Ultimatum dei ribelli nel Congo "Fermatevi o uccidiamo gli ostaggi !,,

Ultimatum dei ribelli nel Congo "Fermatevi o uccidiamo gli ostaggi !,, Ultimatum dei ribelli nel Congo "Fermatevi o uccidiamo gli ostaggi !,, Le truppe di Ciombe a 200 Km da Stanleyville, roccaforte degli insorti - I paracadutisti belgi sono ancora nell'isola atlantica di Asuncion, a 3000 Km di distanza - Il console americano a Nairobi (che tratta con un emissario dei rivoltosi) chiede istruzioni urgenti a Washington a e i ¬ ; (Mostro servizio particolare) Léopoldville, 23 novembre. A nulla hanno approdato fino a questo momento i colloqui in corso a Nairobi tra l'ambasciatore americano, William Attwood, e il rappresentante dei ribelli congolesi, Thomas Kanza, sulla sorte dei mille bianchi circa che si trovano nelle mani degli insorti filocomunisti. Kanza ha solo assiaurato che il dott. Carlson è ancora in vita. Le richieste che i ribelli avevano avanzato fino ad oggi si limitavano a pretendere l'immediata cessazione degli aiuti americani a Ciombe. Ora essi chiedono anche che gli Stati Uniti impediscano l'avanzata dell'esercito regolare su Stanleyville. A questo punto l'ambasciatore americano ha sospeso i colloqui ed ha inviato un messaggio telegrafico a Washington. Si ritiene che le trattative inizieranno nuovamente non appena sarà giunta la risposta del governo americano. Il primo ministro del Kenya, Jomo Kenyatta, non avrebbe interferito in alcun modo nei colloqui odierni limitandosi ad ascoltare le proposte e le risposte dei due negoziatori. Kenyatta sarebbe, comunque, preoccupato per lo svolgersi degli avvenimenti; e un fatto indicativo di questo atteggiamento di Kenyatta è l'annuncio dato dal segretario generale dell'organizzazione per l'unità africana, della convocazione anticipata della speciale commissione per la riconciliazione del Congo. La riunione sarà presieduta da Kenyatta stesso che della Commissione è presidente. Il presidente della Repubblica popolare del Congo, Christophe Gbenye, ha trasmesso questa mattina, per radio, un messaggio urgente al suo inviato Thomas Kanza. In questo messaggio, Gbenye annuncia: < Ieri un aereo americano ha bombardato una piroga a 125 km da Stanleyville uccidendo alcuni «omini, una donna ed un bambino di due anni. I paracadutisti belgi sono arrivati a Bunia». Inoltre Gbenye ha aggiunto: € Il popolo congolese intende assumersi le proprie responsabilità. I paracadutisti possono investire Stanleyville per difendere i pochi belgi che vi abitano, ma la maggioranza degli abitanti dell'interno del Paese rimangono sempre in mano nostra e la loro sorte sarà condizionata dai massacri che i paracadutisti belgi compiranno nei confronti degli abitanti di Stanleyville. Vi ricordo che il rinvio accordato per l'esecuzione di Carlson finisce oggi. Aspettiamo i primi risultati dei negoziati entro s>, ore*. Da fonte attendibile si apprende che i paracadutisti beli sono sempre nell'isola di Ascensione, nell'Atlantico. Ma il loro intervento a Stanleyville, con il passare del tempo, appare sempre meno ipotetico. Frattanto continua l'avanzata delle truppe dell'esercito governativo. Una colonna, della quale fanno parte anche mercenari bianchi, è giunta ormai a Lubuto. a circa 200 chilometri da Stanleyville. Le truppe di Ciombe non hanno praticamente incontrato resistenza da parte delle bande di Gbenye. Ora hanno dinanzi a sé 200 chilometri di strada asfaltata e percorribile dalle colonne autotrasportate in meno di quattro ore. Da un punto di vista puramente militare l'offensiva contro la capitale dei ribelli potrebbe essere iniziata entro le prossime 48 ore; a meno che le truppe non siano fermate all'ultimo istante da nuovi fatti politici. Nonostante l'avanzata dell'esercito a Léopoldville si continua a temere per la sorte degli ostaggi (63 americani, 600 belgi e 100 italiani). Secon do voci attendibili i prigionieri sarebbero stati trasferiti nella prigione di Oieo, sulla strada per Ojala, sulla riva sinistra del fiume Congo, mentre le colonne governative avanzano sulla riva destra. A tarda ora la radio controllata del governo di Ciombe ha annunciato che i ribelli di Stanleyville avrebbero deposto le armi in risposta all'appello lanciato ieri dal primo ministro congole.se. L'emittente ha anche dato la notizia che il ■t ministro della difesa > dei rivoltosi, Gaston Soumialot sarebbe fuggito. La notizia però, secondo i circoli diplomatici di Léopoldville, sembra sia stata diffusa allo scopo di fiaccare il morale degli insorti che volessero resistere nell' ultimo tratto che separa ancora i soldati di C:».mbe da Stanleyville. r. s. Kenyatta, premier del Kenya, e l'ambasciatore americano durante l'incontro per salvare gli ostaggi in mano ai ribelli congolesi (Telefoto «Associated Press»)