Per gelosia rovescia acqua bollente sull ' amante di 84 cani addormentato

Per gelosia rovescia acqua bollente sull ' amante di 84 cani addormentato L'episodio di notte in un paesino dell'alta Valchiuseffa Per gelosia rovescia acqua bollente sull ' amante di 84 cani addormentato I due, che convivono da 34 anni e hanno due figli, avevano avuto una violenta discussione - L'uomo ha riportato gravi ustioni ed è stato ricoverato con prognosi riservata - La donna, di 66 anni, aveva già altre volte dato segni di squilibrio mentale - Forse verrà internata in una clinica psichiatrica (Dal nostro inviato speciale) Ivrea, 20 novembre. Una donna di sessantasei anni, Domenica Noro, nativa e residente a Trausella in via Case Sparse n. 6, nell'alta Valchiusella, per gelosia ha tentato stanotte di uccidere il proprio amante, Antonio Boglino di ottantaQuattro anni, gettandogli addosso una pentola d'acqua bollente. L'episodio ò avvenuto verso l'ima e mezzo. I due anziani amanti, che erano a letto, hanno iniziato una violenta di scussione: la Noro, che già altre volte aveva dato segni di squilibrio mentale, ha cominciato ad insultare l'uomo circa le sue presunte infedeltà; il Boglino ha risposto energicamente facendo esasperare ancor più la donna che a un certo punto si è alzata ed è scesa in camicia da notte net- la cucina sottostante. Il Boglino non ha dato alcun peso all'episodio (del resto non era la prima volta che fra i due si accendevano violente discussioni), e ha ripreso a dormire. Da parte sua la donna giunta in cucina, ha acceso il fuoco, ha messo una grossa pentola d'acqua sulla fiamma e quando ha sentito che bolliva è salita di mtouo in camera e l'ha rovesciata addosso all'amante. Quindi è scesa tranquillamente in cucina senza preoccuparsi delle urla disperate del Boglino. Alcuni vicini hanno però udito le grida dell'ottuagenario e sono corsi ad avvisare Giacomo Noro, il maggiore dei due figli nati dalla relazione dei due, iniziata nel lontano 1929 e mai regolarizzata con il matrimonio. Giacomo, che ha trentaquattro anni (suo fratello Severino ne ha ventino ve) è intervenuto immediatamente, provvedendo ari avvisare il medico della condotta, dott. Ezio Petitti, residente a Vico Canavese. Il sanitario è subito accorso a visitare il ferito, che presentava ustioni di secondo e terzo grado al volto, al cuoio capelluto, al fianco, al braccio ed alla gamba destra e ne ha quindi ordinato l'immediato ricovero all'ospedale d' Ivrea, dove il Boglino ha ricevuto le cure del caso. Le sue condizioni stasera paiono leggermente migliorate ma, data la tarda età, i medici preferiscono 7io?i pronunciarsi, temendo il sopravvenire di complicazioni renali. L'episodio ha naturalmente destato grande scalpore nel paesetto, dove il Boglino, mal grado l'età si dedicava anco- ra al lavoro nei campi, provvedendo al mantenimento suo e della donna. La Noro, che da tempo soffre di arteriosclerosi e già altre volte ha dato segni di squilibrio mentale, c stata interrogata dai carabinieri. La donna ha detto che non era più disjìosta a sopportare le angherie dell'uomo e le stie illecite relazioni e che anzi, se egli fosse tornato a casa ancora vivo, avrebbe ripetuto il suo gesto. Il dott. Petitti ha provveduto a svolgere le pratiche per internare la poveretta in una clinica psichiatrica: con molta probabilità la donna domani, verrà trasferita a Torino. r. a.

Luoghi citati: Ivrea, Torino, Trausella, Vico Canavese