Gli assi elvetici dello sei si preparati in Australia

Gli assi elvetici dello sei si preparati in Australia Gli assi elvetici dello sei si preparati in Australia Dopo la «tournée» della scorsa estate sulle montagne australiane e della Nuova Zelanda, i discesisti svizzeri hanno ottenuto un successo nella prima gara europea li primo confronto internazionale eli sci — programmato sulle nevi rli Val d'Iscre — si è riciotto, secondo logica, ad un'appassionante lotta tra i francesi e gli svizzeri. Un francese. Banlieu, ha dominato nei due slalom, ina, nella gara di maggior prestigio, la discesa libera, il successo e toccato ad un elvetico, c toccato a quel Jos Minsch che proprio a Val d'Isère, due anni or sono, s'era imposto all'attenzione dei tecnici, come una delle più valide promesse dello sci mondiale. Un paio di stagioni sono bastate a tradurre la promessa in realtà e. del resto, l'intera compagine rossocrociata (con Favre, con Kaelin, con Bruggmann, con dovanoli) c apparsa in ottima forma, grazie in particolare, ad un grado di allenamento nettamente superiore a auello delle altre équipes. GZi svizzeri, quest'estate, hanno compiuto da luglio a settembre, una tournée in Australia ed in Nuova Zelanda e sono cos'i stati in grado di effettuare una eccellente preparazione sulla neve: gli elvetici, in altre parole, si sotio presentati ai concorsi inaugurali con centinaia di chilometri di discesa nelle gambe ed hanno potuto dimostrare, a suon di risultati, la bontà di un metodo rivoluzionario. Di solito, nei mesi estivi, gli sciatori riposavano. Adesso, invece, un'abitudine nuova li costringe al lavoro: l'attività in pratica non ha soste, il problema della perfezione di rendimento, di anno in anno, diventa più difficile da risolvere, specie per ch'i voglia almeno tentare di saiVare In sempre più stinta etichetta del dilettantismo. Il professionismo integrale bussa alle porte e, mentre Questi strani dilettanti si permettono il lusso di sciare per dodici mesi all'anno, i professionisti dichiarati — quelli che han fatto il saito di categoria — rft/dZicano il mare e si danno appuntamento per il HO e 31 grunaio in Austria a Scefelel, dove vennero disputate Ir olimpiadi di fondo. Finora hanno sempre gareggiato in America, adesso vengono in Europa, a disputare il loro campionato. Gli organizzati,ri assicurano d'aver a disposizione circa nove milioni di lire e promettono spettacolo grosso, con attori del calibro degli austriaci Pravda. Molkarer, Hinterseer, Gramahammer, Spiess ed Mas Leitner, del francese Durillard, dello statunitense Marolt, dello svizzero Staub. dei norvegese Erii:sen. iìu cosa nasce cosa, l'offensiva del professionismo accentuo il suo peso. Inutile, comunque, giocare ad indovinare il futuro. Meglio guardare al presente, che, per quanto più da vicino ci riguarda, mette in scena le nostre nazionali, formate dopo le gare di Sportinia. del Sestriere e di Selva. Nessuna sorpresa: della squadra maschile fanno parte cinque «anziani* di maglia azzurra — Senoner, De Nicolò, Ivo Mahlknecht, Mussner e Fili — insieme con due giovani — De Tas- sis e Valentini; mentre la Demetz, la Barbieri, la Cipolla, la Senoner e la Chevaliarci costituiscono la rappresentativa femminile. Per i «junioresv: Vachet, Clataud, Amistadi, De Filippi, Sibille e Stefani: per le < juniores»: Paola Franceschetti, Flaminia Ercolani, Nora Monticelli e Daniela Giolitto. Appuntamento a getmaio per i « concorsi » di maggior importanza Buone notizie, infine, dai i fondisti in Svezia. Hanno preso parte ad una «1S chilometri » ad Hammerdal e Nones ha condotto sino ad un chilometro dalla fine, drive è stato superato da Risberg. Nones ha mantenuto il secondo postò, davanti al favorito Persson. De Florian sesto, Manfroi nono. Il giovane Blanc si è imposto in una prova di 8 chilometri riservata ai « juniores >. Gigi Boccacini