I ministri della Nato discutono i problemi della difesa comune di Sandro Volta

I ministri della Nato discutono i problemi della difesa comune X.A CONFERENZA. ATIm ANTICA A PARICI I ministri della Nato discutono i problemi della difesa comune McNamara illustra la poderosa forza nucleare degli Stali Uniti a servizio dell'Alleanza - Andreotti invila a non appesantire i singoli bilanci militari - Cordiale colloquio Rusk-De Gaulle - Saragat incontra Kreisky - Incidente franco-tedesco nel convegno inter-alleato sulla riunificazione della Germania (Dal nostro corrispondente) Parigi, 16 dicembre. L'avvenimento che ha dominato la seconda giornata atlantica di Parigi è stato il nuovo incontro fra il generale De Gaulle e il segretario di Stato americano Dean Rusk, preannunziato inaspettatamente ieri sera. Il loro primo incontro, durato un'ora e mezzo, era avvenuto nel pomeriggio di lunedì e il fatto che Rusk, prima di ripartire da Parigi, abbia chiesto di rivedere il Presidente della Repubblica, conferma che lunedì aveva avuto l'impressione che le divergenze fra i due governi non sono insormontabili. « Abbiamo avuto una conversazione molto interessante, che era il seguito di quella che avevamo già avuto due giorni fa — ha detto il segretario di Stato uscendo stasera dall'Eliseo dopo più di un'ora di colloquio — abbiamo esaminato oggi il problema della proliferazione delle armi atomiche alla luce della esplosione cinese, le questioni dell'Asia sud-orientale e dell'Africa. Sono stato molto contento di aver avuto col generale De Gaulle questa nuova conversazione ». Secondo informazioni provenienti dalla ambasciata americana, il generale De Gaulle, in quanto capo di una potenza nucleare, ha condiviso le preoccupazioni espressegli da Dean Rusk, secondo il quale il mondo attraversa una situazione critica a causa della disseminazione dell'armamento atomico. La stessa fonte ha specificato che l'atmosfera dell'incontro è stata amichevole; però nessuna decisione è stata presa, anche perché nessuno dei due interlocutori ha avanzato qualche proposta. L'eventualità d'un incontro fra il presidente Johnson e il generale De Gaulle non è stata trattata. Nel palazzo della Nato il Consiglio ministeriale atlantico, dopo avere discus so ieri i problemi politici dell'alleanza, ha affrontato stamane le questioni milita ri. Paradossalmente, però, i contrasti nucleari che ave vano dominato ieri, sia pu re in sordina, gli interventi dei ministri degli Esteri sono stati assenti dalle relazioni svolte oggi dai ministri della Difesa. Ciò ha sensibilmente attenuato l'interesse delle due sedute odierne, tanto che Le Monde scrive stasera : « Da fonte bene informata si apprende che nessun elemento nuovo è emerso durante tutte que ste esposizioni ». I ministri della Difesa si sono infatti limitati ad esporre il contributo dei ri spettivi Paesi all'alleanza, indicando la direzione in cui si augurano che siano ri volti gli impegni militari comuni. Robert McNamara, a nome degli Stati Uniti, ha fatto un'ampia elenca zione dei mezzi nucleari ter rificanti di cui dispone Wa shington al servizio dell'ai leanza, nell'evidente inten to di rassicurare i Paesi europei e di dissuaderli dal l'affrontare la costosa av ventura di forze atomiche nazionali. II ministro italiano della Difesa, Giulio Andreotti, ha proposto che il comitato di pianificazione, creato dal Consiglio ministeriale di Ottawa, venga incaricato di formulare proposte precise sulle forze che ogni Paese sarà in grado di armare. Andreotti ha insistito sulla convenienza di non appe santire i bilanci militari < degli armamenti dell'alleanza al di là di ciò che appare strettamente necessario. Fra gli incontri a due che sono continuati anche oggi ai margini delle riunioni atlantiche, merita par ticolare rilievo quello avvenuto nel pomeriggio fra Giuseppe Saragat e Krei sky. Il ministro degli Este ri austriaco era partito stamane in aereo da Vienna per partecipare a una riunione del Consiglio d'Europa, dato che il suo Paese non fa parte della Nato, ed ha approfittato dell'occasio ne per incontrarsi col mini stro degli Esteri italiano La conversazione si è svol ta sulla questione dell'Alto Adige: non se ne conoscono i termini precisi, però si sa che le due parti hanno ma nifestato la ferma intenzione di giungere al più presto ad una soluzione, cosicché 'incontro di oggi è servito far progredire positivamente lo spinoso problema. « Abbiamo esaminato i lavori degli esperti e constatato che un importante progresso è stato fatto », ha detto Saragat, ed ha aggiunto che tanto lui quanto Kreisky informeranno i rispettivi governi sull'incontro odierno, mentre nuovi contatti avverranno fra i due ministri. Dopo la conversazione con Kreisky, Saragat è ripartito stasera per l'Italia con Andreotti. Sembra, invece, che debba essere interpretato in senso nettamente negativo l'incontro fra i rappresentanti delle tre potenze che occuparono la Germania Oc cidentale dopo la disfatta (Stati Uniti, Gran Breta gna e Francia) e il rappre sentante di Bonn, per trattare i problemi della riunì ficazione tedesca: una delle quattro potenze rappreseli tate all'incontro ha rifiutato di associarsi alla redazione del comunicato, cosicché anche le altre vi hanno rinunciato. La potenza dissidente è la Francia, che ha giustificato il suo atteggiamento con la posizione as sunta dal ministro degli Esteri tedesco, il quale mentre erano ancora in corso le discussioni sui termini in cui doveva essere redatto il comunicato, ha reso pubbliche dichiarazioni che il Quai d'Orsay ha giudicato inopportune. Sandro Volta •i n 1111111111 ; i n i : 1111111 iiillliiiiiiiitiilillliiiiillii Il ministro Saragat intervistato ieri a Parigi dopo il colloquio con l'austriaco Kreisky (Tel. «Associated Press») Id