Le elezioni nel Trentino-Alto Adige portano lievi variazioni nei portiti

Le elezioni nel Trentino-Alto Adige portano lievi variazioni nei portiti 1 risultati ufficiali delle votazioni di domenica Le elezioni nel Trentino-Alto Adige portano lievi variazioni nei portiti La democrazia cristiana perde un seggio, ma conserva la maggioranza assoluta a Trento - I socialdemocratici migliorano rispetto alle precedenti amministrative e conservano press'a poco la percentuale delle «politiche» - I socialisti non risentono molto della scissione del psiup: questo non ha avuto neppure un seggio - I liberali migliorano ottenendo un seggio in più Regresso di comunisti e missini - Notevole affermazione delle liste locali - Sarà possibile una Giunta formata da de e Volkspartei (Nostro servizio particolare) Trento, IH novembre. Sono stati resi noti stasera i risultati ufficiali delle elezioni svoltesi domenica nel Trentino-Alto Adige per eleggere i consigli provinciali di Trento e di Bolzano, i (inali, uniti insieme, formeranno il consiglio regionale. Quest'anno i seggi complessivi ver l'intera regione autonoma erano 52 invece dei 1,8 precedenti, dato l'aumento della popolazione. Questi quattro seggi in più sono andati uno ciascuno alla Volkspartei, ai dissidenti della stessa Volkspartei, ai popolari-tirolesi di Trento e ai liberali. La de ha perso un seggio a favore della, lista dissidente «Alleanza Contadini », capeggiata dall'ottantacìnquenne Luigi Carbonari, esponente della, vecchia guardia democristiana e grande amico di De Gasperi. La ripartizione dei seggi nelle due province è la seguente (diamo tra parentesi quelli della precedente amministrazione): A TRENTO : la de 16 (17); i socialdemocratici 2 (2); i socialisti 3 (3), i popolari-tirolesi 2 (1), i comunisti 1 (1), i liberali 1 (1), i missini 1 (1), l'alleanza contadina 1 (01. A BOLZANO le democrazia cristiana 3 seggi (3), la. Volkspartei 16 (15); i dissidenti moderati della Volkspartei <Patria Tiralo »,i (0), i socialdemocratici 1 (1), i socialisti 1 (1), i liberali 1 (0), i missini 1 (1), i comunisti 1 (1). Come si vede dalla ripartizione dei seggi nelle due province, i motivi locali hanno prevalso, com'era logico, nelle preferenze degli elettori. 1 vantaggi, come seggi, sono andati alle liste regionali. I partiti nazionali, eccettuati il pli, sono rimasti fermi o in leggero regresso. Osservando le somme dei < 11111111111111111111111111 ■ 11 i 11 ì i • 111 i > m i m g 111 ! 1111 11111111111111111111111 i 11 n 111 ut 111 m ì 111111 voti e le percentuali, si può compiere un'analisi più particolareggiata e si possono fare alcune prime osservazioni. ■La democrazia cristiana, sottoposta agli attacchi delle- due estreme, dei dissidenti di Carbonari, dei liberali e degli alto atesini di lingua tedesca, ha subito perdite specialmente a m i m m i m i m i m 1111111 ti 1111111 ì 1111111111 m i m ■ 11 m m 11 ti Trento dove era sempre rimasta sopra il 60 per cento, mentre ora ha il 57,8. Dalvit, ex presidente della regione, ha avuto le maggiori preferenze. I socialdemocratici hanno migliorato notevolmente rispetto alle passate amministrative, conservando il forte incremento avuto nelle politiche del '63, n con oltre il 6 per cento dei voti validi nella regione; hanno migliorato più a Trento jhe a Bolzano. I repubblicani, che qui hanno poco seguito, sono sulle posizioni di prima. I socialisti, anch'essi sottoposti a violentissimi attacchi dal pei e, per la prima volta anche dal psiup, hanno retto abbastanza bene, conservando press'a poco le posizioni delle precedenti amministrative con l'S,2 per cento, ma in flessione rispetto alle elezioni politiche Hanno resistito meglio a Bolzano che non a Trento. Il psiup non ha raccolto un se guito considerevole: appena Vl,4 per cento dei voti nella regione e neppure un seggio I comunisti, che da anni lottano spregiudicatamente in questa zona dove sono acuti i problemi etnici, sono in note vole regresso rispetto alle politiche e press'a poco sulle po sizioni delle precedenti regionali: il !f,6 per cento dei voti validi. I liberali migliorano rispetto alle precedenti amministrative, conservano i voti delle « politiche» e guadagnano il secondo seggio, dì cui si dicevano sicuri. I missini sono in regresso. La Volkspartei che domina nell'Alto Adige, migliora le sue posizioni, nonostante l'affermaione del partito dei dissidenti moderati. Per la Volkspartei siederanno nel Consiglio regionale il presidente del partito dott. Magnago, che ha ottenuto un successo plebiscitario con 53.682- preferenze, mentre tutti gli altri esponenti del partito non hanno raggiunto la cifra di 16.000. Il dott. Magnago sarà affiancato da: Brugger (15.691 preferenze); Benedikter (v,.831); signorina Gebert (13.221,); Posch (con oltre 11.000 preferenze); Unterpertinger (10.927); Pupp (10.837); Spoglrr (10.61,8); Dalsass (10.67.i,l; Jenny 19.650 pre- ferenze); Steger (9.370); Fioreschy (9.300); Kapflnger (9.11,0); Bernhard (8.679); ed infine da uno dei vice-presidenti del partito, il dott. Volgger esponente radicale, che ha ottenuto soltanto 8.332 preferenze. I gruppi locali e precisamente, i popolari-tirolesi e l'< alleanza dei contadini-» a Trento, e la € Patria Tiralo » a Bolzano hanno raccolto una notevole messe di voti. Il movimento dei lavoratori (mdli), guidato da un ex socialdemocratico non ha avuto seguita. Per la formazione della Giunta, l'unica prospettiva è quella di un'alleanza tra democrazia cristiana e Volkspartei. Il centro-sinistra appare assai diffìcile da realizzare in quanto i quattro partiti della coalizione governativa dispongono solo di 6 seggi su 52. j., s. Regionali odierne Regionali 1960 Politiche '63 P A R TITI : "—— — .— voti % seggi voti % seggi voti % Msi 18.218 3,9 2 20.954 4,85 2 16.044 3,3 Alleanza del contadini * . 6.292 1,3 1 — — — — _ Popolari Tirolesi .... 13.645 2,9 2 9.008 2,32 1 _ _ Dissidenti Volkspartei . . 5.265 1,1 1 — — — — — Mdli ** 1.828 0,3 — — — — — — Totale 458.188 > 100,0 52 440.829 100,00 48 480.853 98,9"* * I contadini sono dissidenti democristiani di destra - ** Il Mdli è un movimento di dissidenti socialdemocratici di destra - *** Il rimanente 1,1 % era toccato a partiti minori ed ai monarchici che ora non si sono presentati