Nella riunione di boxe al Palazzo dello Sport

Nella riunione di boxe al Palazzo dello Sport Nella riunione di boxe al Palazzo dello Sport Robinson contro Bottini stasera sul ring di Roma A quarantaquattro ane nei medi, il pugiall'entusiasmo - Nel {Nostro servizio particolare) Roma, 20 novembre. Il Palazzo dello Sport di Roma ospiterà domani sera una riunione pugilistica di grande richiamo. Non vi sono in palio no campionati del mondo né titoli europei: basta tuttavia il nome di uno dei nrotagonisti, Ray « Sugar > Robinson, per chiarire la portata del programma. Il qua rantaquattrenne ex campione del mondo, che da una settimana si trova in allenamento a Roma, incontrerà il romano, residente a Parigi, Fabio Bettini ed il match costituirà la rivincita di quello disputato circa un anno fa, in Francia, e conclusosi in parità. Un Benvenuti polemico terrà il secondo posto nel cartellone. Il campione d'Italia dei pesi medi dopo aver disertato la precedente manifestazione romana per un dissidio con gli organizzatori, torna a combattere affrontando il ventiduenne messicano Aristeo Chavarin. Benvenuti ha l'impegno morale di ottenere sul pugile d'oltre Atlantico una vittoria categorica, possibilmente prima del limite. Questo impegno gli viene dal fatto che quindici giorni fa, il suo rivale Mazzinghi ha conquistato il pubblico romano stroncando inesorabilmente ouell'Ortega che, di fronte a Benvenuti, era riuscito a perdere soltanto ai punti. Per riavere dalla sua parte i tifosi di Roma, Nino dovrà quindi cercar di mettere k. o. Chavarin: un avversario che, con un record comprendente tre sole sconfìtte ai punti, su venti incontri disputati, potrebbe essere più resistente del previsto. Anche i restanti tre combattimenti promettono molte emozioni. Campari affiderà alla sua indiscutibile potenza di pugno la possibilità di un rilancio intemazionale a spese dell'algerino Aissa Hashas; il giovane mediomassimo Vittorio Saraudi cercherà a sua volta di inserirsi fra i < grandi > della categoria in Italia incontrando quel Johnny Ha laflhi che ha già costituito un severo collaudo per Del Papa e. per Michelon. Infine il cam pione d'Italia dei superleggeri Piero Brandi rischierà il suo ancor fresco prestigio di fronte al brasiliano Luis Penteado: questi ha esordito in Italia il 16 ottobre a Bologna costringendo all'abbandono in tre riprese il pesarese Luzzi. Il programma: peni piuma: Angelo Cassandra (Nettuno) contro Alvaro Ambrosetti (Roma), in sei riprese. Pesi superleggeri: Piero Brandi (Arezzo) contro Luis Penteado (Brasile), in otto riprese. Pesi mediomassimi: Vittorio Saraudi (Civitavecchia) contro Johnny Halafihi (Tonga), in otto riprese. Pesi superleggeri: Giordano Campari (Pavia) contro Aissa Hashas (Parigi), in dieci ripr. Pesi medi: Nino Benvenuti (Trieste) contro Aristeo Chavarin (Messico), in dieci ripr. Pesi virili: Ray Robinson (New York) contro Fabio Bettini (Roma), in dieci riprese. La leggenda di «Sugar» Ray < Sugar * Robinson torna stasera a combattere in Italia tredici anni dopo il suo primo — ed unico — match sostenuto nel nostro paese. Aveva incontrato il belga Cyrille Delannoit, il 1" luglio 1951 a Torino, quando era ancora campione del mondo dei pesi medi, e lo aveva stroncato, con irrisoria facilità, in tre riprese Ora la situazione è diversa, Robinson non è più campione del mondo, ha raggiunto i quarantaquattro anni, cioè un'età in cui un pugile che non fosse un fenomeno come lui si sarebbe da tempo ritirato nell'ombra. Kppure Ray porta ancora in giro sui ring dell'Europa e del mondo le risorse di una classe che resiste al tempo. E' un « ex » che non si è ancora rassegnato a tornare fra le quinte, ma è ben diverso da quegli attori che, passata l'epoca d'oro della loro carriera, si riducono ad esibirsi nei teatri di provincia. Il pubblico accorre ancora a vedere Ray « Sugar » Robinson, perché Ray « Sugar > Robinson è un pugile da leggenda. Dapprima come peso welter, poi tra i medi, « Sugar » è stati) sei volte campione del mondo. Queste vittorie gli hanno consentito di realizzare guadagni immensi. Ray pensava al futuro (e ci ha pensato molto bene, dal momento che in America possiede una lavanderia, un ristorante, una catena di negozi di barbiere, una « boutique * di abbigliamento fem-l minile gestita dalla sua seconda moglie, ed altro ancora) mal spendeva moltissimo, con la liberalità di un re. Ed era infatti, in quel periodo, il «re» della boxe, la sua megalomania non dava fastidio perche sul ring « Sugar > dimostrava indiscutibilmente di essere il più bravo di tutti. Quando giunse per la prima volta in Europa, nel 1951, aveva al suo seguito una vera corte, come un autentico monarca: diciot nni, dopo aver vintile americano è an programma anche to persone, tra cui barbiere personale, segretario, cameriere, maestro di golf e persino un nano portafortuna. Dopo aver tentato nel '52 di conquistare anche il titolo dei mediomassimi — riportando, contro Joey Maxim, l'uni¬ e e r n d i ù L'eccezionale carriera di R Preftvntata « K to sei titoli mondiali nei pesi welters cora capace di trascinare gli sportivi e Benvenuti-Chavarin e Campari-Hashas ca sconfitta per k.o. della sua carriera — Robinson stette lontano dal ring per tre anni. Fece il ballerino, l'artista di varietà, il cantante alla moda (una sua canzone « Sto ancora tirando uno swing » è tuttora fra i dischi più venduti ay Robinson non è finita oinn fa prossim in America) ma poi decise di tornare alla boxe. Un po' per pagare gli arretrati delle tasse al fisco americano, molto perché la sua ambizione non gli consentiva di star-lontano da quello che era stato il suo regno. Combatte in Europa perché da noi il pubblico apprezza lo stile, l'eleganza del pugile più che la forza bruta. D'accordo vedendolo sul ring, ci si accorge che non è più quello di tredici anni fa, che i 44 anni pesano sulla agilità dei suoi muscoli. Ma il pubblico si accontenta di quello che l'ex-re del ring mette in mostra; colpi da manuale come nessuno al mondo sa portare, schivate di gran classe, una eleganza di movimenti ancora eccezionale. E' come un prezioso pezzo d'antiquariato, esposto all'ammirazione degli intenditori, ma sottoposto ad attente cure, perche non si guasti. Per questo gli ambienti pugilistici accettano con indulgenza quel che si dice di Robinson edizione 1964. Si dice che Ray pretenda, per ogni combattimento — sia pure senza arrivare a pretese sxtl verdetto — che l'avversario tenga conto della sua età, e non picchi troppo forte. Può esser vero, può anche essere soltanto una stupida malignità. Comunqtie questi sono riguardi che si possono anche usare ad un pugile da leggenda. G Pi Gianni Pignata Gli hockeisti azzurri pareggiano a Budapest: 2-2 Budapest, 26 novembre. Ungheria e Italia hanno pareggiato 2-2 (1-0, 1-1, 0-1) nell'incontro di ritorno valido per la qualificazione al torneo finale del campionato mondiale 1965 di hockey su ghiaccio. I magiari avevano vinto l'incontro di andata, giocato a Genova una settimana fa, per 3-2. a stagione di t