Sempre fermo agli scontri verbali il processo all'Istituto di Sanità di Gigi Ghirotti

Sempre fermo agli scontri verbali il processo all'Istituto di Sanità Dopo cinque udienze sì è ancora agli "incidenti 9» Sempre fermo agli scontri verbali il processo all'Istituto di Sanità Parla il P. M. e l'avv. Lia, difensore, lo interrompe - Il P. M. batte il pugno sul tavolo e grida: «Questo sistema deve finire» - Avv. Lia: «La prego di abbandonare il tono autoritario... » - Presidente: « Avvocato, le tolgo la parola » - Il tribunale concede ai difensori di vedere i documenti che la Procura aveva scartato tra i corpi di reato (Dal nostro invilito speciale) \nnina, 11 novembre. Violento scontro, stamane, nella quinta udienza del processo contro il prof. Domenico Marotta e i nove coimputati dell'Istituto di Sanità, tra un difensore e il pubblico ministero. Renato Ricciardi. Quando incominciò l'inchiesta sull'Istituto Superiore di Sanità, gli investigatori misero sossopra gli archivi, svuotarono i cassetti delle scrivanie e ogni scaffale. Ritornarono in Palazzo di Giustizia con molte cas se di documenti, che i magistrati della procura generale esaminarono poi con la dovuta attenzione. Una parte di questi documenti fu allegata agli atti e forma il materiale documentario del processo contro Marotta e gli altri. Un'altra parte (si tratta di al cune migliaia di fogli) venne accantonata nell'ufficio « corpi del reato», sotto sigillo: quei pacchi di carte hanno destato l'interesse dei difensori. In particolare l'avv. Oriani e l'avv. Addamiano, difensore del cassiere Adolfo Rossi, in tendono veder tra quelle pile di fogli se non vi siano le relazioni stese a suo tempo per l'erezione in ente morale di alcuni «centri di studio» che l'accusa oggi ritiene fossero null'altro che società di corno do, per coprire interessi privati e nient'affatto scientifici. Si chiede inoltre, dai difensori, qualche giorno di tempo per consultare una perizia d'ufficio depositata in cancelleria fuori dei termini e si propongono nuovi testimoni, destinati ad illuminare il Tribunale sui meriti del prof. Marotta e del prof. Giacomello. Nell'ultima udienza si propose anche un sopralluogo dei giudici all'istituto, perché si possano rendere conto delle grandi iniziative attuate dai due direttori e dai loro collaboratori. Il pubblico ministero, dott. Renato Ricciardi, s'alza per esprimere la sua opposizione globale alle proposte dei difensori: «La difesa non ha alcun diritto di chiedere termini ver esaminare la relazione aggiuntiva depositata in Cancelleria. Vedrà il tribunale se sia il caso di concedere ai difensori qualche giorno per l'esame di Questo atto, restando iterò fermo il principio che essi non ne hanno diritto. Per quanto riguarda le altre richieste, dichiaro di oppormi alla citazione di quei testimoni che dovrebbero venire in quest'aula a parlarci dei meriti scienti/tei del prof. Marotta e del prof. Giacomello. Questi testimoni non ci interessano. Siamo pronti a riconoscere i meriti scientifici di Marotta e Giacomello senza ascoltare nessuna dichiarazione su questo punto. Mi oppongo anche al sopralluogo all'Istituto di Sanità, che ci andremmo a fare? Non potremmo ammirare che il lusso, i quadri di autore e i mobili di valore che ornano quella sede, tutte cose che non hanno che vedere con il processo ». Alcune testimonianze accoglie, altre ne propone di nuove, e poi il P.M. viene a parlare dei famosi pacchi di documenti che giacciono nell'ufficio dei corpi di reato. P.M. — Si tratta di due gruppi di documenti; nel primo sono ritmiti gli originali degli atti che si trovano in fotocopia nel fascicolo; nell'altro ci sono documenti che la Procura generale non ha ritenuto strettamente necessari... Avv. Lia (difensore del prof. Giacomello) — Come sarebbe a. dire? E' forse la Procura generale che deve decidere se i documenti sono o non sono influenti? P. M. (con un pugno sul tavolo) — L'Ito già invitata, avv. Lia, a tion interrompermi. Questo sistema deve finire. Presidente Rocco Ciasca — Avvocato Lia, non interrompa. Lei ha l'abitudine d'interrompere... Avv. Lia — La Difesa desidera essere rispettata e prego il Pubblico Ministero di abbandonare il tono autoritario che sta usando nei confronti degli avvocati. Presidente (all'avv. Lia) — Le tolgo la parola. Avv. Lia — Chiedo scusa, ma desidero che quanto ha affermato il Pubblico Ministero sia messo a verbale. P. M. — A verbale! 1 documenti non ritenuti indispensabili per la prova sono stati trattenuti e depositati all'ufficio dei corpi di reato a ulteriore garanzia e prova della regolarità dell'istruttoria. Questi documenti sono a disposizione dei difensori. La burrasca 6 finita qui: c'era stato in precedenza un breve intervento del patrono di parte civile-Stato, avv. Carbone, per opporsi — anche lui — alla citazione di numerosi testimoni a difesa, e al sopralluogo. In conclusione: il Tribunale ordina ad un ufficiale giudiziario di recarsi nell'ufficio dei corpi di reato, a ritirare i plichi sotto sigillo. Avanzano nell'aula i pacchi legati e placcati con la ceralacca: sono sette, e vengono dissuggellati. Il Tribunale, con l'assistenza del cancelliere e dell'ufficiale giudiziario, provvede sl numerare uno per uno i do¬ cumenti. L'operazione dura a lungo, e non è ancora terminata quando il Tribunale, per l'ora tardissima, decide di aggiornare 1 lavori a sabato prossimo. Gigi Ghirotti