Ultimatum del governo spagnolo a Perón: rinunciare alla politica o lasciare il paese

Ultimatum del governo spagnolo a Perón: rinunciare alla politica o lasciare il paese Ultimatum del governo spagnolo a Perón: rinunciare alla politica o lasciare il paese L'ex dittatore argentino doquattro sono già partiti - U(Nostro servizio particolare) Madrid, 12 dicembre. Il governo spagnolo al ter- mine di una riunione dì gabi-^netto presieduta dal genera-\lissimo Franco ha posto un\ultimatum a Juan Perón: ces-\sare immediatamente qualsiasi attività politica o lasciare il paese entro un mese. Tutti i collaboratori di Perón impegnati in attività politica in Spagna hanno avuto tempo 72 ore per lasciare la Spagna. Ne ha dato l'annuncio il ministro delle Informazioni spagnolo Manuel Fraga Iribarn al termine della riunione del Consiglio dei ministri. Una lettera formale è stata inviata a Perón per notificargli la decisione e per richiedergli di rinunciare formalmente a qualsiasi attività politica o lasciare la Spagna con la sua famiglia * Noi non vo¬ gliamo fungere ulteriormente da guardiani di Perón » — ha]detto il ministro. Il ministro non ha precisatoi nomi dei collaboratori rfiPerón che devono lasciare Hpaese- entro 12 ore dalla no- tifica, ma fra questi vi .sono'IIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIMIIII IMI IIIIIIIIIIIMIIIIIII ovrà dare una "risposta scrit Un ministro di Franco dichiai cinque membri del cosiddet-1 to Comitato nazionale per il ritorno di Perón. Quattro di ^ss'> ieri> avevano raggiunto \Neu> York diretti ad Asuneión \nel Paraguay, la meta orìgi\™le del tentativo di Perón di tornare in Argentina. Non si conoscono per il momento le decisioni di Perón all'ultimatum del governo spagnolo. Tuttavia fonti peroniste hanno detto che egli intende mantenersi fedele ai suoi progetti originari di tornare in Argentina prima della fine dell'anno. Egli dovrà in questo caso lasciare la Spagna e trovare un altro rifugio. Ma dato che i paesi dell'America Latina hanno fatto chiaramente capire di non gradire la sua presenza, all's.v dittatore non rimangono che l'Egitto, l'Algeria e Cuba, paesi che l'avrebbero invitato a recarsi in qualsiasi momento ] La decisione e stata presa | dalla Spagna dopo una serie di', ìconsnltazioni con il governo ar-\ -gemino all'indonni ni del fallito! Uentativo di Perón di tornare! in Argentina. «Questa faccen-\'da ci ha già provocato troppi|IIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII nilllllllMIIIIMIII itta" - Tutti i suoi collaboratori ara: "Non vogliamo più esser1 fastidi. E' tempo che abbiano cotine > — ha soggiunto il mini stro. La decisione sarebbe stata presa col pieno appoggio di tutti i membri del Gabinetto Franco. L'ex presidente era stato accolto in Spagna nel gennaio 1960 proveniente da Panama. Da allora le autorità spagnole gli avevano prodigato tutte le cortesie possibili e assegnato persino una guardia permanente di polizia alla sua abitazione per evitare che potesse essere molestato. i Qualunque sia stata la nostra decisione, la Spagna e tutti gli spagnoli saranno sempre grati per l'aiuto economico che Perón ci ha dato quando negli anni 1946 e 1947 tutti gli altri paesi ci ignoravano» — ha commentato un alto funzionario. « Ma la Spagna mantiene eccellenti relazioni con | l'Argentina e non possiamo | permettere che il suo atteggia ', mento turbi queste relazioni». \ Dal suo ritorno da Rio de ! Janeiro, il 3 dicembre scorso. e! Perón r rimasto chiuso nel \suo appartamento in un lus|suoso albergo di Torremolinos IIIIIIIIIIIIIIIIIIIllllllllllllllllllllllllllllllllllllllMI postauAa LefigrSZnop«ltprmctfapdFd ri espulsi entro tre giorni: ere i guardiani di Perón" con una scorta permanente di polizia a sua protezione Perón dovrà dare una risposta scritta a/J'ultimatum delle autorità spagnole. a. p. Attentati dinamitardi peronisti a Buenos Aires: tre feriti gravi Le vittime sono la moglie e le figlie del deputato Luis Amura Buenos Aires, 12 dicembre. Nei centro di Buenos Aires e nei centri suburbani di San Martin e di Lomns de Zamora si sono svolte manifestazioni antigovernative organizzate da parte di gruppi di estremisti del partito « Justicialista » ( inesso fuori legge), creato dall'ex dittatore Perón. In tre diversi punti della città si sono verificati attentati dinamitardi. Due bombe hanno gravemente danneggiato il domicilio di due personalità politiche. Si tratta del deputato federale Eduardo Gutierrez, appartenente all'Unione popolare argentina capeggiata dall'ex-presidente. generale Fedro Eugenio Aramburu, e di Roberto Garofalo esponente del partito del presidente Illia, l'Unione civica radicale del popolo. In entrambi i casi, fortunatamente, non si sono avute vittime. La ter/.a bomba, invece, fatta scoppiare nel domicilio del deputato federale Luis Amara, pure del partito del generale Aramburu, ha causato tre feriti: la moglie e le due figlie di Amura, una delle due ragazze purtroppo, versa in gravi condizioni. Castro offre asilo politico all'ex dittatore argentino L'Avana, 12 dicembre Fidel Castro, nel corso di un ricevimento all'Avana, ha dichiarato all'agenzia francese Afp: « Se Juan Perón lo desidera, può venire a Cuba come ospite: del governo, come rifugiato polìtico o come turista ». (Ansa) IIIIIIIIIIIIIIIIIIIM III II II II IIIIIIIII IIIIIIIIIIIIIIII