Anche l'esercito svizzero chiede d'avere armi atomiche
Anche l'esercito svizzero chiede d'avere armi atomiche Anche l'esercito svizzero chiede d'avere armi atomiche Discorso di un comandante di corpo d'armata ad un gruppo di alti ufficiali : "Difendersi con armi convenzionali contro un nemico munito di ordigni nucleari è impresa disperata" - Scetticismo dei giornali elvetici per la proposta Nel 1963, un referendum popolare bocciò il progetto dei pacifisti di vietare al governo l'acquisto del "deterrent" (Dal nostro corrispondente) Berna, 10 novembre. Placatosi lo scandalo suscitato dalle eccessive spese per l'acquisto di un centinaio di caccia francesi del tipo «Mirngc », i dirigenti dell'esercito elvetico hanno abbandonato il loro temporaneo riserbo lanciando una serie di iniziative per il potenziamento della difesa nazionale. Così il comandante di Corpo\ d'armata, gen. Giorgio Ziiblin, ha presentato un piano che alami giornali di stasera non esitano a definire «.esplosivo». In un discorso pronunciato a Zurigo dinanzi a numerosi alti ufficiali, il gen. Ziiblin, oltre a proporre la nomina di un comandante in capo dell'esercito in tempo di pace, ha affermato che presto o tardi la Svizzera dovrà orientarsi verso gli armamenti atomici se intende avere a sua disposizione un esercito efficace e capace di respingere un avversario dotato di armi moderne, ossia nucleari. Le richieste avanzate dal gen. Ziiblin possono essere riassunte in quattro punti: 1) creazione di un nuovo ministero per la coordinazione della difesa nel caso di guerra, compresa la protezione dei civili; 2) nomina di un comandante in capo dell'esercito in tempo di pace oon poteri limitali, il quale dovrebbe comunque sottostare agli ordini del ministro della Difesa; 3) acquisto di armi atomiche — razzi per la difesa del suolo e bombardieri atomici — a partire dal XOtO; 1) ulteriore acquisto di appo recchi su perso mei Per quanto riguarda gli armamenti nucleari, lo Ziiblin Ita sottolineato che «difendersi con armi convenzionali contro un nemico munito di ordigni atomici, è un'impresa (masi disperata. Per tale motivo occorre rinforzare in maniera adeguata la propria difesa per essere in grado di fronteggiare con successo un eventuale attacco atomico. Il sistema più efficace consiste indubbiamen te nell'adozione di armi ato miche di carattere strategico In altri termini, ritengo che < mezzi più efficaci, per un piccolo Paese che sia deciso a difendere con accanimento la propria indipendenza, siano i missili nucleari e i bombardieri atomici ». L'oratore ha concluso affermando che l'adozione di armamenti atomici procurerebbe alla Confederazione elvetica notevoli vantaggi di portata psicologica. Anni fa, il governo federale aveva già affrontato il problema delle armi atomiche, allo scopo di accrescere l'efficienza del proprio esercito; ma in seguito alle proteste del partito socialista e di 7iumerose associazioni pacifiste, i governanti di Berna preferirono archiviare ogni iniziativa. Nel 1063 gli svizzeri furono chiamati a votare su una proposta dei pacifisti, che avrebbe dovuto vietare l'acquisto di armi nucleari da parte del governo di Berna; ma l'iniziativa fu respinta con larga maggioranza. In tal modo i responsabili della difesa elvetica hanno conservato un'ampia libertà di azione. Si ritiene comunque che un'eventuale decisione di acquistare armi atomiche, non mancherebbe dì provocare vive reazioni fra l'opinione iiunuiniuuuiuiuiuuuiuiiuiuiiiuiuuiuiuii pubblica. Oggi, intanto, le richieste del comandante del Corpo d'armata Ziiblin sono state accolte con molto scetticismo da numerosi giornali elvetici. Poche ore dopo le richieste dello Ziiblin, il governo svizzero ha proceduto alla nomina del nuovo capo dello Stato Maggiore elvetico: c il comandante di Corpo d'armata Gigly, che succede al generale Annasohn il quale si era dimesso in seguito allo scandalo dei t.Mìrage». La nomina di Gigli/ c stata preceduta da vibrate discussioni fra il governo e gli esponenti dell'esercito, poiché le due parti, in un primo tempo, non erano riuscite a mettersi d'accordo sulla scelta del nuovo capo dello Stato Maggiore svizzero. 1. f.
Persone citate: Giorgio Ziiblin
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