sua madre accorreva in Italia per ripor-tarla a casa. La ragazza si c sparata un colpo di pistola alla testa quando ha capito die non avrebbe mai potuto diventare la moglie dell'uomo die di tre figli. L'ipotesi del suicidio è quasi certa. La Jahn — una bellissima ragazza biondo-castana — era stata ritrovata morta, lunedì sera, nella sua camera d'una pensione di piazzale Cremona l), a Brescia: giaceva sul letto, priva di vestiti; accanto aveva una rivoltella. La studentessa era qui da un mese. Nei primi giorni aveva alloggiato in un albergo di lusso; poi s'era rifugiata in unii modesta pensione. La Jahn era venuta a Brescia per stare vicino al suo innamorato, un capitano dell'aeronautica italiana, sposato e padre di tre figli ma separato dalla moglie. Susanne Jahn aveva conosciuto l'ufficiale due anni fa a Rimini, mentre villeggiava con la madre. Poi era rimasta con lui anche se il suo sogno d'amore non iiresetitava via d'uscita. Sofferente di depressioni neuro psichiche — aggravate dalle vicende sentimentali — la ragazza era stata più volte visitata da specialisti e ultimamente anche a Brescia un neurologo aveva constatato la gravità delle condizioni della studentessa tanto da consigliare il ricorso a una casa di cura. Fino a quando Susanne Jahn era insieme all'ufficiale non insorgevano crisi, ed anzi ella amava, un giovane ufficiale pi- Iota italiano sposato e padrepareva avviarsi a guarigione, Ma il capitano ogni mattina !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! alle 8 doveva trovarsi in ser- |vizio e rientrata a ^Presciaisoltanto alle 18. In questo intervallo Susanne rimaneva sola e trascorreva tutto il tempo nella modesta cameretta \aeUa pensione di piazzale Cre- mona, nemmeno riscaldata; usciva brevemente ma poi subito rientrava in attesa dell'ufficiale. Non conosceva l'italiano, all'infuori di pochissime /rasi e quindi non poteva co\ municarè. La solitudine, i disagi, le crisi di nervi e infine l'annuncio die la madre (momentaneamente a Lugano con un'altra figlia) sarebbe giunta in questi giorni a riprenderla per riportarla a casa, hanno contribuito a spingere la ragazza al suicidio. Lunedi mattina Susanne Jahn trovava la rivoltella (una\ pistola americana < Worchester », calibro 22) nella valigia che l'ufficiale le aveva affidato per potersi cambiare d'abito quando rientrava dal servizio. Si presume die fossero circa le li e che la ragazza non si fosse ancora vestita (al momento del rinvenimento indossava soltanto un paio di calze di seta nere e un altro indumento intimo). Il perito settore ha accertato che la studentessa si è puntata la rivoltella alla fronte e ha lasciato partire un colpo: la contusione riscontrata al mento ò stata provocata dalla caduta dui letto. In quel momento, nella pensione, v'era soltanto la moglie di un impiegato postale via non ha avvertito nulla: la detonazione, con ogni probabilità, è stata coperta dal rumore proveniente da un'officina attigua all'alberghetto. La madre della Jahn — Use Osmann, cinquantenne — è giunta a Brescia stasera: ha detto che la figlia era studen tessa di biologia all'Università (li Padova ed ha Confermato l'incontro con il capitano a Rimìni due anni fa. Susanne se ne invaghì e quando l'ufficiale landa in Germania per un corso di istruzione si presentò alila fumigliu Jahn. La signora \Osmann Ita confermato lo sta■to depressivo della figlia: ha Idetto che Susanne non sapeva darsi pace di non potersi unire con l'uomo di cui si era inìnamorata. s. m. j (| I | ^ jl *" 1 * fa | ^ j|j gufo fjfjjl Olle 2I0V3M l *" 1 * fa 1^113110 (Iella tetta (Dui nostro corrispondente) Aosta, 23 dicembre. : Tjna radazza di 25 anni si jè presentata al commissariato di p. ,s. a Ivrea e ha denun- ciato di essere stata rapinata jda due giovani alla periferia .di Aosta la notte del 18 clicem |bre. La comunicazione è giun-ljta oggi alla polizia di Aosta e | la Squadra Mobile ha già coniIpluto dei fermi, benché gli in- .dizi forniti dalla giovane — Angela Cannarella. nata a Porto Paolo (Siracusa) e residente a Montalto Dora — siano scarsi. Secondo il racconto fatto dalla ragazza due giovani sui 30 anni, all'una di notte, l'avrebbero invitata a bordo della loro auto, mentre la Cannarella era ferma all'Arco di Augusto di Aosta. Salita sulla vettura, una «1500> beige, l'auto si sa rebbe diretta verso una strada solitaria della collina di Aosta. Al termine dell'incontro, con segnate alla donna seimila lire, i due si apprestavano ad accompagnarla nuovamente all'Arco di Augusto quando, cambiata idea, si dirigevano a tutta velocità verso la bassa valle. Giunti in un punto solitario della statale, i giovani, fattisi minacciosi, intimavano alla donna di consegnare la borsetta che, oltre ai documenti, conteneva 18 mila lire. Poi riaccompagnavano la Cannarella in città, intimandole di non sporgere denuncia. Soltanto ieri sera la ragazza, passatala paura, è ricorsa alla polizia, li confronto fra i fermati e la rapinata dovrebbe aver luogo domani ad Aosta. i. v. IIIIIIIIIIIIIIMIIIMIIIIIHIHIIIIHIIIIIIIIIIIIIIIinill