Malgrado il ««rapporto ferry»» sul cancro

Malgrado il ««rapporto ferry»» sul cancro Malgrado il ««rapporto ferry»» sul cancro I fumatori italiani hanno speso oltre 652 miliardi in un anno Nel periodo 1° luglio '6tato del 2,53 per centcon una spesa di 13.38 (Nostro servizio particolare) Roma, 5 novembre. Nonostante le drammatiche conclusioni cui giunse, negli Stati Uniti, il «rapporto Terry» ed i diversi punti di vista espressi anche nel nostro Paese da scienziati di chiara fama sull'incidenza del fumo in alcune forme di cancro, gl'ita lìani hanno consumato una maggiore quantità di sigarette. In un anno — dal 1" luglio '63 al 30 giugno '64 — il monopolio ha registrato nella vendita delle sigarette un incremento del 2,53% rispetto al precedente esercizio; è diminuito il consumo dei sigari, dei trinciati e del tabacco da fiuto. Complessivamente si è avuto tuttavia un aumento dell'1,96% rispetto all'anno scorso. Il consumo nazionale per persona è passato da kg. 1,239 a kg. 1,216 e la corrispondente spesa pro-capite da 12.600 lire a 13.382 lire, l'amministrazione del monopolio ha incassato dalla vendita dei tabacchi, al netto della percentuale spettante ai rivenditori, la somma di 652.152.473.107 lire contro i 605.846.263.125 dei precedente esercizio. Lo Stato ha ricavato quindi circa 544 miliardi dalla vendita dei tabacchi mentre la restante somma di circa 108 miliardi è affluita nel bilancio del monopolio. Per quanto riguarda le preferenze dei fumatori, i dati raccolti hanno permesso di stabilire che l'orientamento dei fumatori si è diretto verso tipi di sigarette di rrezzo superiore. E' infatti diminuito di circa un milione di chilogrammi il consumo delle <: alfa », mentre è aumentato quello del gruppo delle «nazionali» che, con i suoi 43,6 miliardi di pezzi, ha un'incidenza del 74,50<% sull'intera gamma. Tra i sigari il più venduto è sempre il « toscano superiore», con 138 milioni di pezzi e, fra i sigaretti, il «branca» con 27 milioni di pezzi. La re gione in cui si fuma maggiormente è il Lazio. Seguono la Toscana, Liguria, Friuli-Venezia Giulia, Valle d'Aosta, Piemonte e Lombardia. g. ir. g. ir. Nenni presiede una riunione per la vertenza dei ferrovieri Cisf e Uil condannano lo sciopero voluto dai comunisti (Nostro servizio particolare) Bòrna, 5 novembre. Il vice presidente del Consiglio Nenni, che domani presiederà il Comitato per l'esame della situazione dell'azienda ferroviaria, si è incontrato oggi con i ministri Preti e Russo per esaminare le richieste dei postelegrafonici; il ministro Piccioni, invece, ha presieduto una riunione alla quale sono intervenuti i ministri Medici, Bo e Spagnola ed i sottosegretari Mazza, Caron, Fenoaltea e Messeri in merito alla vertenza dei lavoratori portuali per le « autonomie funzionali >. La Cìsl e la Uil hanno giudicato oggi l'astensione dei ferrovieri indetta dalla Cgil dall'8 al 14 novembre « pregiudizievole e compromettente per il corretto esercizio del diritto di sciopero, specie in un settore così delicato per gli interessi del Paese e per le necessità dei lavoratori e degli strali più popolari della comunità nazionale ». Le due organizzazioni hanno confermato la loro non adesione ad una manifestazione * ispirata da prevalenti motivazioni politiche e perciò estranee agli interessi concreti dei lavoratori chiamati alla lotta». Nello stesso tempo, dinanzi al risultato dell'ultimo sciopero che ha registrato la sospensione del servizio solo da parte di una minoranza dei dipendenti dell'Amministrazione ferroviaria, hanno giudicato « insufficiente » il comportamento dei responsabili del dicastero dei Trasporti non soltanto per fronteggiare la situazione di emergenza con provvedimenti idonei e tempestivi, ma anche a garantire la libertà di lavoro della maggioranza dei lavoratori ferroviari. Inoltre, alla vigilia della riunione del Comitato interministeriale incaricato di esaminare tutti i problemi del settore ferroviario (compresi quelli del personale), le due confederazioni hanno espresso la loro solidarietà e il loro sostegno perché, in tempi delìniti, le rivendicazioni dei ferrovieri possano ordinatamente trovare ogni possibile favorevole soluzione. g. f. L'ex re Saud detronizzato forse si stabilirà in Italia Londra, 5 novembre. L'ex Re Saud, recentemente detronizzato, si appresterebbe a lasciare l'Arabia Saudita per recarsi in Europa. Si stanno facendo passi a tal fine in Italia, nella Germania occidentale e in Svizzera. Il posto dove egli risiederà provvisoriamente in Europa non è stato ancora rivelato. 3-30 giugno '64 il consumo - La media è stata di 2 lire • Ci si orienta verso Al processo di Francofobe Ex detenuto di Auschwitz dice di aver inviato nel '44 a Pio XII un rapporto sulle camere a gas (Nostro servizio particolare) Franco-forte, 5 novembre. Un ex internato del campo di sterminio di Auschwitz, il cecoslovacco Viktor Lederei-, è apparso oggi in qualità di testimone davanti al tribunale che giudica 20 aguzzini del Lager per accusare uno degli imputati, Oswald Kaduk, di atti inumani contro i prigionieri. Il Lederer, dopo aver detto che per miracolo scampò alla strage del 18 agosto 1943, quando furono massacrati 18 mila prigionieri nelle camere a gas, ha rivelato orrendi particolari delle torture a cui le SS sottoponevano i prigionieri prima di trucidarli barbaramente. * Ad esempio — ha detto il teste — le SS si dilettavano di cavare ali occhi agli uomini prima di finirli*. Quando il teste si è rivolto personalmente al Kaduk, costui si è alzato in piedi respingendo le accuse e gridando: « Tutto ciò che d accaduto ad Auschwitz ora è tutta colpa, mia! ». Altri due testi sono saliti al pretorio per confermare le dichiarazioni del Lederer e per indicare nel Kaduk uno dei più feroci aguzzini del cam¬ miiiiiiiiiiiiiMiiMmiiimiiiiimiiMmiimiiiim Glornate o di sigarette è aumen kg. 1,246 per persona tipi di prezzo superiore po, una «vera incarnazione della brutalità-». Un altro testimone, il cecoslovacco Alfred Weczler, ha fornito alla Corte la traduzione in inglese di una sua relazione sulle gassazioni in massa di Auschwitz, da lui scritta in tedesco, subito dopo essere fuggito dal campo il 7 aprile 1944. Il testimone ha dichiarato che l'originale è nelle mani dell'ex presidente americano Harry Truman. Il 27 luglio 1944 il testimone — cosi egli ha dichiarato alla Corte — diede una copia della relazione al nunzio apostolico a Praga che a sua volta la inviò a Pio XII. «7n Quell'epoca — ha aggiunto 11 Weczler — si sperava che il Papa avrebbe reso la relazione di pubblica ragione bollando le atrocità naziste in danno degli ebrei; ina dal Vatica7io non se ne seppe nulla >. Un'altra copia della relazione fu data al rabbino Wiesmantel di Pressburg, in Cecoslovacchia, che la fece giungere clandestinamente alla comunità israelitica di Budapest, per avvertire gli ebrei ungheresi che allora venivano rastrellati da Adolf Eichmann e inviati ad Auschwitz dove furono gassati alla media di 12 mila al giorno. Altre copie della relazione — ha aggiunto il suo autore — vennero inviate a tutti i governi alleati. a. p. iiminimiiiimiiim decisive per