Impigliato nella rete piomba in mare e annega

Impigliato nella rete piomba in mare e annega Impigliato nella rete piomba in mare e annega Tragica fine di un giovane pescatore in Adriatico - Il fratello ha rischiato la morte nel tentativo di salvarlo (Dal nostro corrispondente) Pescaia, 7 novembre. lg. /.) Un giovane pescatore è stato trascinato in mare dalla rete che stava gettando dalla sua barca ed è annegato. Il suo corpo non è stato ancora rinvenuto. Oggi, per tutta la giornata, due corvette della Marina Militare di Ancona, un mezzo veloce della Capitaneria di porto di Pescara, un elicottero della Guardia di Finanza e numerosi motopescherecci della costa hanno perlustrato il mare nella disperata ricerca. Della vittima, il ventiduenne Adriano Zizzi, scomparso ieri pomeriggio tra i flutti, nessuna traccia: evidentemente i pesanti stivali che calzava al momento della disgrazia trattengono il suo cadavere nei fondi marini. II giovane, a bordo del mo topeschereccio « Nabucco », di proprietà del padre, era intento alla pesca a dieci miglia dal tratto di spiaggia compreso tra Giulianova e Tortoredo quando, impigliatosi in un cavo della rete a strascico getta ta in mare, veniva trascinato improvvisamente in acqua. Inutilmente il fratello Ennio che aveva assistito alla scena, si lanciava in mare nel generoso tentativo di salvare il con¬ giunto: lui stesso doveva essere soccorso dai marinai di un altro motopeschereccio, il « Pasquale Padre », quando, privo ormai di forze, stava per essere vinto dalla violenza delle onde. Il capo-barca Giacomo Pennese, colpito da «choc» in seguito alla disgrazia di cui è stato testimone oculare, aveva quasi perduto la parola: stasera si è ripreso ma i medici lo tengono sempre sotto osservazione. Le sue condizioni van no migliorando.

Persone citate: Adriano Zizzi, Giacomo Pennese, Pasquale Padre, Pescaia

Luoghi citati: Ancona, Giulianova, Pescara