Scrittori e regime nella Cina comunista

Scrittori e regime nella Cina comunista Scrittori e regime nella Cina comunista Inaugurata da un classico della letteratura indiana <lcl IIIIV secolo d. C, la Jatakamala di Arya Sura, la collana « Scrittori d'Oriente » diretta da Giuseppe l'ucci, con la collaborazione dell'Istituto Italiano per il .Medio e Estremo Oriente, presenta ora un'antologia di Racconti Cinesi Contemporanei, a cura di Primcrose Giglicsi (Leonardo da Vinci editore, Bari): prova concreta d'impegno nei confronti d'un programma che vuole far conoscere gli scrittori più importanti dell'Asia, dall'Iran al Giappone, dalla antichità remota ai nostri giorni, con traduzioni condotte su testi originali. Diamo il benvenuto anche a questo volume, tanto diverso dal primo: in entrambi i casi vengono colmate lacune considerevoli, in un settore particolarmente povero della nostra cultura. Non sprovveduti di studiosi di civiltà orientali, in più di un campo, anzi, dotati di maestri insigni, a noi è mancato fino ad ora quel tipo di scrittore clic alla conoscenza profonda, filologicamente e storicamente ineccepibile d'una materia, unisce la capacità di convertire la dottrina in cultura viva, agevolmente assimilabile: un Richard Wilhelm, un Heinrich Zimmcr, un Arthur W'iley, tanto per rammentare alcuni tra i più geniali mediatori moderni. Il piano degli «Scrittori d'Oriente» fa sperare che l'iniziativa (alla quale s'accompagna, per un tratto, l'Enciclopédia di autori classici dell'editore Boringhieri) stabilisca finalmente una salda testa di ponte su un territorio ove non siamo mai riusciti a rimanere a lungo. Ma esaminiamo un poco da vicino l'antologia rammentata. * * Data d'inizio delia raccolta, che comprende diciotto racconti di sette autori, e il ini;, anno di fondazione della prima repubblica cinese; a tale evento si riporta l'origine della rivoluzione letteraria (dovuta soprattutto a Hu Shih e a Ch'èn Tu-hin, direttore della rivista Gioventù Nuova), oggi ancora in pieno svolgimento Gli autori scelti dalla compilatrice hanno collaborato non solo sul terreno culturale, ma su quello della lotta politica, al rinnovamento del loro paese, sino all'instaurazione, nel 1949, della Repubblica Popolare; tutti coprono o hanno coperto alte cariche nel partito o nell'associazione degli scrittori. La loro storia è parte di quella degli eventi che hanno sconvolto la Cina nell'ultimo mezzo secolo: l'abbattimento della dinastia Manciù, l'affrancamento dai vincoli coloniali, la liberazione dai giapponesi. l'eliminazione delle caste, il ripudio della religione tradizionale. Nel io2o il gruppo di Gioventù Nuova riesce a imporre l'uso della lingua parlata, volgare, nelle scuole, quindi nella stampa d'informazione. Il provvedimento ebbe un'importanza difficilmente valutabile nelle sue conseguenze sociali; spezzati gli argini d'una tradizione chiusa come poche altre, subito dopo le letterature d'Occidente invadono, con enormi quantità di traduzioni, il paese. Le associazioni culturali dibattono soprattutto problemi sociali e politici. La Società degli studi letterari (19:1) e il gruppo di Creazione (19:2), con a capo rispettivamente Mao Tun e Kuo Mo-10 (quest'ultimo, attuale presidente dell'Accademia delle Scienze), si fondono nel 1930 nella Lega degli Scrittori di Sinistra, che subordina esplicitamente l'opera letteraria all'azione politica, al combattimento. Lu Slum, il principale animatore di essa, dichiara l'obbligo, per lo scrittore, di schierarsi al fianco dei rivoluzionari, di concorrere alla liberazione del proletariato: la letteratura cinese si sarebbe potuta sviluppare soltanto dall'emancipazione della classe operaia. Si tratta, più o meno, delle istruzioni emanate da Mao Tsètung alla conferenza di Yenan. nel 1942: gli scrittori debbono rivolgersi agli operai, ai contadini, ai soldati, alla piccola borghesia. * * Nonostante tale unità d'intenti negli scrittori presentati, l'antologia offre risultati assai diversi gli uni dagli altri. La figura di gran lunga più notevole mi sembra essere quella di Lu Hsùn (1881-1036), già tradotto in italiano, una decina d'anni fa, da un testo inglese: forse c'è chi ricorda La vera storia di Ah Q Il Diario di un Pazzo. Abbandonati gli studi di medicina, Lu risiiti intraprese quelli di lettere, perché convinto d'un tratto che il male fisico non è il peggiore dei mali e che la letteratura può contribuire a cambiare lo spirito del suo popolo Attivissimo come polemista, saggista, traduttore, Lu Hsiin è noto all'estero soprattutto per tre raccolte di nicconti; i sette presentati dalla Gi¬ gldlrqpdnclstclzvvrqspv(t glicsi bastano a dare un'idea della eccellenza di un'arte che fonde, come rileva la traduttrice, l'antico racconto cinese con il racconto di tipo occidentale, quello di Ccchov in specie. Uno stacco considerevole separa Lu Hsùn da Kuo Aio-io e da Mao Tun, i due autori più noti della Cina comunista. I racconti di questi ultimi riflettono le condizioni della società cinese nel periodo 19:5-1940. L'intento dimostrativo, il carattere di Icnuncia appaiono espliciti, incile se i dosaggi sono accurati, le sfumature eseguite con finezza; descrizione, illustrazione prevalgono sulla rappresentazione a vantaggio, forse, del « realismo rivoluzionario », ma a scapito di quella verità interiore che anche sul terreno pratico resta la forza principale dell'uomo. Ancora rappresentanti dellavecchia guardia sono Lao Shè(autore, tra l'altro, di Ragazzotllll(II11IlllltlIIIIIIllllllllMIIIflllllllflllllIllllllll I aspetti meno vicini al nostro mojdo di considerare l'arte e la vita, \ Giorgio Zampa felice, un romanzo tradotto in tutte le lingue occidentali, italiano compreso) e Pa Chin, romanziere fecondissimo; con essi, secondo la compilatrice dell'antologia, la letteratura cinese abbandona per sempre la tradizione e si unisce alle letterature moderne d'Occidente. I saggi offerti della loro arte sono, in verità, modesti. Forse si poteva scegliere meglio; e allo stesso rilievo inducono i due racconti di Cha Shu-li e di Ala l'eng, chiamati a rappresentare ia letteratura della Cina popolare,' che la Giglicsi assicura « molto ricca». Qualunque sia. in ogni modo, il giudizio che può darsi sulle singole composizioni, il panorama disegnato, nuovo com'è per la maggior parte di noi, rimane interessante, degno di essere conosciuto anche negli I llllIllflllltllllllllllllllllllllIlltllllll1lllllllllllllltll

Luoghi citati: Ala, Asia, Bari, Cina, Estremo Oriente, Giappone, Iran