Mosca chiede agli Stati Uniti di incrementare gli scambi

Mosca chiede agli Stati Uniti di incrementare gli scambi Discorso del primo ministro Kossighin ai 92 uomini d'affari americani Mosca chiede agli Stati Uniti di incrementare gli scambi I russi vogliono comperare soprattutto impianti chimici ed elettronici - Propongono a Washington di togliere le attuali restrizioni sui materiali strategici e di concedere crediti a lunga scadenza (Dui nostro inviato speciale) Mosca, 19 novembre. L'Unione Sovietica ha chiesto agli Stati Uniti di eliminare le restrizioni al commercio fra i due Paesi. La richiesta è stata illustrata dal Primo ministro sovietico Kossighin al signor Donald Hornig, consiliare del presidente Johnson per le questioni scientifiche, in visita a Mosca. Il signor Hornig è ni,artito oggi per Washington con la promessa di esporrti ni presidente americano i desideri dell'Urss. I sovietici vogliono acquistare dagli Stati Uniti macchinari per l'industria chimica, impianti per le telecomunicazioni, calcolatori ed altri strumenta elettronici. I novantadue uomini di affari americani in visita nell'Urss con il consigliere di Johnson hanno potuto rendersi conto in questi giorni delle ne¬ cessità dell'industria sovietica. Per il commercio di queste attrezzature insorgono però delle difficoltà. In primo luogo i russi chiedono condizioni di pagamento che gli americani finora non sono stati disposti a concedere. Al pari di altri Paesi gli Stati Uniti si sono impegnati a non concedere crediti all'Urss ad una scadenza superiore ai cinque anni. I russi, invece, chiedono crediti a media ed a lunga scadenza. Da parte sovietica si è fatto rilevax'e che altri Paesi occidentali hanno già concesso all'Urss crediti a più lunga scadenza. La Gran Bretagna, per esempio, ha offerto un credito in dollari da estinguersi in iinindici anni. La Francia ha concluso di recente un accordo commerciale con un'apertura di credito di 336 milioni di dollari (200 miliardi di lire) per un periodo di sette anni. Un altro ostacolo ai commerci fra l'Urss e gli Stati Uniti è dato dallo scarso inte resse degli americani per le importazioni dall'Urss. Vi sono poi da parte degli Stati Uniti restrizioni alle esportazioni di materiali, quali appunto gli strumenti elettronici, che pos sono essere impiegati per scopi militari (il cosiddetto embargo sui materiali strategici). L'Urss, infine, non ha ancora aderito alla convenzione di Ginevra per la tutela dei brevetti. Le esportazioni americane verso l'Urss rappresentano appena il 2,5/0 dell'intero volume delle esportazioni occidentali nell'Urss che raggiunsero, sempre nello scorso anno, i cinque miliardi di dollari (3200 miliardi di lire). Sugli sviluppi futuri del commercio russo-americano si sono avute però previsioni piuttosto ottimistiche. m. c.

Persone citate: Donald Hornig, Hornig, Johnson, Kossighin