La settimana in Borsa si è chiusa in perdita dell'1,60 per cento

La settimana in Borsa si è chiusa in perdita dell'1,60 per cento L'indice generale azionario è passalo da 63,02 a 62,02 La settimana in Borsa si è chiusa in perdita dell'1,60 per cento L'aumento dei depositi bancari e la diminuzione del rapporto tra impieghi e depositi conferma lo stato d'incertezza degli investitori nei confronti del mercato mobiliare - Così, dopo un'effimera ripresa lunedì, si sono accentuati la povertà d'affari e lo stillicidio delle vendite (Nostro servizio particolare) Milmio, 28 novembre. Il mercato mobiliare, dopo un inizio di settimana sostenuto, ha effettuato un brusco voltafaccia che ha portato ad un nuovo indebolimento generale. Le perdite complessive, dell'ordine dell'1,6%, sono state tanto più dolorose se si considerano gli attuali sacrificati livelli e soprattutto la mancanza di iniziative che impedisce delle valide prospettive a breve termine. Lunedì, mentre le votazioni per le amministrative erano ancora in corso, si è registrato, in un mercato discretamente attivo, uno spunto che ha portato ad una ripresa dell'1,6%. Evidentemente, nell'incertezza dei risultati elettorali, poche compere differenziali ed alcune ricoperture sono state sufficienti per consentire uno spostamento al rialzo sui principali valori che in breve si è allargato a quasi tutto il listino. Si è però trattato di un movimento psicologico e circoscritto e, subito dopo il responso delle urne, tutto è ritornato nel grigiore abi- ecrcsssallr tuale: pochissimi scambi a prezzi cedenti con qualche intervento non appena il lento sgretolarsi della quota e l'assoluta rigidità degli scambi minacciavano pericolose rotture. Non bisogna poi dimenticare la presenza di alcuni alleggerimenti tecnici in vista della materiale liquidazione dei saldi. Un altro elemento negativo può essere inoltre identificato con le difficoltà monetarie inglesi, il che frena eventuali nuovi acquisti della clientela straniera ed anzi la induce a prudenziali realizzi. Alla base dell'attuale difficile situazione sta come sempre l'assenza del risparmio. L'aumento dei depositi bancari e la diminuzione a 76,5 del rapporto impieghidepositi non sono infatti che una conferma indiretta dello stato di incertezza e di immobilismo generali. Venerdì l'ottava si è conclusa con tendenza ancora riflessiva e il solito stillicidio di vendite ha richiesto più di un intervento di sostegno. Il numero indice si ferma a 62,02 rispetto al 63,02 di 7 giorni fa. Per la cronaca nulla di particolare. Più pesanti del resto tcvcRsgdIri ili I 11 l'Iti M II 11111 ! Il 11 tlllll 1 !1 11 IM ITI II II 1111 MI tilt 11 tessili, immobiliari ed alcuni finanziari. Nel reddito fisso l'attività è sempre modesta a corsi abbastanza resistenti. Richiesti i Buoni del Tesoro per temporanei impieghi di liquidità da parte di diversi istituti di credito. Irregolari gli industriali. r. c. 111 >ll I! Il 11 il IS11 llltl I III 11 I 11 I i ] il 111M11 tll 11! Il I li 1 ti |]