Che cosa leggono le donne francesi? di Sandro Volta

Che cosa leggono le donne francesi? Un'inchiesta presso i librai Che cosa leggono le donne francesi? La risposta è semplice: quello che leggono gli uomini - Ciò che caratterizza ancora, in parte, il pubblico femminile, è il desiderio di vivere nell'immaginazione avventure impossibili nella realtà (Dal nostro corrispondente) Parigi, 4 dicembre. Verrebbe fatto di pensare che le signore cui è affidata la scelta del Premio « Fémina » siano più attirate dalle opere degli scrittori che da quelle delle scrittrici. E' certo, infatti, che a nessuna delle donne che occupano un posto di primo piano nella letteratura francese contemporanea, da Simone de Beauvoir a Elsa Triolet, è stato attribuito il loro Premio; anche quest'anno, che avrebbero potuto premiare il libro di una donna, Violette Leduc, autrice di « La bàtarde » un libro cioè che si distacca nettamente da tutta la produzione editoriale dell' annata, hanno preferito l'opera di uno scrittore ses santenne, che pubblica ro manzi da trent'anni senza essere mai uscito da una dignitosa mediocrità. Bisogna dunque credere a quanto afferma qualche libraio parigino e, cioè, che il gusto delle lettrici è rivolto più alla letteratura maschile che a quella femminile ? Generalizzare è sempre arbitrario e, in ogni caso, le dame che compongono la giurìa del «Fémina » non fanno testo, essendo quasi tutte di età troppo avanzata e appartenendo a un ceto sociale troppo particolare perché il loro gusto possa esser considerato rappresentativo delle donne d'oggi. Troppe abitudini inveterate, troppi pregiudizi condizionano le loro scelte, le rendono estremamente irrilevanti come termine di paragone. La domanda: « Che cosa leggono le donne? », è forse la più imbarazzante che si possa rivolgere a un libraio. Quasi tutti cercano di cavarsela rispondendo : « Leggono gli stessi libri che leggono gli uomini». E' una risposta sbrigativa, ma, tutto sommato, è forse quella che si avvicina di più alla verità. Dai romanzi della Sèrie noire ai trattati di filosofia, ce n'è per tutti i gusti e per tutti i livelli intellettuali. E' chiaro infatti che, con le donne come con gli uomini, c'è un pubblico per i fumetti come per la « Critica della ragion pura ». Qualcuno accenna anche ad una certa preferenza femminile per le monografie illustrate di artisti moderni, ma è una tendenza molto indecisa che non viene confermata da altri librai. Molti invece si trovano stranamente d'accordo nell'affermare che le lettrici sono sensibilmente più numerose che i lettori per i libri erotici. E' un'affermazione che, sul momento, può lasciare alquanto perplessi, mentre ripensandoci si spiega facilmente. Le donne, in genere, sono infatti consumatrici di carta stampata più recenti degli uomini o, almeno, es se hanno avuto da più breve tempo accesso ad ogni genere di letture. Lettrici fino a pochi anni fa di romanzi ro sa, è comprensibile che prò vino ora una maggiore curiosità per libri che trattano argomenti che erano loro preclusi. Benché la società contemporanea ammetta ormai una libertà di linguaggio imperi sabile un tempo, un certo rcssnrdtitqnzudnspschatesncd e i . a a a i i i n ritegno esiste ancora nella conversazione femminile e si capisce dunque l'impressione che produce sulle donne la crudezza di quelle narrazioni, che lascia invece indifferenti gli uomini. La letteratura a sfondo sessuale, insomma, esercita sulle lettrici una forza d'urto e, quindi, un potere d'attrazione, da cui, nella maggioranza dei casi, sono immuni gli uomini, abituati a parlare di quegli argomenti in piena libertà. Anche qui, però, non bisogna generalizzare troppo per non arrivare a conclusioni sbagliate. E' chiaro che certe distinzioni non hanno più senso quando si arriva a un dato livello culturale. Uomini e donne che esercitano la stessa professione e si trovano ogni giorno di faccia alle stesse vicende della vita, hanno evidentemente le stesse reazioni verso i casi sollevati dalle opere letterarie. In termini più generali, anzi, sembra che si possa affermare senz'altro che tutte le donne che lavorano hanno, come lettrici, lo stesso comportamento che hanno, in quanto lettori, gli uomini addetti a un lavoro corrispondente. Alla domanda « che cosa leggono le donne ? », secondo l'opinione dei librai parigini che abbiamo interrogato, si può dunque rispondere soltanto restringendone il campo di indagine alle sole donne che non compio no lavori professionali, alle casalinghe, alle donne della borghesia più minuta. Entro questi limiti, le donne pos sono costituire veramente una categoria di lettrici a parte e va riferito a loro il rilievo che i libri audaci hanno prevalentemente un pubblico femminile. Vi contribuisce forse la tendenza alla liberazione da un'esistenza di costrizioni e di impulsi repressi; il bi sogno di vivere nell'immaginazione avventure impossibili nella realtà. Vi contri buisce la inadattabilità di donne che, inconsciamente, ritrovano soltanto nei film nei protagonisti dei romanzi scabrosi il personag gio che avrebbero voluto essere e che non saranno mai Sandro Volta

Persone citate: Elsa Triolet, Simone De Beauvoir, Violette Leduc

Luoghi citati: Parigi