Bonn non ha ancora deciso sul prezzo dei cereali nel Mec

Bonn non ha ancora deciso sul prezzo dei cereali nel Mec Bonn non ha ancora deciso sul prezzo dei cereali nel Mec Il Consiglio dei ministri, dopo tre ore di dibattito, rinvia la seduta a lunedì - I contadini tedeschi accetterebbero un compromesso in cambio di forti sovvenzioni (Dal nostro corrispondente) Bonn, 24 novembre. Il governo tedesco ancora una volta non ha preso alcuna decisione sul prezzo dei cereali nel Mec, dal quale dipende parzialmente la futura collaborazione europea. Dopo tre ore di riunione, il Consiglio dei ministri ha rinviato ogni decisione a lunedi prossimo. Bonn si trova, per quanto riguarda il prezzo del cereali, di fronte a una scelta difficile: da una parte stanno il Trattato di Roma, il quale vuole che il prezzo dei cereali tedeschi venga abbassato a livello europeo, e 11 Piano Mansholt. che fissa tale prezzo in 425 marchi a tonnellata (un marco vale circa 155 lire) e vuole che Bonn prenda una decisio ne entro il 15 dicembre; dall'altra stanno 1 contadini, fedeli elettori del partito democristiano di Erhard, 1 quali si vedono rovinati se 11 prezzo dei cereali verrà ridotto nella misura prevista e minacciano misure antlgovernative. I contadini, per bocca del loro presidente Rehwinkel, hanno fatto sapere al governo che sono disposti ad un compromesso, cioè a ridurre il prezzo dei cereali da 475 a 440 marchi per tonnellata (non a 425 come richiesto dai «Sei»), in cambio però di facilitazioni fiscali e di sovvenzioni per l'agricoltura in misura di circa 170 miliardi di lire annue. Su questa offerta di compromesso si è discusso oggi, ma non è stato trovato un accordo. A Bonn ci si rende conto che una decisione è urgente perché la risposta deve essere data a Bruxelles per il 15 dicembre. Da questa risposta può dipendere il futuro del Mercato comune. t. s.

Luoghi citati: Bonn, Bruxelles, Roma