Per una buona sre/Za Le difficili trattative

Per una buona sre/Za Le difficili trattative Per una buona sre/Za Le difficili trattative L'elezione del Presidente della Repubblica avviene questa volta in una condizione di spiriti notevolmente differente da quella delle precedenti elezioni: e la differenza rappresenta un peggioramento. Più disorientata e ansiosa è l'opinione pubblica; più agitato da preoccupazioni, dissensi, calcoli e combinazioni di partiti e di gruppi l'ambiente parlamentare. Nel partito più forte della maggioranza abbiamo una ripresa, a un tempo, di contrasti interni e di integralismo. Dal maggior partito di opposizione dilaga per le piazze e dentro la stessa aula parlamentare una ripresa di massimalismo, di marca cinese più che sovietica, che tenta di imporre con i tumulti e le bas se ingiurie la propria vo lontà di minoranza alla maggioranza e al governo, in politica estera e interna. Il pubblicista indipenden te, conscio dei doveri e dei limiti del proprio ufficio, deve astenersi ugualmente dal le preferenze partitiche e personali, e dalle prediche moralistiche destinate a ca dcro nel vuoto. Può. invece, e deve ricordare certe condizioni costituzionali e certi criteri politici di carattere pregiudiziale. Tanto più deve farlo quando constati, come adesso, una confusione di idee e uno sfrenamento di passioni superiori all'ordinario. Punto di partenza, in questa opera di chiarificazione, è il richiamo a un concetto esatto della natura e portata dell'atto costituzionale in preparazione. Non si tratta di formare un ministero, e neppure di approvare o respingere uno già in carica; tanto meno' si tratta di determinare un indirizzo di governo. Al presidente della Repubblica italiana si attaglia la massima formulata per la monarchia di Luigi Filippo: il re regna e non governa. Formula a torto derisa, da allora ad oggi, dai conservatori autoritari, quasiché significhi l'istituzione di un « re travicello », mentre invece indica esattamente il compito e il potere del capo di uno Stato democratico-parlamentare. Compito e potere importantissimi, indispensabili; ma non di direzione e azione politica, bensì di regolamento, controllo e all'occorrenza difesa, dello svolgimento della vita politica nazionale: facoltà altresì, e in taluni casi (.direi) obbligo, di consiglio privato al capo del governo, che può liberamente accettarlo o respingerlo. Quando, dunque, nella presente occasione si mettono in primo piano, per i calcoli e le preferenze, gli accordi e i contrasti, presunti effetti determinanti della scelta presidenziale sulla situazione politica odierna, si erra doppiamente: perché si cerca ciò che non si potrebbe avere dall'autorità presidenziale senza un'inflessione della Costituzione; e perché si tenta di ottenere un cambiamento politico-governativo per vie traverse, anziché con il dcfileretpzvcldrgtctsaigdgsimgncdbrdsddCttsmlegittimo e libero gioco dei!poteri costituzionali. La prima uosa da atten-l I* dere dal nuovo presidente è che egli dia il massimo af- fidamento di rimanere neHlimiti del proprio compito, | e altresì di sapere e volere esercitare integralmente, entro quei limiti, il compito stesso, senza, tendenze personalistiche proprie, senza debolezze o indulgenze verso quelle altrui. Non si intende sostenere con questo che la personalità politica del candidato debba considerarsi indifferente. E' perfettamente legittimo che l'elettore costituzionale ricerchi in esso — compatibilmente con le doti fondamentali ricordate sopra — una ragionevole affinità di concezione e di indirizzo. Ed è non solo legittimo, ma doveroso, quando è al governo una maggioranza parlamentare mista, che questa ricerchi la intesa su un candidato comune. Ma sarebbe errore grave, in questa ricerca, innalzare pregiudiziali prò o contro taluno dei partiti della coalizione governante. Occorre bensì impostar bene questa ricerca del carattere politico del candidato. Non è stata un'impostazione felice la richiesta di un presidente « laico » dopo due democristiani. Contrapporre a priori, entro la maggioranza di centro-sinistra, laici e confessionali, è un errore, giustamente rilevato da chi ha |! i aiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiitiiiiiiii detto che una delle ragioni d'essere del centro-sinistra Hè proprio il superamento di | questa antitesi. E' invece perfettamente ragionevole e corretto far presente l'opportunità dell'alternativa in termini di equilibrio fra le diverse forze politiche maggioritarie. Ove al candidato unico non si arrivi,, ne risulterà necessariamente una divisione in seno alla maggioranza medesima, e altresì un accesso, per questa ■ occasione, di forze estranee alla maggioranza medesima, a favore di una o altra candidatura. Cosa delicata e difficile, per cui tuttavia |è ancora possibile enuncia! re un criterio di « minor i male » : che la maggioranza occasionale vincitrice segni un arco politico di omogeneità tendenziale anziché risultare composta dalla combinazione di elementi estremi, congiunti in una opposizione puramente negativa. Concludiamo, tornando al punto di partenza. Quale che sia l'esito dell'elezione presidenziale, la maggioranza, di centro-sinistra ha in sé la possibilità di salvare e spingere innanzi l'operai sua solo che lo voglia dav- 'vero. Ma questa possibilità sarebbe assai rafforzata dal mantenimento dell'accordo anche per l'elezione presidenziale. Luigi Salvatorelli < iiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiifiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii>i (Dal nostro corrispondente) iRoma, 12 dicembre. \Le trattative per la designa-\zione di un candidato del cen-\tro-sinistra alla presidenza del-ìla Repubblica sono in Questi giorni fallite. Socialisti, social-\democratici e repubblicani han no proposto alla de di far convergere i voti della coalizione governativa sul nome dell'on. Saragat, facendo presente l'opportunità di un avvicendamento al vertice dello Stato fra i rappresentanti delle maggiori forze democratiche: dopo i due democristiani Gronchi e Segni sarebbe venuto il momento per l'elezione di un candidato non democristiano, per realizzare un più soddisfacente equilibrio politico nel Paese. A nome dei tre partiti alleati della de, l'on. La Malfa ha in particolare precisato che con ciò non si intenderebbe stabilire una contrapposizione tra i cattolici militanti e i cosiddetti laici, bensì affermare il principio di una rotazione nell'esercizio del potere e nell'assunzione delle massime responsabilità. A nome della de, il segretario politico on. Rumor ha obbiettato tuttavia che la de non può rinunciare alla funzione determinante che le spetta in virtù della maggioranza relativa dei voti che essa ottiene e che pertanto non può esimersi dal presentare un proprio candidato alla suprema magistratura. In via non ufficiale, i portavoce della de hanno anche fatto osservare che il penultimo presidente della Repubblica. Giovanni Granelli. non era •stato il candidato del i partit0x essendo riuscito eletto amale ad una coalizione di foi ' ze estranee, e che il dimissionario Antonio Segni, candida- to della de, non ha potuto eser- citare il suo mandato che peilo spazio di due soli anni. Mancato quindi l'accordo. iquattro partiti di governo si presenteranno divisi, ed j par- >iitiiiiiiiiiiiiiiitiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii>ii>iiiiifiiiiii* titi di opposizione tenteranno,sgal momento opportuno di tn-\cfìer'rlii nel uioco elettorale,ìpnuale sarà venuto a delinear- g"'' dopo l primi scrutini. Socia-'in H«*l. socialdemocratici e re- (oPuoolicani faranno convergcAtore, probabilmente fin dal prì- lamo scrutinio, i loro compie*- ipsìvi lift voti (93 socialisti, !{i hsocialdemocratici e 5 reputi- nblicani) sul nome dell'on. Sa-■■eragat, nella speranza che sui gtale indicazione possano sue-;cacessivamente confluire altre tuforze, o con la riserva di av- /aviare ulteriori trattative per buna seconla fase della vota-\sazione, Quando cioè saranno ri- usaltati più chiari gli orienta- mmenti degli altri settori del. rParlamento ed in particolareiLdella de. \gAtteggiamenti analoghi han-'.cno preso altri partiti. 1 comu-\ nisti (251 voti) nei primi tre' giri di scrutinio, per i quali è richiesta la maggioranza di due terzi (6.'/2 voti) si pronunceranno a favore del sen. Terracini, per un'affermazione di principio che sostanzialmente dovrà soddisfare all'esigenza di studiare le mosse e gli orientamenti altrui. I liberali, aflo stesso duplice scopo, daranno i loro 57 voti all'on. Gaetano Martino, ex ministro degli Esteri e presidente del pli. Impregiudicate, ma sostanzialmente meno rilevanti sono tuttora le posizioni del psiup (38. voti), del msi r$2) e dei monarchici' (10) E' facile, comunque, che i socialprolrtari voteranno nei primi tre giri per l'on. Lelio Basso ed i missini per l'on Angusto De Marsanich, mentre i monarchici deporrebbero scheda bianca. A partire dal quarto scrutinio, quando sarà sufficiente ( la. maggioranza assoluta dei, p^voti f483) ■ avranno corso fejC {operazioni d'intesa per la de-ju\terminazione delle convergen-jgze elettorali. Il nodo della que- \ astione è rappresentato ovvia- 'pmente dalla scelta che la doI lavrà fatto del proprio candì-1 pdato e soprattutto dalla mi- uaura in cui la scelta stessa .sa-[nrà. stata rispettata Per il tao- Mmento una designazione affi- ■ ciale non esiste. I gruppi par-1 dlamentar'! democristiani co- qminccrannn a votare lunedì o' martedì per il candidato dei «mpartito, che dovrà ottenere la} maggioranza assoluta nel cor-< xo di due successive votazio-1 ui, la prima di assaggio e la vseconda di conferma. Si prevede che nelle prime votazioni interne la corrente ili impegno democratico, comprendente i moro-dorotei, voterà per Leone: quella di centrismo popolare iter Sc'elha, quella di amici di nuove cronache srzaper Feinfam e one/Za di forze nuove isinda- calisti/ per Pastore Su que-Ista base, è da ritenere che Leone otterrà circa 190 votf.j90 Sceiba. 70 tanfani e .',0 Pa \stare. Sono, ovviamente, indi- cazioni di larga massima, trat-ìte. da un approssimativo np-;prezzamento - il solo possi-Lbi/e — delle forze parlamen-\tari pertinenti alle diverse cor-\renti democristiane: e d'altro canto non è detto neppure c7»e jla graduatoria dei voti corri-1sponda ad una effettiva pos-1 sibilila ili vittoria finale. La disciplina interna non è|il dato più certo nel partito democristiano e nulla perciò'impone che ì sostenitori di un candidato soccombente si risol- ! inno in modo automatico ndÌ(i ' ,sgradito agli altri partiti del \centro-sinistra (538 voti comìplessivi) o ricorso di uno dei gruppi alla pingue riserva dei 'ini voti comunisti, magari sco (oriti da un eventuale apporAto contemporaneo di voti dei la destra. Nella prima delle ipotesi, è Pastore che potreb he ottenere voti dal centro-si nistra, avendo i socialisti, so■■eia/democratici e repubblicani i già dichiarato che in nessun ;caso appoggeranno la candida tura di Leone o quella di Fan /ani. Nella seconda, è prevedi bile che verrebbe meno la stes\sa compattezza della de, e da unn frattura del partito di maggioranza potrebbe essere . rKsa' ,-nltr\ie anche la spregiu Licata manovra di uno dei suoi \gruppi. Ed è proprio questo '.che i comunisti attendono, \ /^„„„„' . ( IMIIIIIIIIIMIIIMII trilllllllllinillAlla CanteTaviani pdai comuIl governo, ha detto imento dei rapporti inLa polizia ha impedstato gli autori di (Nostro servizio particolare) Bilancio degli incidentiinno in modo automatico ndÌno,.ann« fermate, ti dimost ran- '■■ta Politica attuale. ( f) opo uap(i persone fermate. 6 dimostrali- ; l" politica attuale. « Occorrejvata dl due gjorni a Roma, il allinearsi a favore di quello che', ti (i so|j presentatisi agli ospe- ; perciò che il governo dia u na ; premJer congolese Moise Ciumami ottenuto la maggioranza Ljaij) e ''9 agenti e funzionari [direttiva precisa alle forze, del- jb£ 5 ripartito , oggi alle 14,30 relativa. < di ^m\\vla contusi Tra i ter-. l'ordine, operando poi per una da Fiumicino, con ie venti Si pensa invece che dopo (filmati 4 parlamentari « rmwie-|l°ro paziente rieducazione >. persone del seguito, diretto a primc votazioni i vari gruppi'd'Ultamente rilasciati». Nel cnma di tensione creato Monaco di Baviera. Si trat-cercheranno alleanze tra di loroì gu questo punto, di partico- da questa drammatica seduta, terrà tre giorni nella Germa o con altri partiti a sostegno de' \are delicatezza, era stata sca-|H ministro Taviani teneva la;nla Occidentale per incontrar- di veedì l osi|j i proprio leader rispettivo Si parla quindi di possibili intese tra funfaniani e scelbiani che potrebbero unirsi sul nome di » o Fanfani chiedendo a destra od sinistra della de un aiuto'che possa riuscire risolutivo. Analogamente, i sindaca'isti potrebbero chiedere i voti dei isocialisti, socialdemocratici erepubblicani a vantaggio di IPastore, mentre a favore 7iLeone potrebbero forse oon-vergere i voti det liberali. Anche al compimento di que a\sti ulteriori raggruppamenti la o] vittoria non sarebbe comunqn ì \ nelle mani di alcun candidato-'\ democristiano sicché la so/m i.ziom della battaglia si prò i spetta possibile solo ad una di - [queste condizioni: 0 stretta di- o ] sci pi Ina di tutta la eie attorno 10 un proprio candidato non ( IMIIIIIIIIIMIIIMII trilllllllllinilliril

Luoghi citati: Licata, Monaco Di Baviera, Roma