L'aumento della produzione industriale si è ridotto allo 0,8 per cento sul '63

L'aumento della produzione industriale si è ridotto allo 0,8 per cento sul '63 L'aumento della produzione industriale si è ridotto allo 0,8 per cento sul '63 Alla fine di settembre era ancora dell'1,7% - Dati più cInvito alla fiducia del ministro Medici e del presidente d (Nostro servizio particolare) Roma, 19 dicembre. In ottobre, secondo dati ancora ufficiosi ma assai attendibili, l'indice della produzione industriale ha segnato una diminuzione del 5,6 per cento rispetto allo stesso mese dello scorso anno. Particolarmente grave il calo del ramo manifatturiero (—6,4 per cento), anche se non si deve dimenticare che l'ottobre 1963 fu mese di attività intensissima, tanto da far registrare come indice generale (eon base 1953100), il massimo assoluto di 269,4. Per effetto della flessione di ottobre, il margine di vantaggio in fatto di produzione industriale rispetto al 1963 si è ulteriormente ridotto: dall'1,7 per cento a fine settembre, l'incremento è sceso — per i primi dieci mesi — allo 0,8 per cento. Questi dati modificano in peggio anche le previsioni finali circa l'aumento del reddito nazionale. Sino a qualche mese fa si scontava per il 1964 un aumento del 3 per cento; pochi giorni or sono «Mondo economico > lo ridu- Indies della prndnei primi dieci m(Vnrlailonl percentimli rispctRami dl attlvlta I ceva al 2,7; ieri, all'assem blea annuale dell'Unione nazionale delle Camere di commercio, ring. Radice Fossati ha formulato una stima ancora più bassa: 2,5 per cento in luogo del 4,8 del 1963 e del 6,8 del 1962. Il calo sarebbe stato senz'altro maggiore senza la buona annata agricola, che ha consentito per molti raccolti (uva, grano, arance, frutta, foraggi, mandorle, tabacco) produzioni elevate, e In qualche caso addirittura eccezionali.. IIIIIIIIIIIIIIMIIIIIIIIIIIIIIIMIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII DOPO ALCUNE RIUNIONI INCERTE onfortanti sull'occupazione elle Camere di Commercio uzione industrials: mesi di quest'anno to nlln stcsso periodo del 11)63) Sett. Ott. j Oenn I 1864 1B84 ' Ott. '64 Meno sconfortanti di quanto si potesse temere sono stati invece 1 risultati di un'altra Inchiesta, sempre su scala provinciale, effettuata dall'Unioncamere. Tra maggio ed ottobre i licenziamenti delle industrie per contrazione di attività oscillerebbero fra le 15 e le 20 mila unità. Più esteso è stato il fenomeno delle riduzioni d'orario: avrebbe infatti interessato, in media, 200-220 mila lavoratori, ossia una cifra pari al 4-5 per cento del totale delle maestranze Industriali. « E' chiaro — ha affermato ring. Radice Fossati — che le aziende hanno fatto il possibile per mantenere al lavoro le proprie maestranze, anche in fase di produzione calante, valendosi pure degli strumenti di previdenza sociale, di cui opportunamente si dispone ». Il presidente dell'Unioncamere ha tuttavia concluso la sua relazione annuale con alcune note positive (bilancia dei pagamenti e aumento del risparmio) e con l'invito agli operatori economici ad avere nel futuro del nostro Paese almeno la stessa fiducia delle numerose aziende straniere che investono 1 loro capitali in Italia. Il ministro Medici, pur convenendo sulle difficoltà della crisi in corso («forse la più grave di questo dopoguerra »), ha ammonito gli imprenditori < a non attendersi tutto dal governo ». Ha poi invitato tutti gl'italiani ad uno « spontaneo contenimento di alcuni consumi per poter effettuare gli investimenti nella misura necessaria al rilancio delle attività economiche del Paese, premessa indispensabile anche per una efficace politica so¬ ciale ». ar. ba. Prezzi delle materie prime Più calmi i metalli sui mercati mondiali fXostro servizio particolare) Londra. 19 dicembre. Ramo — Prezzi cedenti a Londra con perdite di circa 100 sterline per tonnellata. Disponibile 417 sterline per tonnellata (71.824 lire al q.le); consegna a 3 mesi 379 sterline (63.557 lire al q.le). Stagno — Mercato nervoso e in ribasso. Disponibile 1312 sterline per tonnellata (225.990 lire al q.le); consegna a 3 mesi 1237 sterline (213.095 lire al q.le). Piombo e zinco — Salito a un nuovo massimo di 155 sterline per tonnellata (26.697 lire al q.le), il piombo si è poi leggermente indebolito per chiudere a 140 sterline per tonnellata (24.114 lire al q.le). Anche lo zinco ha finito la settimana su un tono più calmo. Chiusura: 121 sterline per tonnellata (21,841 lire al q.le). FALLI MENTI TORINO Longoni Ueltrudp, già comm. mobili, Vlnovo; scnt. 14 die; rurat. dr. Fontanelle; verif. 23 genn.; giud. dr. Fornelli. (lettolo Pietro, autotrasporti. Ulzio; 8ent. 14 die; curat. aw Dea Ambrola; verif. 26 genn. ; giud. dr. Fenogllo. Soc. azioni Kdilmec, v. Carmine 1, costruz. edili; aent. 16 dicembre; curat. dr. Stoppino; ver. 30 genn. ; giud. dr. Pregno. lllllIlllllllttlllllllllllllirtlllllllItllllllllllllIIIIIIB TURA -

Persone citate: Longoni, Pregno, Radice Fossati, Ramo

Luoghi citati: Italia, Londra, Roma, Torino