La Corte ha disposto nuovi esami sul curaro Nigrisoli in carcere piange di commozione di Guido Guidi

La Corte ha disposto nuovi esami sul curaro Nigrisoli in carcere piange di commozione Entra in una nuova fase il processo al medico accusato di uxoricidio La Corte ha disposto nuovi esami sul curaro Nigrisoli in carcere piange di commozione I giudici, per dissipare ogni dubbio, hanno accolto le tesi della difesa dopo 90 minuti di camera di consiglio - I nuovi esperimenti saranno però fatti dal perito del Tribunale (prof. Niccolini) alla presenza dei giudici e degli esperti di parte che si trasferiranno tutti i giorni all'Istituto di farmacologia di Firenze • Il medico, che ha sempre sperato in una nuova prova tossicologica per dimostrare la sua innocenza, forse si presenterà in aula (Dal nostro inviato speciale) Bologna, 1 dicembre. Tutte le previsioni sono state rispettate. La Corte ha disposto un supplemento dell'indagine tossicologica perché siano compiute le prove che il perito d'ufficio aveva trascurato un anno or sono (quella gascromatograflca ad esempio) allorché giunse alla conclusione di avere trovato con assoluta certezza nei resti di Ombretta Galeffl una notevole quantità di sincurarina. Domani i giudici — e con loro il Pubblico Ministero, il cancelliere e gli avvocati — si trasferiranno a Firenze dove nell'Istituto di farmacologia della Università il perito d'ufficio prof. Pietro Niccolini inizierà i nuovi esperimenti che é e n i l i e e sono destinati a prolungarsi per dieci se non addirittura quindici giorni Quando oggi nel pomeriggio in carcere è stato avvertito quale decisione aveva preso la Corte, Carlo Nigrisoli si c com7nosso, ha pianto. Non era mai accaduto prima d'ora. Lesue speranze non sono andate deluse. Egli ha sempre soste- nuto che un nuovo esame tos- sicologico, impostato su meto-di più moderni, avrebbe forni-to chiaramente la prova della sua innocenza. I desideri do lui espressi in ogni occasione e fedelmente riportati alla Corte dai suoi difensori sono stati esauditi. Ma se questi controlli dovessero ugualmente accertare la presenza di curaro in quello hi i ninnili mi timi i i a o o a c a che rimane della sventurata signora Ombretta Galefflt L'obiezione è stata posta ai tre avvocati che assistono Carlo Nigrisoli. La risposta dell'avv. Perroux, dell'avv. Laudi, del prof. Delitala è stata molto esplicita: «Se si verificasse ejquesta eventualità noi insistee rem0 perché egli spieghi il - motivo per cui — hanno detto - _ si è trovato questo curaro -|e[| in base a queste sue spie-\gazioni organizzeremo la nuoa |va tesi difensiva >. o I iIa se per ipotesl: anche di e \ fronte a nuesti nu0vi risultati a o a o negativi. Carlo Nigrisoli si ostinasse a non fornire qualche chiarimento convincente, se si ostinasse, cioè, a non confessare? « In questo caso — /ialino spiegato i tre avvocati — i penserebbero altri ad assisterlo: noi non potremmo più farlo. Comunque si tratta di una ipotesi soltanto teorica ». / tre difensori, oggi, non lianno fatto nulla per nascon-\ dere la loro soddisfazione, i Abbiamo in fondo ottenuto quello che avevamo chiesto sin dal primo giorno del processo » hanno fatto notare. La eventualità che possa tra- Nspsccaschdmsspn«lctrcllcsappcizpi e l, e aa ta o on; tì » e e a cvaisi del curaro nei resti dcl-\cla moglie del medico bolognese] non sembra rientrare nelle lo- sro previsioni. .;L'ordinanza della Corte con ila quale si è disposto ti supplr-\ mento di indagine, i giudici1l'hanno presa dopo essersi resi] conto personalmente delle con-\ dizioni, sia pur soltanto apparenti, nelle quali si trovali»! quei 5 ce di urina della signo-\ ra Galeffl che Costituiscono] l'unico materiale valido su cui] il tossicologo può fare ojJWamenfo per procedere ai ?u<niij esperimenti. Sono andati questa maftin"! tutti in un'aula dell'Istituto <lì\ medicina legale bolognese, si .sono fatti portare la bottiglie! I „ fn sigillata in cut è raccolto i e\Uqum al Quale in fond0 è .,, gaia la sorte di Carlo Nig>> e, na r. ù à ial e ial a rne osoii, hanno incaricato un tecnico dell'Istituto di fotografarla, poi, tornati a Palazzo di Giustizia, si sono ritirati in eamera di consiglio ed hanno deciso, dopo avere discusso fra loro per novanta minuti circa. Non si sono affatto preoccupati che questa loro decisione li costringerà — come ha chiarito poi il presidente dottor De Gaetano — a continui spostamenti fra Bologna e Fircnse. Desiderano assistere tutti OS» esperimenti tecnici del Pr°f- dfsgsdatqdiotncdp«dd \ Niccolini che saranno numerosi e nient'affatto semplici. La Corte è partita da un presupposto per disporre questi nuovi esami: che le critiche mosse dal consulente tecnico della difesa, prof. Trabucchi, alla perizia d'ufficio non possono essere controllate se non con un esperimento. Infatti — hanno posto in rilievo i giudici nella loro ordinanza — manca qualsiasi letteratura specializzata sugli effetti delle sostanze ortocurariche e in particolare della sincurarina e non esiste in proposito alcuna « pratica esperienza salvo quella determinata dal processo in corso >. Dopo questa premessa, è stato stabilito di affidare al perito d'ufficio prof. Pietro Niccolini (e non ad altri tossicologi come invece aveva chiesto la difesa di Nigrisoli), la boccetta contenente l'urina della signora Galeffl perché proceda ad una nuova prova biologica prima di compiere l'indagine per accertare se si trovi anche una eventuale traccia di indio (che, secondo gli scienziati, è la spia rivelatrice della presenza di sostanze ortocu- cariche) e all'esperimento gas \cromatograflco ] Ju reaUài circa un anno Dr sono ancile u prof_ nìcc0hvì .;la compiuto la prona 6iolog(ca iMiiiiiiiiiiiiiiiiHlimmiiimillilimimimiiiiii\ n , n — — a e n e a n o a a a e di na u- ed ha ottenuto così un risultato positivo accertando la presenza del curaro. Sennonché il prof. Trabucchi ha osservato che un suo analogo esperimento compiuto però < non con il muscolo diaframmatico di una cavia usato dal perito d'ufficio, bensì con il retto di una rami molto più seìisibile, gli ha dato un risultato del tutto opposto. Per questo i giudici hanno stabilito che la prova sia ripetuta nelle medesime condizioni prospettate dal consulente tecnico della difesa. Ogni dubbio deve essere dissipato ». E così domani la Corte si trasferisce a Firenze. L'appun-\ lamento è per le 11 all'Istituto'' di farmacologia dell'Università. Un maresciallo dei carabinieri preleverà dall'Istituto di medi- \ cina legale di Bologna la boc-\ celta contenente il. liquido organico della sventurata signora Galeffl. e la consegnerà al prof. Niccolini perché possa procedere agli esperimenti. Si tratterà di esperimenti complessi ai quali, però, i giudici, come hanno spiegato nella loro ordinanza, intendono assistere anche se tutto si riduce a qualcosa destinato ad esaurirsi in pochi minuti ogni giorno. Domani, per esempio, la prima operazione sarà quella per procedere all'essiccamento del liquido che deve essere esaminato. Il prof. Niccolini introdurrà la sostanza nell'essiccatoio e prima di ventiquattro ore il procedimento non sarà tecnicamente completato. La Corte tornerà all'Istituto di farmacologia il giorno successivo per controllare quando il perito d'ufficio aprirà la macchina e preleverà il liquido per procedere alla sua soluzione in alcool. Per questa seconda operazione sarà necessario che trascorrano altre ventiquattro ore, ma i giudici allo scadere del termine si presenteranno nuovamente. Poi vorranno essere presenti quando il perito procederà alla prima prova cromatografica su carta per cui sono necessari almeno due giorni di preparazione e torneranno a Firenze in un secondo momento quando verrà compiuta la seconda prova cromatografica di controllo per cui si dovranno attendere altre quarantotto ore. Infine, esauriti questi esperimenti si passerà all'indagine per accertare se nei resti di Ombretta Galeffl vi siano tracce di jodio e per ultimo sì procederà alla prova gascromatograflca. Un programma che impegnerà tutti a lungo senza tenere conto che Carlo Nigrisoli dopo la decisione presa oggi dalla Corte ha un debito da saldare: presentarsi ai giudici in aula non appena sarà conclusa questa fase destinata alle nuove indagini tecniche e lasciarsi interrogare. Guido Guidi s r vì a iiiiiiiiiiiiiiiiliiiii inni niiiununn Il presidente, al centro, tra i periti ieri all'Istituto di medicina legale di Bologna (Telefoto «Associated Pres 0

Luoghi citati: Bologna, Fircnse, Firenze