Colloqui nella notte a Ginevra per evitare la crisi dell'Efta

Colloqui nella notte a Ginevra per evitare la crisi dell'Efta Riuniti i Paesi della Zona di libero scambio Colloqui nella notte a Ginevra per evitare la crisi dell'Efta In due incontri a porte chiuse sono state respinte le giustificazioni di Londra per la sovrattassa del 15 per cento ■ I ministri si sono nuovamente incontrati in serata, per trovare una formula di compromesso (Dal nostro inviato speciale) Ginevra, 19 novembre. La crisi determinata in seno a.ì\'Efta (la Zona europea del libero scambio) dalla sovrattassa del 15 per cento imposta dal governo britannico sulle importazioni è molto grave. Lo dimostra il fatto che 1 ministri degli Esteri e del Commercio dei «Sette», convenuti oggi a Ginevra per la consueta conferenza autunnale, non si sono limitati a tenere due sedute segrete per la dtirata complessiva di quattro ore, ma nella speranza di elaborare in extremis una formula di compromesso hanno deciso di proseguire i colloqui durante la notte. Mentre telefoniamo i ministri degli Esteri e del Commercio della Zona di libero scambio (Gran Bretagna, Svizzera, Austria, Svezia, Danimarca, Norvegia e Portogallo), assistiti dai principali collaboratori, sono impegnati in una vivace discussione che si protrarrà in ogni caso oltre la mezzanotte. E* per il momento molto difficile, se non impossibile, fare delle previsioni sull'esito del convegno indetto nella città del Lemano. La delegazione britannica sembra decisa a rimanere ferma sulle proprie po sizioni, nel senso che non in tende accordare un trattamento privilegiato ai suoi soci dell' Efta. I rappresentanti dei Paesi scandinavi e dei rimanenti Stati dell'Aels .cercano a loro volta di far valere !e proprie ragioni, sottolineando che l'applicazione delle dure misure del governo londinese non solo è contraria allo spi rito dell'accordo di Stoccolma del 1960, ma rischia di preghi dieare in maniera gravissima le relazioni commerciali all'interno di questo organismo. Il fatto che l'Inghilterra, ac cettando un prestito di quat trocento milioni di dollari da parte del Fondo Monetario Intemazionale, si sia impegnata a non fare trattamenti discriminatori verso nessun Paese europeo ed extraeuropeo, la scia comunque ritenere che a Ginevra difficilmente i soci éeWEfta potranno strappare qualche concessione dalla Gran Bretagna. Passando alla cronaca dell'odierna giornata, diremo subito che nella riunione del mattino hanno parlato il ministro degli Esteri inglese Gordon Walker e il ministro del Commercio Douglas Jay, illustrando ampiamente i motivi che hanno indotto il governo britannico ad aumentare del 15 per cento i dazi doganali. Dopo avere tracciato un quadro dell'attuale situazione economica dell'Inghilterra, che come si sa accusa un grave deficit della bilancia dei pagamenti, i due rappresentanti del governo londinese hanno cercato di sdrammatizzare le preoccupazioni dei loro partner*. Walker ha tenuto a ricordate che le misure del governo di Wilson hanno un carattere temporaneo, per cui saranno abolite non appena l'economia inglese avrà superato l'attuale crisi. < Ci sono state rivolte molte accuse — ha detto Walker — ma esse non sono giustificate. Le affermazioni secondo cui le misure adottate dal governo di Londra avrebbero un carat tere protezionistico sono pri ve dì ogni fondamento ». Sia Gordon Walker che Dou glad Jay hanno fatto tuttavia capire che difficilmente l'Inghilterra può ritornare sulla sua decisione accordando un trattamento privilegiato ai Paesi delVEfta. L'Inghilterra sembra tuttavia disposta a fare un piccolo strappo alla re gola nel senso che dalle mi Bure verrebbero escluse quelle merci per le quali sono già stati firmati dei contratti. Nella seduta del pomeriggio hanno parlato i delegati degli altri Paesi deìl'Efta, prenden do energicamente posizione contro l'aumento dei dazi inglesi. Particolarmente violenti si sono mostrati i delegati dei tre Paesi scandinavi, sottolineando che le misure britanniche rischiano di compromettere le esijortazioni dei «Sette». In una conferenza stampa tenuta al termine della seduta pomeridiana il portavoce delì'Efta ha dichiarato che per il momento non pote\a fare indiscrezioni sulf andamento dei colloqui. Risulta conimi que che le spiegazioni date dalla Gran Bretagna sono state ritenute insudicienti a già stlficare sia il provvedimento, sia la mancata consultazione preventiva con gli altri mera bri dell'Associazione e che Questi insistono nel chiedere concessioni, atte a compen «are le ripercussioni negative della sovrattassa del 15 per cento. Nella giornata di domani si avrà un'altra seduta, al cui termine sarà diramato un comunicato ufficiale. 1. f. ministri inglesi Jay, a sinistra, e Walker ieri a Ginevra. Al centro il ministro svizzero Wahlen (Telefolo) i 11111 m i u i m i n r 11 m m i 111 m 11 r u 1111 m 11 r 11 m n i ■ i n i m i ii 11 r n i o 11111 m 1111 il i ■ 1111111111111 i m111111111111111

Persone citate: Douglas Jay, Gordon Walker